- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

martedì 31 marzo 2015

Finmeccanica: ADL Varese convocata in Parlamento

LA X COMMISSIONE ATTIV. PROD. ASCOLTA ADL
Il piano Moretti analizzato dai lavoratori delle fabbriche

Il 26/3/15, la X Commissione Parlamentare che si occupa delle Attività Produttive ha accolto la richiesta di ADL Varese di essere ascoltata in merito alla ristrutturazione del gruppo Finmeccanica secondo il piano industriale che l’Ing. M. Moretti ha presentato alle parti sociali nel feb. 2015. Davanti alla X Commissione si sono presentati due dipendenti e RSU di AgustaW (C. Costa) e A.Aermacchi (Venegono), accompagnati dall’operatore sindacale che si occupa di Finmeccanica. Gli stessi  hanno esposto dubbi e perplessità sulle politiche industriali dell’ing. Moretti. Nello specifico l’intervento si è suddiviso in due parti: la prima con l’analisi dell’impatto del piano all’interno delle aziende del gruppo; la seconda con l’analisi della situazione occupazionale del SUD e la decisione di cedere le produzioni civili.

Durante l’audizione è stato da noi distribuito un documento scritto che argomentava le nostre tesi. Il presidente della commissione, l’On.le Epifani, ci ha presentato ai parlamentari presenti dandoci la parola per esporre le nostre perplessità sul piano Moretti; della X Commissione (composta da 45 componenti), erano presenti 9 parlamentari in rappresentanza dei seguenti partiti politici: M5S, PD, Lega e FI. Al termine dei due interventi di ADL hanno preso la parola alcuni membri della commissione in rappresentanza di M5S, Lega e PD. La Commissione, dopo avere ascoltato e letto le relazioni esposte da ADL (e da FIM-FIOM-UILM in precedenza), si è impegnata  a coinvolgere il Parlamento a prendere in mano la situazione  al fine di mettere in atto una attenta analisi del piano Moretti  e, qualora se ne ravvisasse la necessità, dare precise indicazioni nel merito. La X Commissione ha ammesso di avere taciuto per troppo tempo e che quanto ascoltato dalle O.S. ha destato preoccupazioni sulla efficacia del piano Moretti; ha confermato che dovrebbe essere il Parlamento a dover analizzare il piano dando indicazioni all’Ing Moretti, cosa che finora non si è mai verificata.

In sintesi le perplessità di ADL sul piano Moretti si possono elencare nei seguenti punti:
  1. siamo contrari a cercare il “guadagno a tutti i costi” ma bisogna creare occupazione;
  2. a livello occupazionale si sta penalizzando il SUD in modo inaccettabile;
  3. ci vogliono regole di “trasparenza” e di “etica” per gli appalti del “fuori casa”;
  4. “chiudendo” gli appalti “fuori casa” vanno assunti i lavoratori interessati;
  5. la “qualità” del prodotto si ottiene con la conoscenza delle attività di ogni azienda;
  6. e’ un errore “esternalizzare” l’Engineering come ipotizzato in A.Aermacchi;
  7. ci risulta difficilmente realizzabile la “fusione” di aziende così diverse tra loro;
  8. siamo contrari alle cessioni del civile puntando tutto su difesa e sicurezza;
  9. non proseguire con gli F35 ma usare i soldi per creare occupazione e investimenti;
  10. ci vuole etica anche per la vendita dei velivoli a paesi belligeranti (M346/Israele);
  11. E’ il parlamento che deve dare indicazioni chiare all’Ing. Moretti e non il contrario;
 30 marzo 2015


lunedì 30 marzo 2015

Finmeccanica: audizione Parlamentare, intervento di Bertinotti

Roma, 26 marzo 2015
considerazioni in merito al piano industriale di Finmeccanica
presentato dall’ing. Mauro Moretti.

Intervento di Bertinotti Giovanni:

Il piano industriale di Finmeccanica presentato dall'AD Mauro Moretti per ridurre il debito della finanziaria e per accontentare gli azionisti esteri che sono la maggioranza benchè il maggiore azionista è il ministero  economia e finanza dello Stato con il 32,2%, prevede di razionalizzare, quindi ridurre il numero dei fornitori , le dismissioni  del comparto civile mantenendo aerospazio difesa sicurezza.

Tale strategia industriale la riteniamo errata: Finmeccanica ha un ruolo fondamentale per l'economia italiana, più di 7000  fornitori sono diffusi sul territorio italiano in 94 province su 110, acquisti oltre 4,6 MLD di euro,  alcune aziende di elevate capacità produttive operano al 100% per Finmeccanica. Secondo alcune dichiarazioni di Moretti al financial times nell'indotto si ridurranno 3000 addetti su 54mila.

Errata è stata la vendita di Ansaldo Breda e STS all'Hitachi comparto civile ,STS leader  mondiale dei sistemi di segnalamento di alta tecnologia dei treni e metro detiene il  56% del mercato al mondo: LO Stato doveva intervenire e fare un comparto dei trasporti a partecipazione statale come è avvenuto per Fincantieri. 

Inaccettabile l'intenzione di vendere il comparto civile di Selex Es: considerando che nei laboratori  che operano nel settore dell'elettronica per l'aerospazio e la difesa, ci sono già le capacità per lo sviluppo di tecnologie per il monitoraggio atmosferico e cambiamenti climatici, energia intelligente....., perchè non adoperarli per sopperire a questa carenza tutta italiana?

Inammissibile la cessione della manutenzione dei velivoli di Capodichino e  Tessera (oltre 550 lavoratori ) all'Atitech di Gianni Lettieri: considerando che entro 5 anni si prevede un incremento di 1 milione di ore lavorative, allora perchè non tenerla?

Inammissibile lo spostamento della produzione fusoliere del C27j all'AleniaAermacchi a Caselle penalizzando la regione Campania, che subirà un duro colpo occupazionale, soprattutto sui lavoratori dell'indotto e dei fornitori; Lo stesso in Puglia dove AleniaAermacchi di Foggia e Grottaglie,  che producono parte delle strutture in composito per la Boeing del 787, rischiano di cedere queste attività all'azienda americana, con un alto rischio occupazionale per l'indotto e i fornitori.

Moretti sostiene che intende dismettere le aziende su cui non può avere il totale controllo ma noi ci domandiamo  quale controllo ha sulla società americana DRS, specializzata per elettronica per la difesa, costata oltre 5 MLD di dollari e oggi ne vale 2 MLD, azienda che sembra essere la maggiore responsabile del debito di Finmeccanica, azienda gestita completamente da personale americano, mentre l’ing. Moretti è  incerto se dismetterla???


Inoltre, ci domandiamo che controllo ha l’ing Moretti sul programma F35 (produzione strutturale delle ali  e assemblaggio dei 90 velivoli italiani  e manutenzione strutture del velivolo per gli acquirenti europei),  dove la tecnologia è patrimonio esclusivo americano e rimarrà tale. Gli F35 ci costeranno, complessivamente per i 30anni di vita del velivolo, circa 60 MLD di euro per una occupazione risicata. I miliardi che verranno spesi per l'F35 potrebbero servire in parte ha finanziare Finmeccanica in progettazione ricerca e sviluppo per la diversificazione e riconversione delle aziende a favorire prodotti socialmente utili.

Per quanto riguarda l’Engineering  di Alenia Aermacchi: a Caselle si progetteranno i caccia e i velivoli armati mentre a Venegono si progetteranno gli addestratori, ma sia l'Eurofigther sia, soprattutto, l'addestratore M346 (qui segnaliamo un problema etico: perchè il governo italiano ha permesso la vendita di 30 velivoli M346 a Israele? venduti come addestratori  ma completamente predisposti per l’uso armato e consegnati mentre Israele bombardava i civili palestinesi) sono velivoli che avranno parecchi anni di vita: le direzione tecniche cosa progetteranno? All’AleniaAermacchi di  Venegono è prevista la progettazione dell'addestratore M345, derivato dal S211 (dall'allora azienda Siai Marchetti), che dovrebbe sostituire l’MB339 ma non è detto che il velivolo venga riprogettato in sede. Queste due aziende, Alenia e Aermacchi, che hanno capacità tecnologiche di progettazione e sviluppo, potrebbero operare nella diversificazione o rischiano di diventare esclusivamente, in un prossimo futuro, aziende di produzione perdendo l’engineering.

In sintesi, noi riteniamo che Le politiche industriali di Finmeccanica le dovrebbe dettare il  Governo e le forze politiche parlamentari, che sono i maggiori azionisti, il parlamento ha il dovere istituzionale di Intervenire e non permettere che Finmeccanica, per ridurre il debito, venda o dismetta comparti importanti come ha intenzione di fare l'AD Moretti, ridimensionando ed eliminando parti del comparto civile: Ricordiamo che l’AleniaAermacchi di Venegono è andata avanti fino ad oggi grazie alla produzione civile delle nacelles o gondole motore. IL    programma civile nel settore aeronautico, ha sempre avuto un ruolo di rilievo, perderlo è un rischio troppo elevato.

Per ADL Varese
Bertinotti Giovanni 

Finmeccanica: audizione di ADL in Parlamento, intervento di Campagnolo

Roma, 26 marzo 2015
considerazioni in merito al piano industriale di Finmeccanica
presentato dall’ing. Mauro Moretti.

Dall’insediamento dell’ing. Moretti come AD di Finmeccanica, il clima all’interno delle aziende del gruppo è diventato carico di tensione, le prime indicazioni che sono arrivate dalla nuova direzione hanno creato problemi aziendali in diversi settori e il successivo piano industriale 2015/2018 presentato dall’ing. Moretti non ha fatto altro che peggiorare questo clima generale di stress. Si sta vivendo come in una situazione di stallo o di attesa dove la direzione delle singole aziende fanno fatica a prendere decisioni in modo autonomo e il più delle volte le decisioni non vengono prese per niente. Fin dalle prime disposizioni sul controllo delle spese e degli appalti ci sono stati dei contraccolpi sulle attività quotidiane, e i contraccolpi non sono stati ben vissuti nemmeno dai lavoratori che lo hanno letto come un’intromissione sulle attività quotidiane fatto da persone non adeguatamente informate sul livello qualitativo delle produzioni se non addirittura ignare sulle ricadute che tali decisioni avrebbero prodotto sull’attività di tutti i giorni: in alcuni casi sono stati bloccati acquisti urgenti di macchinari che hanno così comportato ritardi nelle prove di qualificazione con relativi ritardi sulle date di consegna dei prodotti; in altre situazioni, la “verifica” di alcuni appalti ha fatto si che le aziende sospendessero temporaneamente l’attività dai propri dipendenti che prestano la loro attività presso le aziende di Finmeccanica con relativa improvvisa sostanziosa carenza di manodopera  all’interno dei reparti (stimata attorno al 20%). In sostanza i lavoratori tutti, dal gruppo dirigente agli operai, si chiedono se il nuovo amministratore di Finmeccanica sia o meno in grado di operare nel bene delle attività industriali in corso o agisca di impulso al solo scopo di pervenire ad un ritorno economico immediato ma senza valutare i conseguenti contraccolpi nel lungo termine.

D’altro canto, anche come O.S., non possiamo che porci domande che devono necessariamente andare oltre le singole vicende aziendali o le vicissitudini quotidiane, dobbiamo sapere se le scelte, che il nuovo AD andrà ad intraprendere, saranno prese con senso di responsabilità che si può definire “del buon padre di famiglia” oppure saranno dettate solo ed esclusivamente da necessità puramente economiche o da aspirazioni personalistiche. Il buon padre di famiglia avrebbe il dovere di valutare a 360 gradi quale è il ruolo di una azienda a partecipazione statale amministrata da dirigenti con incarico politico nei confronti dei cittadini cui deve rendere necessariamente conto in quanto “incarico politico”. Valutare il ruolo di Finmeccanica vuol dire, secondo noi, intercalarsi nella particolare situazione di disagio in cui versa la nostra nazione ormai da un po’ di anni a questa parte, e capire quali possono essere le decisioni da intraprendere come amministratore delegato di una azienda con le potenzialità enormi quali sono quelle del gruppo Finmeccanica: è solo nel risparmio economico e nel guadagno che si deve orientare la politica gestionale? noi crediamo di no. Noi crediamo che la strategia corretta sia quella di avere come primo obbiettivo l’occupazione, quindi trovare i giusti meccanismi che consentano di creare lavoro retribuito, mentre, a nostro avviso, il piano industriale presentato qualche giorno fa dall’ing. Moretti, prevede una inevitabile riduzione del personale: vendere tutto il comparto trasporti e alta tecnologia, settori con alto potenziale di crescita di mercato, tutto ciò va esattamente nella direzione opposta rispetto all’occupazione, inoltre, l’unione di molte aziende in una sola azienda, con l’eliminazione dei doppioni come ipotizzato da Moretti, produrrebbe una riduzione del personale e non certo un aumento dell’occupazione. Allo stesso tempo però, secondo noi, vanno eliminati gli sprechi, vanno premiate le capacità personali dei dipendenti a tutti i livelli, vanno attuati criteri di trasparenza negli appalti:
andrebbero introdotti  meccanismi di scelta delle aziende che partecipano alle gare di appalto che non siano solo economici e ispirati al massimo risparmio ma stabilire limiti minimi di valore dell’appalto al di sotto dei quali non sarebbe garantita una manodopera di qualità e adeguatamente retribuita,  
bisognerebbe mettere in pratica criteri che verifichino se le aziende che partecipino agli appalti sono aziende senza problemi legali o con denunce in corso e che non ci siamo infiltrazioni illecite al loro interno, in modo da garantire la parità dei requisiti tra i partecipanti e fare in modo che questi criteri rimangano anche dopo che l’ing. Moretti decida di dedicarsi ad altro incarico. In sintesi, andrebbero applicati i criteri attualmente in essere per le aziende del pubblico impiego essendo Finmeccanica una azienda amministrata da funzionari pubblici.

Entrando nel dettaglio del piano di riorganizzazione di Finmeccanica, possiamo anche esprimere una opinione in merito alle trasformazioni ipotizzate da Moretti e pensare a dei suggerimenti costruttivi scaturiti dalla esperienza quotidiana di chi si confronta con i lavoratori e con le direzioni. La prima cosa che deve essere presa in considerazione è la diversità tecnologica e funzionale delle produzioni delle varie aziende di Finmeccanica, pensare alla unificazione delle attività come ad esempio l’engineering, se non addirittura “esternalizzarne” l’attività, senza fare un’attenta analisi delle diverse tecnologie applicate dalle diverse aziende che siano “ala rotante”, “ala fissa” o altro, vorrebbe dire fare un errore di valutazione con conseguenze potenzialmente devastanti sulle relative produzioni: ogni azienda ha un know-how molto elevato maturato in decenni di attività che diviene difficile poterlo cedere “fuori casa” o uniformare a quello di aziende che svolgono produzioni differenti. Puntare sulla “qualità del prodotto” è uno dei punti condivisibili della strategia dell’AD ma la teoria urta contro la realtà dato che in molte aziende del gruppo sta diventando prassi consolidata quella di mettere la “qualità” sotto il controllo della “produzione” limitando, in questo modo, l’attività degli operatori della qualità che devono sottostare alle varie urgenze produttive quando invece la “qualità” dovrebbe essere libera di intervenire sul prodotto senza vincoli e dovrebbe rispondere gerarchicamente direttamente al direttore generale. lo stesso dicasi per l’”Audit” che dovrebbe poter agire liberamente e segnalare le disapplicazioni dalle leggi e dalle disposizioni aziendali, invece anche in questo caso, la direzione gerarchica ne impedisce spesso la libertà di intervento, limitando fortemente il miglioramento del prodotto finale che dovrebbe essere alla base del loro intervento.

Infine, ma non ultimo, come OS riteniamo non condivisibile orientare l’attività di Finmeccanica prevalentemente sul settore difesa e sicurezza con la vendita di settori civili  trascurando il livello occupazionale che queste aziende hanno tra lavoratori diretti e indotto, per poi spendere centinaia di milioni di euro in programmi militari come l’F35 che, oltre a non portare alcun miglioramento qualitativo alle nostre aziende, risultano essere una spesa totalmente inutile in una situazione di crisi come quella che stiamo attraversando in Italia; inoltre, riteniamo inadeguato, da parte di una azienda come Finmeccanica, vendere velivoli da guerra mascherati da civili, a paesi belligeranti o comunque la cui destinazione è quella di utilizzarli come armi, velivoli dichiarati non da guerra ma, in realtà, completamente predisposti per l’utilizzo tranne che per i carichi missilistici esterni da applicare in seguito.  

Sicuri di avere contribuito in modo costruttivo nell’interesse collettivo e disponibili ad approfondimenti, ove necessario,


per ADL Varese

Fiorenzo Campagnolo

Elezioni Rsu Comune Busto Arsizio: Ringraziamo tutti i dipendenti

Si espande a macchia d’olio il consenso che i lavoratori stanno dando al sindacato ADL nella nostra provincia e non solo. Pur con qualche voto in meno rispetto alla precedente elezione, non possiamo che essere soddisfatti del risultato di queste elezioni che ha messo in fila, dietro ADL, tutti i Sindacati maggiormente rappresentativi a livello nazionale come CGIL, CISL e UIL. Questa è l’ennesima dimostrazione che i Sindacati di Base sanno lavorare bene in difesa dei lavoratori e dei loro diritti e gli stessi lavoratori non possono che ripagare l’impegno profuso dimostrandolo con il loro voto.


Ringraziamo tutti i dipendenti del comune di Busto A, tra i più grandi della Provincia, per questo risultato e per aver dato, ancora una volta, fiducia ad ADL. Tutti i delegati RSU neo-eletti e la struttura provinciale, continueranno a lavorare, come fatto finora, senza indietreggiare di un passo davanti ai continui attacchi ai diritti e alla dignità dei lavoratori.

ADL SECONDO SINDACATO
CENTA (ADL) LA DELEGATA PIU’ VOTATA

Hanno partecipato al voto 336 dipendenti comunali, su un totale di 427 (affluenza del 78,7 per cento).

I dodici posti in palio si sono così suddivisi:

1.    Csa, che ha ottenuto 127 voti di lista, ha ottenuto 5 delegati RSU
2.    Adl, con 105 preferenze complessive, ha ottenuto 4 delegati RSU
3.    Cgil, con 77 voti di lista, ottiene 3 delegati RSU
4.    Uil Nessun RSU eletto (12 voti)
5.    Diccap, nessun RSU eletto (6 voti)

Questi i nomi dei nuovi RSU

1.    Csa: Angiolino Liguori (61 preferenze), Paola Borsani (43), Ciro Mauro (16), Gloria Miceli (15), Valentina Martini (14).
2.    Adl: Gabriella Centa (62), Silvano Formenti (35), Pina Sculco (34), Fabio Agatea (16).
3.    Cgil: Paola Busotti (34), Mauro Marta (31), Chiara Guzzo (20).

Marzo 2015

domenica 29 marzo 2015

Adeguamento dei requisiti di accesso al pensionamento agli incrementi della speranza di vita

Istituto Nazionale della Previdenza Sociale

Roma, 20/03/2015
Circolare n. 63
In particolare, il predetto decreto direttoriale ha disposto che: “A decorrere dal 1° gennaio 
 2016,  i  requisiti  di  accesso  ai trattamenti  pensionistici  di  cui  all'art. 12, commi 
12-bis e 12-quater, fermo restando quanto previsto  dall'ultimo  periodo  del predetto
 comma 12-quater, del decreto-legge 30 luglio  2010,  n.  78, convertito, con modificazioni,
 dalla legge 30 luglio 2010, n. 122,  e successive modificazioni e integrazioni, sono ulteriormente
 incrementati di 4 mesi e i valori di somma di età anagrafica e di anzianità contributiva 
di cui alla Tabella B allegata alla legge 23 agosto 2004, n.243, e successive modificazioni, 
 sono ulteriormente incrementati di 0,3 unità”.

Ciò posto, fermo restando l’adeguamento alla speranza di vita già applicato dal 1° gennaio
 2013 (vedi circolari nn. 35, 36 e 37 del 2012 e punto 3.2 del messaggio n. 20600 del
 13.12.2012) in virtù del decreto ministeriale del 6 dicembre 2011 (incremento di 3 mesi 
e di 0,3 unità dei valori di somma di età anagrafica e di anzianità contributiva), in 
attuazione di quanto disposto dal decreto ministeriale del 16 dicembre 2014, a decorrere 
dal 1° gennaio  2016, i  requisiti  di  accesso  ai trattamenti  pensionistici ivi richiamati
 sono ulteriormente incrementati di 4 mesi e, i valori di somma di età anagrafica e di 
anzianità contributiva di cui alla Tabella B allegata alla legge 23 agosto 2004,
 n. 243, e successive modificazioni - per coloro che perfezionano il diritto alla pensione
 di anzianità con il sistema delle c.d. “quote”-  sono ulteriormente incrementati di 0,3 unità.

2.   Requisiti di accesso ai trattamenti pensionistici adeguati agli incrementi alla 
speranza di vita

Si riportano di seguito, in sintesi, i requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia, alla pensione 
anticipata e alla pensione di anzianità con il sistema delle c.d. quote, adeguati agli incrementi 
alla speranza di vita previsti dal decreto ministeriale del 16 dicembre 2014. Resta 
salva l’applicazione dell’adeguamento in parola anche in tutti gli altri casi previsti dalla legge.

Liquidazione anticipata in un’unica soluzione degli importi non ancora percepiti delle prestazioni di disoccupazione ASpI e mini-ASpI

Istituto Nazionale della Previdenza Sociale

Roma, 19/03/2015
Circolare n. 62
L’art. 2, comma 19, della legge n. 92 del 2012 prevede che il lavoratore avente diritto alla
 corresponsione dell'indennità di disoccupazione ASpI o mini ASpI possa richiedere la liquidazione
 anticipata in un’unica soluzione degli importi  del relativo trattamento non ancora 
percepiti, al fine di intraprendere un'attività di lavoro autonomo, ovvero per avviare un'attività
 in forma di auto impresa o di micro impresa, o per associarsi in cooperativa.
In attuazione della predetta disposizione normativa, il Ministero del Lavoro e delle Politiche
 Sociali ha emanato il Decreto n. 73380 del 2013, regolante limiti, condizioni e
 modalità di fruizione dell’indennità in argomento.
L'erogazione in una unica soluzione ed in via anticipata dell'indennità ASpI o mini ASpI – 
a differenza di quando viene effettuata mensilmente - non è più funzionale al sostegno 
dello stato di bisogno che nasce dalla disoccupazione e non ha più la connotazione di 
tipica prestazione di sicurezza sociale. Essa assume la natura specifica di contributo finanziario
 per lo sviluppo dell'autoimprenditorialità destinato a sopperire alle spese iniziali di un'attività
 che il lavoratore in disoccupazione svolge. Il contributo risulta inoltre preordinato allo scopo,
 già in altri casi perseguito dal legislatore, di ridurre la pressione sul mercato del lavoro subordinato
 indirizzando i disoccupati nel settore delle attività autonome e delle cooperative, in luogo del
reimpiego con rapporto di natura subordinata, che, si osserva, potrebbe essere di difficile 
reperimento specie in fasi congiunturali dell’economia. In tal senso si è espressa anche la 
Cassazione sul tema analogo dell’anticipazione dell’indennità di mobilità (Cfr. ad es. 
Cassazione Sezione Lavoro n. 9007 del 20 giugno 2002 e Cassazione  Sez. lavoro n. 12746 
del 25-05-2010).

giovedì 26 marzo 2015

ADL Varese È stata convocata a Roma in Parlamento In audizione con la X Commissione Attività Produttive


Inchiesta grandi opere, NoTav Terzo valico: “Dopo indagini chiudere i cantieri”

Quasi 700mila euro di tangenti per accelerare l’iter in modo da far partire i cantieridell’Alta velocità del Terzo Valico Genova-Tortona. “Le indagini della procuradi Firenze confermano le nostre preoccupazioni. Attraverso il sistema dei lotti non funzionali venivano ingigantì i costi delle opere garantendo così il continua spartizione di soldi pubblici”, dicono i Notav in una conferenza stampa a Novi Ligure che chiamano alla mobilitazione: “Il 18 aprile per una grande manifestazione che possa, una volta per tutte, far sospendere i lavori nei cantieri”  di Stefano Bertolino
ilfattoquotidiano.it

mercoledì 25 marzo 2015

Voli di linea: cala il numero dei morti, ma il "low cost" minaccia la sicurezza

Secondo gli ultimi dati dello Iata, gli incidenti aerei hanno causato 939 morti nel 2014, contro i 2.010 del 2013. Ma i piloti denunciano: “L’aviazione è un business mozzafiato, in cui le pressioni finanziarie portano molti a volare oltre i limiti”

25 marzo 2015
ROMA - In aereo, si vola sempre più sicuri, sebbene le notizie delle ultime ore non siano rassicuranti: lo dicono, però, i dati della Iata (International air tran port association), pubblicati nelle scorse settimane nell’ultimo report annuale. Precisamente, nel 2014 i morti in incidenti aerei sono stati 641, a cui vanno aggiunti e però le 298 vittime dell’abbattimento dell’aereo Malaysia Airlines in Ucraina (che però non è considerato un incidente aereo e le cui vittime, di conseguenza, non entrano nel conteggio). In ogni caso, meno della metà rispetto al 2013, quando i morti in aereo erano stati 2.010: numeri comunque bassi, se si pensa che, nello stesso 2013, le vittime di incidenti stradali erano state oltre 3.300. Le tecnologie sempre più raffinate garantiscono quindi una sicurezza sempre crescente ai passeggeri e ai piloti a cui si affidano. Negli ultimi cinque anni – sempre secondo la Iata – la media è stata di 517 morti l’anno. In calo anche il numero degli incidenti: 12 nel 2014, contro i 16 dell’anno precedente, con una media di 19 incidenti l’anno nell’ultimo quinquennio.
Ora, il tragico incidente di ieri (perché di incidente si parla, fino a questo momento), è il primo in cui è coinvolto un aereo di una linea low cost: un universo, questo del “volo per tutti”, messo duramente sotto accusa, ultimamente, daun’inchiesta realizzata dalla rete televisiva France 2, con interviste a passeggeri, piloti e rappresentanti di compagnie aeree. Ad emergere con particolare evidenza è ilprogressivo peggioramento delle condizioni lavorative dei piloti, sia dal punto di vista finanziario, sia dal punto di vista della sicurezza: propria e dei passeggeri. Raphael Engel e Laurent Negre, autori del servizi, riportano alcuni dati significativi: mentre negli Stati Uniti, a seguito di tragici incidenti aerei, il turno massimo lavorativo è stato fissato in nove ore e per le lunghe tratte è prevista la presenza di tre piloti, gli stessi accorgimenti non si sono ancora presi in Europa, dove il turno può arrivare regolarmente fino a 8 ore consecutive e, anche sulle tratte più lunghe, è sufficiente la presenza di due piloti. Con evidenti conseguenze sul livello di sicurezza, tanto dell’equipaggio quanto dei passeggeri a bordo.

Cameri, presidio NO-F35: articolo Corriere di Novara


presidio milano per Ferla: articolo La prealpina


Fincantieri: microchip nelle scarpe degli operai. I lavoratori scioperano

L'azienda propone l'utilizzo dello strumento per sicurezza. I sindacati non ci credono: sono convinti che la società voglia controllare i dipendenti. Il Jobs Act prevede il controllo a distanza, ma solo sugli strumenti di lavoro.
MILANO -  No al microchip nelle scarpe. Prosegue la levata di scudi dei lavoratori Fincantieri che oggi hanno incrociato le braccia nello stabilimento del Muggiano a La Spezia contro il contratto integrativo in corso di discussione e per la situazione del bacino di carenaggio che il consorzio guidato dalla Provincia vorrebbe vendere. "Ci vogliono fare lavorare gratis mezzora ogni giorno e vogliono metterci un microchip nelle scarpe da lavoro" hanno detto i lavoratori.
repubblica.it

martedì 24 marzo 2015

Elezione RSU Ospedale di Busto Arsizio ADL CONFERMA IL DELEGATO

Un delegato ADL è più che sufficiente per invertire la rotta

Tutto come da copione all’Ospedale di Busto Arsizio, i lavoratori hanno mantenuto fede alla tradizione e dato i voti ai sindacati più visibili a livello nazionale lasciando indietro i piccoli sindacati che devono lottare giorno per giorno per ottenere un minimo di risultati per i lavoratori, niente di male ma c’è da lavorare.

LISTE
N. Voti
SEGGI
1.   LISTA N. 8 UIL FLP
768
17
2.   LISTA N. 4 F. P. CGIL
353
8
3.   LISTA N.7  FP C I S L
133
3
4.   LISTA N. 3 FIALS
121
3
5.   LISTA N. 1 NURSING UP
90
2
6.   LISTA N. 5 F.S.I.
47
1
7.   LISTA N. 6 ADL
38
1
8.   LISTA N. 2 NURSIND
17
1

Ovviamente non vogliamo denigrare nessuno ma sappiamo per esperienza che i risultati che si ottengono non sono proporzionali al numero dei delegati presenti nelle varie azienda ma semplicemente alla volontà di rivendicare le cose giuste e nella caparbietà di portare a casa i risultati anche se piccoli e, in questo senso, ADL Varese, anche all’ospedale di Busto Arsizio, è nelle mani migliori per partire a invertire la rotta in favore dei lavoratori.

Come è giusto che sia ringraziamo tutti i lavoratori che ci hanno messo la faccia e si sono candidati nella nostra lista, cosa non scontata fino a qualche giorno prima della presentazione, dato che c’era solo un candidato. Poi ringraziamo tutti i dipendenti che ci hanno chiesto, con il loro voto, un impegno nell’ottenere, anche all’ospedale di Busto Arsizio, quei risultati che in altri posti di lavoro si stanno ottenendo da diversi anni. ADL ce la metterà tutta per mantenere l’impegno preso.

Anche nell’Ospedale di Busto arriverà pesante la scure dei tagli e delle esternalizzazioni, che sono già partite da qualche anno. Ormai nemmeno i posti di lavoro nel pubblico impiego sono posti “sicuri”, le continue denigrazioni che si leggono sui giornali contro i lavoratori del pubblico impiego non fanno altro che gettare discredito verso tutti i lavoratori in modo indiscriminato e questo verrà usato dalla Direzione per giustificare tutte le scelte contro i lavoratori:
……..è ora di cambiare rotta.


marzo 2015

23 marzo 2015 Presidio unitario contro i licenziamenti ex addetti aree sosta comune MI e lavoratori SEA

Milano (Lombardia) - 23 Marzo 2015
Milano 23 marzo '15 ex addetti Sosta Milano insieme con addetti SEA contro i licenziamenti. Presidio davanti Palazzo Marino Comune di Milano. Ennesimo presidio per avere diritto costituzionale "Lavoro". Protesta per svegliare Comune di Milano che finalmente comincia ascoltare anche i voci dei lavoratori non solo loro manager che hanno nominato alla guida delle sue partecipate.
di ComitatoSM
guarda il video

lunedì 23 marzo 2015

Al Presidente Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo on.le Ettore Guglielmo Epifani

Al Presidente Commissione
Attività Produttive, Commercio e Turismo
on.le Ettore Guglielmo Epifani

Oggetto: Richiesta audizione relativamente alle problematiche inerenti la
riorganizzazione dell’intero gruppo Finmeccanica

Il sottoscritto Fiorenzo Campagnolo nella qualità di legale rappresentante della
Organizzazione Sindacale “ADL Varese” le chiede di poter partecipare all’incontro
con le parti sociali previsto per il giorno 26 marzo 2015 inerente le problematiche in
oggetto.
Premesso che l’Associazione Sindacale che rappresento opera prevalentemente nella
provincia di Varese, provincia soprannominata “la provincia con le ali” in virtù del
fatto che sul territorio provinciale di Varese operano numerose industrie aeronautiche
del calibro di AgustaWestland e AleniaAermacchi con un occupazione diretta di oltre
6 mila dipendenti e un indotto di oltre 10 mila lavoratori che sono attivi all’interno e
all’esterno delle fabbriche dislocate in diversi comuni della provincia. ADL Varese
ha numerosi iscritti e rappresentanti sindacali RSU ed RSA eletti o nominati dai
lavoratori sia nelle aziende AgustaWestland e AleniaAermacchi sia nelle aziende che
operano per conto delle sopraccitate fabbriche (Easy Group, CFL/CAL, Xerox,
Pellegrini, ecc..). Il progetto di riorganizzazione di Finmeccanica, presentato dall’Ing.
Moretti qualche giorno fa, sta suscitando preoccupazione e disagi in tutti i lavoratori
che hanno legato la loro vita al futuro di Finmeccanica.

Per quanto sopra detto sono a chiederle il permesso di poter partecipare
all’incontro previsto con le parti sociali per affrontare i problemi legati alla
riorganizzazione e ristrutturazione dell’interno gruppo Finmeccanica,
presentato dall’Ing. M. Moretti, previsto per il giorno 26 marzo 2015 a Roma.

Con l’auspicio che valuterete positivamente questa mia richiesta,
rimango a vostra disposizione per ogni ulteriore chiarimento al riguardo.

Per ADL Varese,
il rappresentante legale
Fiorenzo Campagnolo

presidio a Milano in solidarietà per Ferla e per gli addetti alla sosta di Milano






domenica 22 marzo 2015

LEGNANO: Franco Tosi acquistata dalla Presezzi

Per la Franco Tosi sta per finire l'incubo chiusura. La storica azienda legnanese specializzata in macchinari per la produzione di energia, da sempre fiore all'occhiello dell'industria metalmeccanica dell'Altomilanese, è stata acquisita dalla Bruno Presezzi spam una società di ingegneria, lavorazioni e costruzioni meccaniche con sede a Burago Molgora (Milano).
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha accettato l'offerta «con la garanzia della continuità produttiva e del mantenimento di oltre 200 posti di lavoro, è il risultato di un lungo percorso di cui è stata data costante informativa a tutti gli attori coinvolti e che ha visto ampie e ripetute sollecitazioni del mercato nazionale ed internazionale e consente di dare compiuta esecuzione al programma di cessione autorizzato».
Un lungo percorso che può definirsi concluso in maniera positiva per i lavoratori in cassa integrazione da anni. Lo stesso sindaco di Legnano Alberto Centinaio può dirsi soddisfatto dopo l'incontro, avvenuto ieri, con il vice-ministro Claudio De Vincenti anche se ha ribadito l'importanza del mantenimento in città della produzione. Il Sindaco era accompagnato dal Vice Sindaco Pierantonio Luminari e dal Presidente di Euroimpresa Giuliano Celin. All’ordine del giorno la vertenza Franco Tosi Meccanica Spa alla luce della recente decisione, autorizzata dal Ministero, di accettare l’offerta di acquisto presentata dalla ditta brianzola Bruno Presezzi Spa. L’incontro si è concluso con l’impegno a continuare la collaborazione anche in considerazione del ruolo ricoperto dal Sindaco Centinaio di Consigliere metropolitano con delega alla Promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale. 
varesenews.it

Presidio in solidarietà con Salvatore Ferla, sindacalista dell' ADL licenziato da SEA: articolo La prealpina


Elezione RSU Fond. Centro Anziani Lonate P. ADL PRIMO SINDACATO

Impegno e Coerenza danno buoni risultati

1.   ADL       primo sindacato:        sono stati eletti 3 delegati/e RSU
2.   UIL        secondo sindacato:    sono stati eletti 2 delegati/e RSU
3.   CGIL    terzo sindacato:    non sono stati eletti delegati/e RSU

Ancora una volta i lavoratori ci danno delle gran belle soddisfazioni, alla Fondazione Centro Anziani di Lonate Pozzolo (Varese), si sono svolte le elezioni delle Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) e ADL, con 3 delegati/e RSU eletti/e, mette in fila dietro di lei alcuni tra i sindacati maggiormente rappresentativi a livello nazionale come la CGIL, che non ottiene neanche un RSU, e la UIL, che riesce ad eleggere 2 delegati/e RSU. Ora dobbiamo meritarci la loro fiducia.

ADL Varese ringrazia tutti i lavoratori della Fondazione Centro Anziani di Lonate Pozzolo per aver sostenuto i nostri candidati/e, ci rendiamo conto che la situazione e le condizioni lavorative stanno peggiorando giorno per giorno ed è necessaria una forte risposta da parte sia dei lavoratori/trici sia dei sindacati, soprattutto dei sindacati di Base che si sono battuti fino ad oggi nel tentativo di mantenere un minimo di diritti ai  lavoratori. ADL Varese ringrazia i lavoratori e le lavoratrici che sono state elette delegati/e RSU e che ora devono rimboccarsi le maniche per rappresentare nel migliore dei modi tutti i lavoratori/trici da cui hanno avuto il mandato. ADL Varese mette a disposizione alle RSU le sedi territoriali e tutta l’assistenza sindacale, legale, fiscale ecc. per garantire gli strumenti necessari allo svolgimento del loro incarico.

Le riforme che negli ultimi anni i nostri governanti stanno attuando contro i diritti dei lavoratori e contro l’interesse degli strati sociali più deboli, stanno portando una parte della popolazione nelle peggiori condizioni di vita degli ultimi 20 anni; I tagli nella scuola, nella sanità, nei servizi sociali, negli asili, la riforma dell’art 18, gli attacchi alle pensioni, unite con gli sprechi e le ruberie che stanno riempiendo i quotidiani, devono spingere i lavoratori, e i cittadini tutti, a reagire compatti per difendere quello che rimane ancora da difendere e tentare di rivendicare i propri diritti a partire dal diritto al lavoro e alla salute messi continuamente in discussione da chi ci governa che pensa solo ad arricchire i ricchi a discapito di tutti gli altri, come dimostrano i dati sulla distribuzione della ricchezza degli ultimi anni.

Noi siamo pronti.


marzo 2015

ADL INDICE LE ELEZIONI IN AIRPORT HANDLING SPA - CGIL CISL UIL UGL E FLAI FUGGONO!

Il 23 febbraio 2015 ADL Varese ha indetto le elezioni delle rsu in Airport Handling Spa negli scali di Malpensa e Linate.
La scadenza per la presentazione delle liste era la mezzanotte del giorno 10 marzo 2015 e CGIL, CISL, UIL, UGL E FLAI non hanno presentato alcuna lista, fuggendo dalla competizione elettorale.
Ad oggi nemmeno la Direzione del Personale di Airport Handling Spa ci ha fornito le modalità e nemmeno gli elenchi dei dipendenti per un regolare svolgimento delle elezioni.

NOI NON CI FERMEREMO E CHIEDEREMO AL GIUDICE DI FAR SVOLGERE LE ELEZIONI PER LE RSU!

Questi sindacati stanno decidendo sul futuro dei lavoratori di Airport Handling senza averne più una reale rappresentanza. Solo ADL, insieme agli altri sindacati di base, sta ponendo argine alle scelleratezze di “lor signori”!
Se anche AH non ci darà la possibilità di svolgere le elezioni delle rsu, dovremo chiedere alla Magistratura di intervenire per poter votare…...pensate dove siamo arrivati!
CGIL, CISL, UIL, UGL E FLAI che idea hanno di democrazia sindacale?

INDICONO ELEZIONI DOVE FA LORO COMODO

In SEA Spa agiscono diversamente.
Convinti di essere più forti in SEA Spa in termini elettorali (…convinti loro!), lì hanno dato il via alle procedure per l’indizione delle elezioni delle rsu, ma esistono anche altri motivi….
A breve in SEA Spa ci saranno cambiamenti sia a livello societario, sia in termini di condizioni contrattuali dei lavoratori: basti pensare alla decurtazione dei ROL che imporrà l’adeguamento al CCNL…
Con le elezioni delle rsu “lor signori” si legittimerebbero per poter procedere nella realizzazione di tali cambiamenti, tagliando così i diritti dei lavoratori di SEA Spa come già fatto in AH.

La Direzione del Personale di Airport Handling Spa, negando ai lavoratori la possibilità di eleggere i propri rappresentanti, e lasciando inascoltate le richieste di una organizzazione sindacale come ADL, probabilmente quella con il maggior numero di associati e simpatizzanti in AH, oltre ad operare una scelta di parte, di fatto si assume la responsabilità del clima di sfiducia e di disapprovazione che serpeggia fra i lavoratori, con le relative conseguenze.

CHI E’ CAUSA DEL SUO MAL PIANGA SE STESSO! 

SFIDIAMO I SINDACATI CONFEDERALI A PARTECIPARE ALLE ELEZIONI DELLE RSU CHE ADL VARESE HA INDETTO IN AIRPORT HANDLING SPA E A RIMETTERSI AL GIUDIZIO DEI LAVORATORI! 


Malpensa/Linate, 20.03.2015