- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

giovedì 24 aprile 2014

Un buon 25 APRILE a tutti coloro che oggi resistono e si uniscono per il lavoro, il reddito, la dignità

Alzare la testa 
un buon 25 APRILE 
a tutti coloro che oggi resistono e si uniscono
per il lavoro, il reddito, la dignità
contro la crisi e i governi delle banche e 
del capitale finanziario globalizzato,
contro i governanti antioperai e antipopolari 
LA LIBERTA' e LA DEMOCRAZIA 
SI CONQUISTANO e SI DIFENDONO
per NON DIMENTICARE il passato, 
al di là dei riti e della retorica, capire il presente, 
dare risposte ai problemi dell'oggi per costruire il futuro

AGUSTA: ISPEZIONE DELL’ASL IN MENSA A C. COSTA


Dipendenti Sea Handling Partono le lettere di mobilità


martedì 22 aprile 2014

Oltre un milione di famiglie senza redditi di lavoro: +18% in un anno

ROMA - Oltre un milione di famiglie è senza reddito da lavoro, mentre sono più di quattro milioni gli italiani che chiedono un aiuto per riuscire a mangiare. E tutti i componenti 'attivi' che partecipano al mercato del lavoro sono disoccupati. E' quanto emerge da dati Istat e Coldiretti sul 2013 che descrivono una situazione drammatica: solo un anno fa erano il 18% in meno quelli senza redditi, 955.000 nel 2012 contro i 1.130.000 attuali. Tra questi quasi mezzo milione (491.000) corrisponde a coppie con figli, mentre 213.000 sono monogenitore, 295.000 single e 83.000 coppie senza figli

Il numero delle famiglie dove tutte le forze lavoro sono in cerca di occupazione risulta in crescita quindi di 175.000 unità, in termini assoluti. E nel confronto con due anni prima il rialzo supera il 50%, attestandosi precisamente al 56,5%. Si tratta quindi di 'case' dove non circola denaro, ovvero risorse che abbiano come fonte il lavoro. Magari possono contare su redditi da capitale, come le rendite da affitto, o da indennità di disoccupazione, o ancora da redditi da pensione, di cui beneficiano membri della famiglia ormai ritiratisi dal lavoro attivo. A soffrire di più, ancora una volta, è il Mezzogiorno, con 598.000 famiglie. Seguono il Nord, che ne ha 343.000, e il Centro, con 189.000. Ma il fenomeno avanza dappertutto rispetto a 12 mesi prima.
repubblica.it

Contributi volontari anno 2014:

Istituto Nazionale della Previdenza Sociale

Circolare n. 51

1. Versamenti volontari dei lavoratori dipendenti non agricoli.
 L’ISTAT ha comunicato la variazione percentuale nell’indice dei prezzi al consumo, per le 
famiglie degli operai e degli impiegati, verificatasi tra il periodo gennaio 2012 - dicembre 
2012 ed il periodo gennaio 2013 - dicembre 2013, pari al 1,10%.

Ai sensi dell’art. 7, comma 2, del D.Lgs. n. 184/97 dispone che l’importo minimo settimanale 
della retribuzione su cui calcolare il contributo volontario non può essere inferiore a quello 
determinato ai sensi dell'art. 7, comma 1, della legge n. 638/1983, e successive modificazioni.

Sulla base della variazione dell’indice ISTAT, pertanto, per l’anno 2014:
  • la retribuzione minima settimanale è pari a € 200,35;
  • la prima fascia di retribuzione annuale oltre la quale è prevista l’applicazione 
dell’aliquota aggiuntiva dell’1% (art. 3 L. 438/92) è di € 46.031,00;
  • il massimale di cui all’art. 2, comma 18, della Legge 335/1995, da applicare ai 
prosecutori volontari titolari di contribuzione non anteriore al 1° gennaio 1996 o che, avendone il requisito, esercitino l’opzione per il sistema contributivo, è di € 100.123,00.

Per l’anno 2014 non si è verificata alcuna variazione dell’aliquota IVS dovuta al Fondo 
pensioni lavoratori dipendenti rispetto all’anno 2013, che si conferma 
quindi pari al 32,37%. Conseguentemente, non sono variati i coefficienti di ripartizione dei 
contributi versati.

L’aliquota IVS relativa ai lavoratori dipendenti non agricoli, autorizzati alla prosecuzione 
volontaria con decorrenza compresa entro il 31/12/1995, è confermata pari al 27,87% 
(allegato 1).

Nella tabella che segue si riportano - per anno solare dal 2014 al 1997 - i minimali di 
retribuzione settimanale, gli importi della prima fascia di retribuzione annuale (tetto pensionabile),
 i massimali di cui all’art. 2, comma 18, della Legge 335/1995 e le aliquote contributive IVS
 relative ai lavoratori dipendenti non agricoli autorizzati dopo il 31/12/1995.

Restituzione del contributo addizionale ASpI ex art. 2 c. 30 della legge 28 giugno 2012, n. 92 e contratto di apprendistato.

Istituto Nazionale della Previdenza Sociale

Messaggio n. 4152

Sulla G.U. 20 marzo 2014, n. 66 è stato pubblicato il DL 20 marzo 2014, n. 34, recante 
Disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell'occupazione e per la semplificazione 
degli adempimenti a carico delle imprese”.
Il provvedimento, entrato in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione, 
contiene una serie di disposizioni finalizzate, tra l’altro, a semplificare alcune tipologie 
contrattuali, con particolare riguardo ai contratti a tempo determinato e all’apprendistato.
I contenuti del decreto, già operativi,  ineriscono ad aspetti per lo più lavoristici delle 
citate tipologie contrattuali.
Per quanto attiene alle materie d’interesse dell’Istituto, nel rinviare al momento in cui, 
terminato l’iter parlamentare, il decreto sarà convertito in legge, con il presente messaggio 
si affrontano i risvolti immediati di natura più marcatamente contributiva.
Riguardo alle altre disposizioni contenute nel provvedimento concernenti il procedimento di 
attestazione della regolarità contributiva (DURC) e le agevolazioni contributive connesse 
ai contratti di solidarietà difensivi ex lege n. 863/84, saranno fornite indicazioni dopo 
l’emanazione dei relativi decreti attuativi.

1. Contratti a tempo determinato.

L’articolo 1 del DL 34/2014 interviene sulla disciplina che regola la materia e, con particolare 
riferimento alle cause, fa venir meno - a far tempo dal 21 marzo 2014 - le ragioni giustificatrici 
del contratto a tempo determinato. Conseguentemente, è sempre consentita l’apposizione 
di un termine al contratto di lavoro subordinato, purché la durata complessiva del rapporto 
- comprensiva di eventuali proroghe - non superi trentasei mesi. La nuova previsione, che 
sostanzialmente generalizza la disciplina della cosiddetta “acausalità”, viene estesa anche 
al contratto di somministrazione di lavoro a tempo determinato.
Con riferimento agli aspetti di carattere contributivo, va considerata la portata della 
norma riguardo alle previsioni di cui all’articolo 2, c. 28, della legge n. 92/2012 , nonché 
al regime agevolato previsto dall’articolo 4 del D.lgs 151/2001.

Inquinamento intorno all'aeroporto, ultimatum dalla Commission Europea

Al centro della vicenda l’area denominata Brughiera del Dosso, 200 ettari di proprietà dell’imprenditore milanese dottor Umberto Quintavalle situati all’interno del Parco del Ticino,nella quale a partire dal 1999 iniziò una morìa di piante che raggiunge ben presto le 100mila unità. Le perizie e le analisi dimostrano subito come responsabili del disastro siano gli scarichi dei velivoli in partenza e arrivo da Malpensa tanto che nelle due istanze di giudizio della causa intentata dal dottor Quintavalle contro la SEA (proprietaria di Malpensa) ed il Ministero dei Trasporti i giudici del Tribunale di Milano li condannano in solido prima a circa 5 milioni di risarcimento danni, che diventano poi in Appello circa 8. Ora, a poche settimane dalla possibile sentenza della Corte di Cassazione sul giudizio di 2° grado, ecco arrivare il documento della Comunità Europea alle autorità italiane, che segue la messa in mora dello Stato italiano da parte della stessa Commissione datata 2 luglio 2012, ”per non aver adottato le opportune misure per evitare il degrado e per la conservazione di un territorio compreso nel Parco del Ticino, sito d’interesse comunitario (Sic)”. Un parere motivato che ha il sapore di ultimo appello, in cui si sottolinea chiaramente come – nonostante la messa in mora del 2012 – nessun progetto e nessuna adeguata iniziativa per proteggere la zona siano stati adottati dalla Regione Lombardia e dal Ministero dell’Ambiente. Non solo: nel documento - sottolineano i proponenti della causa - la Commissione Europea si dice “non convinta” del fatto che le misure proposte dalle autorità italiane vadano nella giusta direzione per ridurre l’impatto ambientale dell’aeroporto di Malpensa. Da qui l’ultimatum di due mesi per fornire segnali concreti prima di portare con ogni probabilità la vicenda davanti alla Corte Europea di Giustizia del Lussemburgo
varesenews.it

giovedì 17 aprile 2014

Protesta del comitato No Elcon oggi davanti alla sede della Provincia: “Ora basta deroghe”

Sono oramai tre anni che attendono che si che si risolva il problema ma deroga dopo deroga ( 22 in totale) la situazione è rimasta identica. Stiamo parlando del caso Elcon( o meglio ex Elcon visto che è cambiata proprietà recentemente) e il suo impianto trattamento rifiuti situato tra i territori di Castellanza e Legnano, che diversi problemi di inquinamento anche di falde ha creato in questi anni, nonostante alla società Elcon Italy fosse stato intimato la messa a norma. Ma, appunto qualche deroga di troppo, ha fatto sì che nulla cambiasse nella sostanza.
Una vicenda che ha fatto esplodere di rabbia gli abitanti di diversi Comuni limitrofi, ben sette, serviti dallo stesso acquedotto proveniente da falde acquifere a rischio inquinamento. Questione giunta sui tavoli della Regione lo scorso mese di settembre , la quale tramite la commissione di valutazione  aveva dato parere negativo sulla presenza di questo impianto. Da qui a creare un comitato di cittadini nato per sensibilizzare il problema e contro la presenza di questo impianto (almeno fino a che non venga messo a norma).  Il comitato in questione  è “No Elcon”  che negli ultimi mesi ha intensificato l’attività tramite presidi, convegni e incontri pubblici nei vari Comuni “contaminati” dalla Ex Elcon.

Il Cittadino deve sapere

La presa di posizione del Capo della Poliziasul “giovanotto” che ha “pestato” la ragazza a terra ci fa venire in mente due considerazioni. Non prima d’aver sottolineato che lo stessoCapo di Polizia ha dato del “cretino” al suo subalterno e gli ha promesso le giuste sanzioni.
 
La prima considerazione è questa: un poliziotto, vale a dire un membro di Polizia deve avere la divisa d’ordinanza. Non ha senso vedere un agente con tanto di casco in testa, manganello, giubbotto d’ordinanza con addosso un paio di jeans. Il Cittadino deve sapere chi ha di fronte e chi lo deve tutelare. La divisa, per una persona qualsiasi, rappresenta le Forze dell’Ordine e costituisce un elemento indispensabile di identificazione, di conoscenza.
Quindi, l’agente in jeans non ha titolo né di rappresentare la Polizia di Stato e nemmeno di picchiare o malmenare o “camminare sopra” a una ragazza. Da notare che la ragazza, avrà una famiglia che paga le tasse e con quelle tasse si pagano gli agenti di Polizia per prestare unservizio d’ordine e non un servizio di violenza (scarpone sulla pancia).

Il Parco del Ticino rinnova le sue riserve sul progetto della Terza Pista

 Il caso viene sollevato dal comitato Viva Via Gaggio e riguarda il parere del Parco del Ticino (qui il testo completo) al progetto del Master Plan, il piano che comprende appunto anche la terza pista e che la Sea - dopo mesi di "congelamento" - ha deciso di modificare in parte: «Lo scorso venerdì 11 Aprile, anche l’Assemblea della Comunità del Parco del Ticino ha approvato una comunicazione da inviare a tutti gli enti interessati dove ribadisce la propria posizione a fronte delle nuove modifiche. Peró c’è una novità, decisamente negativa e inaspettata: a differenza di tutte le altre delibere approvate dall’Assemblea e aventi come oggetto il Master Plan di Malpensa, questa volta non si è raggiunta l’unanimità. I Comuni che si sono astenuti sono Samarate, Ferno e Lonate Pozzolo». Proprio su Lonate Pozzolo si concentra il comitato: «il Comune piú direttamente interessato dal Master Plan di Malpensa – rappresentato in Assemblea dall’assessore Rivolta – e quello che subirá i danni maggiori, ha deciso di astenersi».
varesenews.it

Sigilli alla fonderia Bossi: "Grave mancanza di sicurezza"

GALLARATE: Ispettorato e Asl sono entrati questa mattina (giovedì) nell'azienda e hanno disposto la sospensione della produzione dopo il grave incidente occorso ad un lavoratore lo scorso 27 marzo.
Alle 3 del mattino del 27 marzo scorso le ambulanze accorrono in via Danimarca ed entrano nei cancelli della fonderia Giulio Bossi; c'è un operaio ustionato grave che viene soccorso sul posto e, dopo un primo ricovero a Gallarate, viene immediatamente portato al centro grandi ustionati dell'ospedale Niguarda di Milano.  L’uomo, un cittadino turco 30enne, è stato investito da una colata di materiale fuso. È dipendente di una cooperativa di lavoro esterna. Oggi (giovedì), a quasi tre settimane di distanza da quell'incidente, i carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e l'Asl hanno apposto i sigilli al capannone per quelle che sono state definite «gravi violazioni alla normativa antincendio, di igiene e di sicurezza sui luoghi di lavoro».Il sequestro è stato disposto dal sostituto procuratore bustocco Nicola Rossato in seguito alle indagini predisposte dall'aliquota ambientale della Polizia Giudiziaria. 
varesenews.it

martedì 15 aprile 2014

ALTISSIMA LA PARTECIPAZIONE ALLO SCIOPERO NAZIONALE CAT

Lo sciopero di tutto il personale ferroviario del trasporto viaggiatori è iniziato ieri sera alle 21.00 e sta registrando una partecipazione massiccia dei ferrovieri.
Le previsioni di un’alta partecipazione si erano manifestate sia durante le assemblee dei lavoratori, sia con l’altissima richiesta di informazione nei momenti antecedenti l’inizio dello sciopero. Pochi sanno, che l’adesione allo sciopero da parte dei ferrovieri, soprattutto per il personale dei treni (ma non solo), oltre alla normale perdita della retribuzione, impone una sorta di corsa ad ostacoli tra cavilli, vincoli ed obblighi che costringono i lavoratori a presentarsi comunque in servizio prima, durante o subito dopo.
Le motivazioni alla base della vertenza sono:
  • lo smantellamento del sistema pensionistico dei ferrovieri con il disconoscimento di specifiche lavorazioni, estremamente disagiate, inopinatamente parificate al sistema generale;
  • le regole di orario di lavoro, oggi praticate nel comparto, prevedono limiti addirittura peggiori di dalla legislazione generale, nonostante agli operatori del comparto siano affidati compiti di sicurezza. L’urgenza è quella di avere norme legislative specifiche che evitino le pericolose derive della liberalizzazione del comparto;
  • il cosiddetto riordino normativo - conseguente alla istituzione dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria (ANSF), ha generato semplificazioni formali, ma confusioni e maggiori insicurezze sostanziali, specie con il previsto ridimensionamento del ruolo del Capotreno e la connessa eliminazione dei doppi controlli.

domenica 13 aprile 2014

Sea: il numero due guadagna in un anno 829mila euro

Nel mirino del sindacato Adl, con Giulio De Metrio, anche Luciano Carbone (611mila euro) e Michele Pallottini (400mila). "Moretti alle Ferrovie gestisce 70mila dipendenti. Qui siamo meno di 5mila"
Il manager Giulio De Metrio La notizia fra i lavoratori Sea circolava da un po’. E oggi, con il posto di lavoro in pericolo per la multa europea da 452 milioni di euro che rischia di far saltare il banco, è diventata motivo di dibattito. Soprattutto dopo le polemiche suscitate dalle dichiarazioni dell’ad delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, che aveva intimato al governo di non ridurre i suoi 870mila euro. Ma si chiedono i dipendenti della partecipata del Comune di Milano che gestisce gli scali di Linate e Malpensa: come si può chiedere a un lavoratore di tagliarsi lo stipendio, se non addirittura di restare a casa, quando in azienda ci sono almeno tre manager che guadagnano cifre quasi milionarie? In particolare uno, che porta a casa 829mila euro lordi all’anno. 
Un tema fortemente attuale, quello dei maxistipendi dei manager pubblici, oggi che il governo di Matteo Renzi è al lavoro per abbassare il tetto massimo di guadagno. È stato un piccolo sindacato autonomo, Adl, nato di recente da una costola dell’Usb, a denunciare i due megastipendi nella società (controllata dal Comune al 54 per cento e dal fondo privato guidato da Vito Gamberale, F2i, al 44 per cento) che suscitano così tante polemiche. Dopo che l’anno scorso, una volta diventato azionista, anche lo stesso Gamberale li aveva criticati. Sono una cinquantina i dirigenti in Sea. Con stipendi variabili. Da un minimo di 100mila euro ai massimi che sfiorano il milione lordo all’anno. «Ci si lamenta degli 800mila euro di Moretti che governa un’azienda con oltre 70mila dipendenti - denunciano i sindacati - e nessuno dice nulla dei nostri che ne governano meno di 5mila».
virgilio.it

LA Pprealpina 11-4-2014


AleniaAermacchi DI Venegono: ADL DICE BASTA!!!

Ormai sul tavolo c’è così tanto che il tavolo è diventato troppo piccolo e le questioni precipitano a terra…

A parte le battute, la situazione è drammatica ed il nostro sindacato rivendica lo status quo pretendendo dall’azienda una risposta chiara per tutte le questioni fino ad oggi sollevate e alle quali non è mai stata cercata una soluzione. Noi vogliamo una risposta definitiva e decente partendo dalle criticità maggiori:
-  l’assunzione del personale
Un’ azienda aeronautica come la nostra non può motivare il fatto di non avere visibilità di carichi di lavoro fra 3 anni per non assumere personale. Non è stato compensato il numero dei lavoratori usciti con mobilità e CIG con delle assunzioni a tempo indeterminato.
- Stop ai contratti in somministrazione
Dobbiamo mantenere alto il livello di professionalità del settore aeronautico divenuto parte della storia e riconosciuto come bagaglio culturale del nostro territorio. L’utilizzo di lavoratori somministrati e stranieri, col tempo, porterà via la professionalità nel distretto aeronautico Varesino e come conseguenza l’incapacità di mantenere il know how dalla progettazione alla gestione post vendita passando inevitabilmente dalla produzione facendo scomparire tutti processi che Aermacchi ha mantenuto nel tempo prima a Varese e poi nella sede attuale di Venegono.
- Riconoscimenti professionali
Esistono in azienda lavoratrici e lavoratori bloccati alla stessa categoria da anni. Il CCNL metalmeccanici regolamenta e prevede invece un passaggio automatico dal 4° LIV al 5° LIV.

Armonizzazione
Tutte le argomentazioni a riguardo tendono ad eliminare/ridurre la gran parte dei diritti operai acquisiti a fatica con le lotte negli anni passati:
·        Congelare il premio feriale, il terzo elemento e le fasce ruoli, voci che sono legate alla categoria e all’anzianità e rendere di fatto nulle tali voci in busta paga facendole del tutto sparire qualora ci siano in futuro dei passaggi di categorie.
·        Diminuire di 15 minuti la pausa pranzo; specialmente per i turnisti questo significherebbe l’ impossibilità di pranzare dignitosamente e ancor peggio, regalare all’azienda 15 minuti di lavoro in più a parità di stipendio.
·       Maggiorazione turno legata alle sole ore lavorative.
·        Eliminare permessi importanti come l’assistenza ai genitori anziani (8 ore), le cure termali (40 ore) e visite mediche in centri privati.
·        Eliminare bonus come il riconoscimento di circa 120 euro per chi si sposa, il riconoscimento di integrazione per l’acquisto dei libri di testo ai lavoratori che studiano.
Per questi motivi ADL ribadisce che è ancora attivo lo sciopero degli straordinari, come avallato dal Coordinamento RSU Alenia Aermacchi Venegono nel comunicato unitario del 14 marzo 2014.
Inoltre ADL chiede alla RSU di AleniaAermacchi di promuovere unitariamente delle ulteriori manifestazioni di protesta.
   

Aprile 2014

TRENI FERMI 24 ORE DALLE 21 DI SABATO 12, ALLE 21 DI DOMENICA 13 APRILE 2014

I FERROVIERI SCIOPERANO ANCORA PER SICUREZZA, PENSIONI, TURNI E LICENZIAMENTI

AVVISIAMO TUTTI I VIAGGIATORI INTERESSATI DELLA VERTENZA IN ATTO
 E DELLE RAGIONI DEL NOSTRO SCIOPERO

PUR SE CON DIVERSE SFUMATURE, ORSA, USB, CUB, CAT E IL NUOVO COORDINAMENTO
AUTOCONVOCATO RSU-RLS, HANNO INFATTI PROCLAMATO UNO SCIOPERO DI 24 ORE

PER SOLLECITARE LA SOLUZIONE DEI PROBLEMI PIU' SPINOSI DELLA CATEGORIA.
 PROBLEMI TRASCURATI E LASCIATI IRRISOLTI - ANZI AGGRAVATI - CON LA FIRMA DELL'ULTIMO CCNL
PENSIONI
 RIORDINO NORMATIVO E SICUREZZA
ORARI DI LAVORO E TURNI
LICENZIAMENTI
 DEMOCRAZIA SINDACALE
MACCHINISTI, CAPITRENO, MANOVRATORI E GLI ALTRI ADDETTI ALLA
CIRCOLAZIONE SI FERMERANNO PER PROTESTARE
CONTRO LA MODIFICA
DELL'ETA' PENSIONABILE
CHE COSTRINGERA' A STARE SUI TRENI FINO A 67 ANNI

UNA LEGGE INGIUSTA CHE HA CALPESTATO E UMILIATO LE ASPETTATIVE DI
MILIONI DI LAVORATORI E CHE PER I FERROVIERI HA SIGNIFICATO UN
AUMENTO DELLA SOGLIA PER LA PENSIONE DI CIRCA 9 ANNI 
TANTI DI NOI - VISTA L'ASPETTATIVA DI VITA MOLTO PIU' BASSA DELLA
MEDIA NAZIONALE - NON ARRIVERANNO VIVI A QUELL'ETA'

E COMUNQUE E' IMPENSABILE ED INGIUSTO IPOTIZZARE CHE UN MACCHINISTA 
CONTINUI A GUIDARE UN TRENO E UN CAPOTRENO A LAVORARCI SU FINO A 67 ANNI
CONTRO IL RIORDINO NORMATIVO (ABOLIZIONE DEL CAPOTRENO E SOVRACCARICO
DI RESPONSABILITA' AL MACCHINISTA, DELEGA ALLE IMPRESE DI IMPORTANTI

ASPETTI NORMATIVI) OVVERO LA PRIVATIZZAZIONE DEI REGOLAMENTI FERROVIARI
CONTRO LE 10 ORE DI LAVORO GIORNALIERE, I TURNI INDIVIDUALI DISUMANIZZATI E LE
TERRIBILI FLESSIBILITA' DI IMPIEGO CHE RENDONO IL LAVORO INSOSTENIBILE E NOCIVO
CONTRO I LICENZIAMENTI DEI FERROVIERI CHE SI SONO IMPEGNATI PER DIFENDERE LA SICUREZZA

CONTRO LE NUOVE REGOLE
SULLA 'RAPPRESENTANZA SINDACALE' CHE SOFFOCANO LA DEMOCRAZIA PER
TUTELARE LA CASTA SINDACALE, INAMOVIBILE E PARASSITARIA CHE VIVE ALLE SPALLE DI MILONI DI LAVORATORI

venerdì 11 aprile 2014

"Dipendenti sindacalizzati penalizzati", Adl pensa alle vie legali contro Stie

Il sindacato di base Adl ha scritto una lettera di diffida attraverso il proprio legale Federico Zuccarinonei confronti della Stie, la società di trasporto che effettua il servizio di trasporto pubblico locale a Busto Arsizio. Proprio nel deposito di Busto Arsizio, secondo il sindacato, sarebbero state violate alcune disposizioni del contratto nazionale di lavoro nei confronti di alcuni dipendenti in merito agli orari di servizio ordinario e al trattamento di alcuni di loro che – secondo Fausto Sartorato – soffrirebbero di «stress da lavoro correlato» a causa di alcune disparità di trattamento da parte del caposervizio. Questo modus operandi, secondo il sindacato, andrebbe avanti da molto tempo. Tale comportamento si paleserebbe, in particolare, nei confronti dei lavoratori iscritti al sindacato Adl. Il legale chiede un incontro per risolvere la questione senza ricorrere alle vie legali. Il sindacato, nel caso di rifiuto da parte della società, ha deciso di organizzare un presidio davanti alla sede principale di San Vittore Olona.
varesenews.it

Maugeri, gip Milano sequestra villa in Sardegna e conti correnti di Formigoni

Sigilli alla casa estiva di Arzachena e ai depositi bancari riconducibili all’ex governatore della Lombardia e al suo amico Alberto Perego. Il sequestro è stato disposto dal giudice Paolo Guidi su richiesta della Procura per un totale di 49 milioni di euro e riguarda anche gli altri imputati del processo. Il gip: "Confermato il sistema tangenti", "Tesoretto" a disposizione dell'ex presidente.

A poco meno di un mese dall’inizio del processo, il 6 maggio, Roberto Formigoni, comincia a pagare il suo conto con la giustizia. La Procura di Milano ha chiesto e ottenuto il sequestro preventivo dei suoi beni, conti ad eccezione di uno, tre auto, frazioni di alcune proprietà, ma soprattutto quella villa in cima alla collina del Pevero, non lontano da Porto Cervo, sette stanze su tre livelli, patio, verande coperte, terrazzo da cui si contempla Cala di Volpe. Era questa dimora a essere nell’elenco dei benefits ottenuti dall’allora governatore della Lombardia in cambio di delibere di giunta che avrebbero permesso alla Fondazione Maugeri (e anche al San Raffaele) di ottenere un flusso di finanziamenti e rimborsi: “provvedimenti diretti ad erogare consistenti somme di denaro e procurare altri indebiti vantaggi economici alla Fondazione”.

SEA: LA BARCA AFFONDA MA I “SOLITI NOTI” SI SALVANO SEMPRE…

Siamo giunti alla resa dei conti e tutte le cialtronerie della dirigenza SEA coi suoi fidi scudieri di cgil cisl uil ugl  flai e sinpa sono scoperte…

La strana storia di Sea Handling è sotto gli occhi di tutti i lavoratori e ci chiediamo se sono stati errori grotteschi o scelte “programmate”. Procediamo con ordine…

Nel 2002 SEA Spa decide di formare una società di handling , scorporandola da SEA madre ; una scelta condivisa e sostenuta da tutti i sindacati presenti. Sea Handling nasce dal primo giorno già con un passivo di diversi milioni di euro ( una bad company? ). Perché questa scelta? In controtendenza con quello che hanno fatto diversi aeroporti europei? In più da una visura alla Camera di Commercio      SEA H. ci risulta che venga formata nel 1998…ben 4 anni prima della sua operatività!... Questo ci lascia molti dubbi sulla trasparenza dell’operazione. …

Dopo la decisione nel 2012 della Commissione Europea di far pagare i 360 mil di euro più interessi per illeciti aiuti da parte di SEA Spa che compromettevano la “concorrenza” negli scali milanesi, la dirigenza SEA sforna l’accordo del 4.11.2013 con il progetto di nascita di Airport Handling,  al 100% controllata da SEA Spa… che evidenziavano anche una gestione fallimentare di Sea H. , senza la volontà di gestire la cosa pubblica nell’interesse dei lavoratori e cittadini…tanto alla fine i soldi per ripianare  i debiti arrivavano da SEA Spa.

Tutto in parvenza cambiava ma per non cambiare nulla : dai dirigenti ai sindacati firmatari  , tutto rimaneva tale e quale a SEA Handling per i “lor signori”; stessi stipendi, stessi uomini, stessi permessi sindacali, ma nessuna garanzia occupazionale e reddituale certa per i lavoratori. 

L’Europa boccia sonoramente il castello di carta di questi cervelloni aziendali e sindacali , ponendo la condizione essenziale che la nuova società sia a maggioranza privata.

Alcune domande sorgono nella mente dei lavoratori:

1- SEA e sindacati sbagliano scelte strategiche societarie nel 2002 e poi nel 2013 quindi :
o sono degli incompetenti totali o queste scelte sono state scelte programmate frutto di un progetto studiato da anni sul futuro degli aeroporti milanesi.
2- In tutti e due i casi l’unica cosa certa è  che questi signori se ne VADANO A CASA!
Anche perché ci costano qualche milione di euro e per avere un simile risultato si può pensare di trovare di meglio a minor prezzo sul mercato!
Liberino questa azienda da questo abbraccio mortale!
In una azienda normale dirigenti che sbagliano ( ..e che sbagli! ) vengono semplicemente allontanati per il bene della stessa azienda…in SEA NO! Rimangono …vengono lautamente pagati e perpetuano il loro potere! Stesso discorso vale per cgil cisl uil ugl  flai e sinpa…



COSA CHIEDONO I LAVORATORI

1- SEA deve rimanere pubblica con una soglia appartenente al Comune del 51%. Di questo la “politica” Comune di Milano e Governo si facciano avanti e si prendano le proprie responsabilità davanti all’Europa dei burocrati.
Sono in giro su tutte le tv mostrando i muscoli verso l’Europa a parole…questa è un’occasione, passino ai fatti.

2- Prima di discutere dei contratti dei lavoratori si discuta degli sprechi di chi dirige questa azienda dirigenza e sindacati, prima che come nel 2002 si crei una nuova bad company.
Come si può chiedere ad un lavoratore di discutere di posti di lavoro e tagli del proprio salario se :
-Stipendi dei Dirigenti di SEA  Il Chief Operating Officer  Giulio De Metrio guadagna 829mila euro lordi all’anno e il Chief Corporate Officer Luciano Carbone 611mila , per finire con Direttori del Personale con “solo” ..più di 200mila euro annui!...Ci si lamenta degli 800mila euro di Moretti di Ferrovie dello Stato che governa un’azienda di più di 70mila dipendenti e che dire dei nostri dirigenti che “governano” (?) meno di 5000 ?...povera SEA! Urge un tetto agli stipendi dei dirigenti, per esempio pari a 3 volte quello di un impiegato. Se i nostri stipendi devono essere in linea con il mercato quelli di “lor signori” hanno una deroga?
-STOP alle assunzioni degli “amici degli amici”….E’ mai possibile che dal 2008 , anno della ristrutturazione di SEA, con sacrifici dei lavoratori ( vedi 3 rol in meno mentre tutti i dirigenti prendevano ogni anno dei bonus e premi ) siano state fatte più di 120 assunzioni tra dirigenti , quadri ed impiegati di 1° livello! SEA ci dia l’ammontare della spesa!
La scusa della direzione del personale che ha solo sostituito delle uscite sono BALLE! Le capacità dirigenziali le aveva in casa ma non le ha volute usare!...chissà perché…e per chi?..
- STOP alle consulenze “pazze” :  15 milioni di consulenze all’anno nel Gruppo SEA!...una follia…
- STOP allo spreco dei permessi sindacali : le cifre approssimative , ma che non si allontanano dalla realtà,  parlano di più di 50.000 ore di permessi sindacali alle sigle cgil cisl uil ugl flai sinpa e usb, fatti con accordi sottoscritti tra SEA ed ogni singola organizzazione sindacale. Nessuno è contro ad una conquista sindacale ottenuta dai nostri padri  , ma si è contro l’abuso di un diritto! Così si diventa alla stregua di un sindacato di comodo.

I lavoratori non possono e non devono pagare per gli errori commessi in questi anni da una dirigenza aziendale e sindacale che ci ha portato sull’orlo del baratro.

LA NUOVA SOCIETA’ DEVE ESSERE PUBBLICA E IN TUTTI I CASI DEVE AVERE UNA DIRIGENZA NUOVA  E CAPACE ATTINGENDO ANCHE ALLE RISORSE INTERNE, CHI HA SBAGLIATO PAGHI!
I LAVORATORI PRETENDONO TRASPARENZA SU TUTTO : STIPENDI , APPALTI , CONSULENZE , AGIBILITA’ SINDACALI , ASSUNZIONI E PREMI DEI DIRIGENTI.

SEA NON E’ DI PROPRIETA’ DI QUALCHE DIRIGENTE MA E’ UNA AZIENDA PUBBLICA!


Malpensa, 9 aprile 2014

mercoledì 9 aprile 2014

MALPENSA: PRESIDIO 10 APRILE 2014 ORE 10 TERMINAL 2

Associazione Difesa Lavoratrici e Lavoratori


PRESIDIO
10 APRILE 2014 ORE 10
TERMINAL 2

DAVANTI ZONA PARTENZE


-       CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DI SEA HANDLING E L’ACCORDO DEL 4.11.2013 CHE NON GARANTISCE OCCUPAZIONE E SALARIO AI LAVORATORI
-       IN DIFESA DELLA PIENA OCCUPAZIONE
-       PER LA DIFESA DEL SALARIO E DEI DIRITTI

NON C’E’ PIU’ TEMPO ….

 UNISCITI A NOI!!!

“Noi, alla Perugina come gli stagionali dei pomodori. Oggi governano i giovani leoni”

“Se va avanti così, finiremo come gli stagionali dei pomodori”. La constatazione è amara, come lo stato d’animo degli operai dello stabilimento di San Sisto, quartiere di 10mila anime, nato e costruito attorno alla Perugina, la storica fabbrica dei Baci. L’odore di cioccolato si sente non appena si arriva sul trafficato viale che chiude la fila di case abitate e immette nella zona industriale. Anche questa è nata attorno alla fabbrica, quando lo sviluppo della fabbrica era lo sviluppo diPerugia. “Qui una volta – dice Michele Greco, coordinatore della Rsu – lavorare alla Peruginaera meglio che lavorare in banca”. Erano gli anni ‘60 quando veniva inaugurato lo stabilimento di San Sisto e gli operai erano appena stati braccianti o mezzadri. La Perugina era il futuro, il “fiore all’occhiello della città”. Ancora oggi sono circa 4000 i curriculum che arrivano da ogni parte.
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Roma, disabili in piazza: “Renzi trovi risorse per noi dal taglio di F-35 e costi politica”

“Quale Stato sociale ha in mente il presidente Matteo Renzi e dove sono finiti gli annunciati 500 milioni di euro, derivanti dal taglio dei costi della politica, per il fondo nazionale di non autosufficienza?”. I genitori dei ragazzi disabili, in un sit-in davanti al Senato, chiedono al presidente del Consiglio di non attuare i tagli alleindennità di accompagnamento di cui ha parlato nei giorni scorsi il commissario alla spending review Carlo Cottarelli e di recuperare risorse economiche “dove sono nascoste”. “Perché non incomincia una lotta all’evasione fiscale, casa per casa, scala per scala? – chiedono i genitori al megafono – Perché non prende le risorse per i disabili dal taglio delle spese militari visto che la storia degli F-35 sembra eterna e ci ride dietro mezzo mondo occidentale?”.
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