- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

martedì 29 settembre 2015

“Airport Handling non può escludere il sindacato AdL”

«Airport Handling non può avviare trattative senza tenere in conto AdL, primo sindacato tra gli operativi dell’azienda». All’indomani dell’annuncio dell’ingresso di un nuovo socio (la dnata, espressione degli Emirati Arabi Uniti) nella società di Handling di Malpensa e Linate, il sindacato di base AdL si prepara a tornare sulle barricate.
AdL è nata solo un paio di anni fa ed è un sindacato molto battagliero, che si è fatto le ossa proprio nella lotta per la vecchia Sea Handling. È un sindacato di base, anzi una “associazione di lavoratori”, dicono i suoi associati, rivendicando una diversità sostanziale dalle altre sigle. E mentre le altre sigle si muovono ancora con prudenza sulla vicenda del nuovo socio Airport Handling, AdL si prepara a riaprire la battaglia: «Airport Handling ha avviato trattative e incontri senza tenere conto di AdL, che è il primo sindacato tra gli operativi, nel carico/scarico e nei check-in è maggioranza con quasi 200 iscritti» fa notare Francesco Mainardi, operaio aeroportuale, nella segreteria provinciale di AdL. Il messaggio è chiaro: «Se non si coinvolge fin da subito con il sindacato più rappresentativo, alla prima vertenza si ripercuoterà sull’attività aeroportuale».

"Il datore di lavoro non può spiare le chat dei dipendenti su Skype"

"Il datore di lavoro non può spiare le chat dei dipendenti su Skype"
Lo ha stabilito il Garante della privacy, accogliendo il ricorso presentato da una lavoratrice licenziata. Le conversazioni scambiate in ambito telematico o elettronico godono di garanzie di segretezza tutelate anche a livello costituzionale
"Il datore di lavoro non può spiare le chat dei dipendenti su Skype"
Il datore di lavoro non può spiare le conversazioni Skype dei dipendenti. È il principio riaffermato dal Garante della privacy, che ha accolto il ricorso proposto da una dipendente che lamentava l'illecita acquisizione di conversazioni, avute con alcuni clienti/fornitori, poste poi alla base del suo licenziamento. Il contenuto di comunicazioni di tipo elettronico o telematico scambiate dai dipendenti nell'ambito del rapporto di lavoro godono di garanzie di segretezza tutelate anche a livello costituzionale.
"Il datore di lavoro non può spiare le chat dei dipendenti su Skype"
A seguito del provvedimento del Garante, il datore di lavoro non potrà effettuare alcun trattamento dei dati personali contenuti nelle conversazioni ottenute in modo illecito, limitandosi alla conservazione di quelli finora raccolti ai fini di una eventuale acquisizione da parte dell'autorità giudiziaria.

today.it

domenica 27 settembre 2015

ADL Malpensa a Roma incontrano i parlamentari del M5S


INPS: Fascicolo Previdenziale Cittadino INTERNET

Nell’ambito dell’estensione dei servizi a disposizione dell’utente-Cittadino munito di PIN  si comunica che nel Fascicolo Previdenziale del Cittadino è stata aggiunta una nuova macro area riservata all’Invalidità Civile.

Partendo dal sito Istituzionale www.inps.it  e selezionando Servizi per il cittadino – Fascicolo Previdenziale del Cittadino à Invalidità Civile, il cittadino potrà conoscere, con semplicità ed immediatezza, le informazioni relative alle domande di invalidità ed ai certificati medici introduttivi trasmessi all’Istituto.

Selezionando la voce di menù “Invalidità Civile” àCert.  Medico Introduttivo”   vengono visualizzate, per ogni certificato presente, una serie di informazioni di riepilogo come il numero, la data in cui è stato trasmesso, il medico che lo ha redatto e se richiesto è possibile visualizzarne il relativo documento in formato PDF.

Sempre nell’area “Invalidità Civile”, selezionando la voce di menù “Domande Presentate” vengono visualizzate una serie di informazioni di riepilogo sulle domande di invalidità presentate. In particolare, per ogni domanda presente, viene riportato il numero, la data di trasmissione, il codice identificativo Domus, la tipologia della domanda e la descrizione dell’ente che lo ha trasmesso. Selezionando una voce dall’elenco è possibile ottenere la relativa domanda in formato PDF.


Le strutture territoriali in indirizzo avranno cura di garantire la massima diffusione dei contenuti del presente messaggio. 

Accesso alla procedura di esodo ex art. 4 della legge n. 92/2012

1. Ambito di applicazione

Si fa riferimento ai messaggi n. 3096 del 6 maggio 2015 e n. 4704 del 10 luglio 2015 della 
Direzione centrale Entrate – con i quali sono stati forniti chiarimenti concernenti 
la misura della contribuzione correlata per i lavoratori in esodo ex art. 4, Legge 
n. 92/2012, a seguito dell’emanazione delle disposizioni di cui al D.Lgs. n. 22/2015
 disciplinanti la Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l'Impiego (NASpI) 
– per fornire ulteriori precisazioni con specifico riferimento ai lavoratori iscritti 
alla gestione ex Enpals ed alle gestioni pensionistiche dei dipendenti pubblici.
In particolare, vengono date indicazioni sul piano operativo in ordine alla modalità 
di composizione del flusso Uniemens in presenza di lavoratori dello spettacolo e dello
 sport professionistico e dei lavoratori iscritti ad una delle gestione pensionistiche 
dei dipendenti pubblici (CPDEL, CPI, CPS, CPUG, CTPS)  per i quali i datori di
 lavoro abbiano presentato domanda per la procedura di esodo ex art. 4, Legge
 n. 92/2012 a far data dal 1° maggio 2015 e per quelli che presentano nuovi programmi
 di esodo annuali con la medesima decorrenza.
Si rammenta che – a prescindere dalla data di presentazione della domanda per 
la procedura di esodo – la posizione contributiva della gestione privata dell’azienda
 esodante, dedicata al versamento della contribuzione figurativa correlata per i lavoratori 
in esodo ex art. 4 della legge n. 92/2012, continuerà ad essere caratterizzata
 dall’attribuzione del codice di autorizzazione “6E”, avente, come noto, il significato 
di “Azienda tenuta al versamento della contribuzione figurativa correlata per lavoratori
 posti in esodo ex art. 4 della Legge n. 92/2012”. Analogamente per i lavoratori
 iscritti alla gestione dipendenti pubblici deve essere utilizzata la specifica posizione 
previdenziale dedicata alla procedura di esodo aperta nell’ambito della gestione
 pubblica (cfr. circolare n. 63/2014, paragrafo 9).

venerdì 25 settembre 2015

Jobs Act, in vigore i nuovi decreti: cosa c’è da sapere, consulta i testi

Ieri, sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale gli ultimi 4 decreti attuativi del Jobs Act che da oggi entrano ufficialmente in vigore. I provvedimenti, già approvati in via definitiva dal Consiglio dei ministri lo scorso 4 settembre, riguardano rispettivamente il decreto sulle politiche attive, sugli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro, sullasemplificazione dei rapporti di lavoro e, infine, quello sulla razionalizzazione dell’attività ispettiva.
Tra gli interventi innovativi, il riordino della cassa integrazione ordinaria e straordinaria, fulcro del decreto legislativo n. 148 del 14 settembre 2015 di riforma degli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro che risponde allo scopo di responsabilizzarne l’uso.
Particolarmente fitte, poi, le novità contenute nel decreto legislativo n. 151 che reca diposizioni in materia di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini ed imprese e altre disposizioni su rapporto di lavoro e pari opportunità.
Il decreto legislativo sul riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive, SO n. 53, annuncia per i datori di lavoro l’obbligo di comunicare telematicamente all’Anpal (la neoistituita Agenzia nazionale per l’occupazione) assunzioni, trasformazioni e cessazioni dei rapporti di lavoro. Viene inoltre previsto il fascicolo elettronico del lavoratore, consultabile telematicamente, atto a contenere tutte le informazioni che riguardano i percorsi educativi, formativi e lavorativi, dalla fruizione di provvidenze pubbliche ai versamenti contributivi utili ai fini degli ammortizzatori sociali.
Si ricorda, infine, il decreto legislativo n.149, recante disposizioni per la razionalizzazione e la semplificazione delle ispezioni in materia di lavoro che istituisce un’Agenzia unica per le ispezioni del lavoro denominata“Ispettorato nazionale del lavoro”. Compito di quest’ultima, l’esercizio di tutte le attività ispettive, già svolte dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dall’Inps e dall’Inal, e in particolare il monitoraggio in materia di lavoro, contribuzione e assicurazione obbligatoria, oltre che tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. E’ pertanto annunciata la soppressione della Direzione generale per l’attività ispettiva del ministero del Lavoro.
leggioggi.it

Medicina Democratica . Contributo dal pre-congresso di Milano : UNA PROPOSTA PER IL CONGRESSO

La riunione precongressuale di Milano che si è svolta il 19 settembre, come già sinteticamente riassunto da Antonio Muscolino, ha portato a riflettere sulla possibilità che il Congresso di Firenze – 19/21 novembre 2015- sia un momento di grande apertura. Medicina Democratica, la Rete per il diritto alla salute, la rete sostenibilità e salute, l’Associazione italiana esposti amianto e le altre associazioni presenti si devono impegnare ad elevare il livello di relazione fino ad arrivare alla costituzione di un’unica grande rete nazionale, votata al miglioramento delle condizioni di salute, di lavoro e di vita dei cittadini e della popolazione che più soffre della condizione di disagio, di povertà, di stress.
Dobbiamo guardare alle persone migranti che fuggono dalla loro terra per guerra o per fame e si dirigono verso quei paesi che – si spera ardentemente – li trattino come persone umane.
Partiamo da Medicina Democratica che ha una lunga storia, la più lunga forse (insieme a Psichiatria Democratica) fra le associazioni e i movimenti che conosciamo. Questo, ha fatto notare qualcuno, nel corso della riunione del 19, è anche un limite, per l’età di buona parte dei suoi dirigenti, per un possibile arroccamento su posizione di chiusura e di non modificabilità del proprio percorso. L’apertura a una Rete ha il senso di diffondere e condividere la “memoria storica” e al tempo stesso, trovare motivo di apertura ad uno spazio nuovo e diverso, anche nelle persone che dirigono.
I principi etici fondamentali, ad esempio il superamento della contraddizione salute e lavoro, rimangono, e sono legate al necessario superamento delle “produzioni di morte” (non solo le fabbriche inquinanti, ma anche quelle di armamenti). Esse pongono il problema di un nuovo modo di crescere o forse di decrescere, rivalutando condizioni, come quelle dell’agricoltura, lontane fino ad oggi dalla nostra mentalità metropolitana.
Vi sono le condizioni di disastro ambientale che, insieme a quelle di nocività nei luoghi di lavoro, ci contraddistinguono dagli inizi della nostra storia, ma che oggi sono arrivate al dunque: c’è la figura del bambino riverso, morto sulla spiaggia e l’immagine dell’orso ischeletrito abbandonato su una lastra di ghiaccio in via di scioglimento, condannato alla fine.
La condizione ambientale ci riporta alle vecchie e non finite lotte contro gli inceneritori, ma anche a quelle nuove contro le trivellazioni, insieme a quelle permanenti che vogliono impedire “i buchi” nelle montagne (NO TAV), che sconvolgono non solo montagne, ma interi territori popolazioni comprese.
La nostra storia si confonde con quella della affermazione del diritto alla salute, che è altro dalle prestazioni sanitarie moltiplicate, pronte, oggi, a diventare sanità integrativa e o assicurativa, contrapposte ad un servizio sanitario pubblico, gratuito, partecipato, basato sulla prevenzione, diffuso in servizi territoriali, attento alla condizione sociale, lontano dalla esclusione di migliaia di cittadine e cittadini definiti ”diversi” per modi e comportamenti considerati estranei, a volte, solo perché poveri.
Dunque una coalizione sociale, ma anche politica, di salute, lavoro, ambiente, contro l’emarginazione e la povertà che afferma il diritto e i diritti richiedendo e operando per ottenere le risorse necessarie che esistono, solo che devono essere trasferite nelle mani di chi ha bisogno. Il contrasto alla corruzione, al clientelismo e alla delega è conseguente.
L’ottavo congresso di md potrebbe essere quello della svolta. Quello della costruzione della Rete, con forme organizzative per costruirla e per svilupparla. E se ciò fosse condiviso, dovrebbe essere eletto un gruppo di lavoro permanente che si incarichi di lavorare allo scopo.
Fulvio Aurora

mercoledì 23 settembre 2015

Ustionato in fonderia, maxi-risarcimento o niente patteggiamento

Il sostituto procuratore di Busto Arsizio Nicola Rossato ha chiuso le indagini relative al grave infortunio in cui era rimasto gravemente ferito un lavoratore della fonderia Bossi. Sono stati citati direttamente in giudizio i tre componenti del consiglio di amministrazionedell’azienda gallaratese.
La vicenda risale alla notte tra mercoledì 26 e giovedì 27 marzo quando un dipendente di nazionalità turca, proveniente da una cooperativa esterna, è stato investito da una colata di materiale fuso che ha provocato ustioni gravi su più del 50% del corpo. L’uomo è stato ricoverato per lungo tempo al centro grandi ustionati dell’ospedale Niguarda di Milano.

VARESE Il Comune assume giovani disoccupati.

VARESE - Il Comune di Varese a breve recluterà giovani volonterosi per far svolgere loro i cosiddetti «lavori ausiliari di supporto». I ragazzi verranno impiegati durante specifici eventi, manifestazioni o in compiti di protezione civile, in situazioni che esulano dalle esigenze quotidiane. Verranno retribuiti con i voucher, ovvero con i buoni che servono per remunerare prestazioni di lavoro accessorio, discontinuo e saltuario.
Ingresso privilegiato
La novità è stata portata in giunta ieri da Simone Longhini, assessore al personale. Si tratta di un progetto innovativo, che solo alcuni comuni italiani hanno già attivato. «Stiamo parlando di una iniziativa molto bella e positiva, che dà un’opportunità a giovani in un momento come questo, che è molto difficile per chi deve entrare nel mondo del lavoro – spiega Longhini - Abbiamo pensato appositamente a giovani (disoccupati, inoccupati, studenti e in cassa integrazione)». 

Provincia tagliata: 250 esuberi in fibrillazione

Il balletto dell’attesa è ripreso. In Provincia, i dipendenti sovrannumerari, quelli per intenderci che vanno tagliati come disposto dalla legge Delrio,  sono in attesa spasmodica. Satvolta non vi sono altri rinvii, anche se l’incertezza è ancora molta. Stavolta bisogna stilare la lista, i nomi dei lavoratori che dovranno lasciare la Provincia nei prossimi mesi. Dal sindacato, arriva  l’Sos  lanciato proprio ai massimi vertici di Villa Recalcati, affinché queste liste siano stilate presto e col coinvolgimento dei sindacati. Dice Raffaella Bonetto, della Cgil e componente della Rsu aziendale: «Il decreto Madia è stato approvato da qualche giorno, ora bisogna compiere passi per il personale cosiddetto sovrannumerario. Il tempo stringe e il personale che dovrà spostarsi non vuole trovarsi all’ultimo momento a prendere decisioni».
prealpina.it

lunedì 21 settembre 2015

CORSO SULLA SALUTE 2015 – II PARTE - MERCOLEDI' 23 SETTEMBRE 2015 ore 18.00

MEDICINA DEMOCRATICA / MOVIMENTO DI LOTTA PER LA SALUTE  RETE per il DIRITTO alla SALUTE LOMBARDIA

presentano:

CORSO SULLA SALUTE 2015 – II PARTE -

Milano Stazione C.le - Bin. 21 - scala “E” - 4°piano - ore 18.00/21.00

MERCOLEDI' 23 SETTEMBRE 2015 ore 18.00 

9^ INCONTRO:

ESISTE ANCORA LA PREVENZIONE NEI LUOGHI DI LAVORO
E SUL TERRITORIO?

PRIMO INTERVENTO: 

STORIA E FONDAMENTI DEI SERVIZI PER GLI AMBIENTI DI LAVORO - Lalla Bodini (medico del lavoro)

1)    il contesto della nascita dei servizi territoriali ( fine anni ’60- fine anni ’80)
2)    il consolidamento istituzionale e il recepimento delle direttive europee ( anni ’90 )
3)    questo secolo
4)    prospettive

SECONDO INTERVENTO: 

DOVE SIAMO E DOVE STIAMO ANDANDO? – Claudio Mendicino (medico del lavoro)

1)   Concetto di prevenzione passato, attuale e futuro
2)   I Servizi “TSLL” sul territorio e in ospedale
3)   Specificità SPSAL
4)   NUOVE TENDENZE ...


SVOLGIMENTO DEL CORSO:Viene concepito in modo diverso dai precedenti anche se, come per gli altri, è previsto con incontri quindicinali divisi in due tempi, con due introduzioni della durata di 30 minuti e quindi due discussioni di altrettanti 30 minuti, da svolgere dalle ore 17,45 alle ore 20 presso la sede sindacale della Stazione Centrale di Milano (un posto ampiamente raggiungibile – presso il binario 21, IV piano scala E). DAL BINARIO 21.
L’INGRESSO SARA’ INDICATO


Milano 21 Settembre 2015

Con i lavoratori del Colosseo, contro l’attacco in arrivo al diritto di sciopero

Eppure, l’assemblea sindacale in questione era stata annunciata (e approvata dal soprintendente) parecchi giorni prima come previsto dalla legge (che tra l’altro già prevede che la tutela del nostro patrimonio culturale rientri nella normativa sui servizi essenziali, stabilendo il limite tra l’esercizio di un diritto fondamentale dei lavoratori e le esigenze dei cittadini) ed era stata calendarizzata a inizio turno proprio per ridurre al minimo i disagi dei visitatori.
I lavoratori hanno dunque esercitato il loro diritto di assemblea per discutere delle difficili condizioni di lavoro in cui si trovano ad operare, in perenne sotto organico, senza straordinari pagati, in locali spesso degradati senza riscaldamento o condizionatori, con un alto numero di contratti precari. In particolare, si discuteva del mancato paga­mento da parte dello Stato del «sala­rio acces­so­rio», quello matu­rato per le aper­ture lun­go­ra­rio, e anche not­turne, frutto di un accordo col governo che però non è stato ono­rato: i 18,500 dipen­denti del mini­stero aspet­tano le inden­nità acces­so­rie (30% dello sti­pen­dio) da un’infinità di mesi.

Bici contro la Varesina-bis

«Il nostro obiettivo è fermare la Varesina bis e la Pedemontana, sappiamo che possiamo farcela. Anche perchè i soldi privati per costruirla non sono arrivati e così sarà pagata con i soldi pubblici: insomma noi cittadini prima dovremo pagarne la realizzazione e poi, quando ci sarà il pedaggio, anche il mantenimento».
Sta   indubbiamente in questa frase dei responsabili del “Comitato no Varesina Bis” il succo della giornata di protesta organizzata domenica 20 per contestare la costruzione della Pedemontana e della stessa Varesina bis.
La giornata contro dei comitati ecologisti, arrivati numerosi da tutta la zona, è iniziata in mattinata, quando due gruppi di ciclisti si sono ritrovati l’uno a Uboldo e l’altro alla Cascina San Bernardo di Tradate per convergere poi nel parco del Rugareto e infine raggiungere il Garden Sporting Club, dove, dopo un pranzo “popolare”, c’è stata l’assemblea pubblica sull’argomento.
«Le due biciclettate sono andate bene - dicono gli organizzatori - a entrambe hanno partecipato una quarantina di persone. Il gruppo di Tradate è passato sulla Varesina e si è preso anche qualche insulto da pochi automobilisti nervosi, mentre gli altri non hanno protestato».
prealpina.it

domenica 20 settembre 2015

Coordinamento Nazionale Unitario dei Pensionati di oggi e di domani - assemblea Lunedì 21 settembre, Brescia stazione FS, 10/12 sala DLF

CoNUP
Coordinamento Nazionale Unitario dei Pensionati di oggi e di domani
Per discutere di PENSIONI, per organizzarci e costruire assieme un percorso di proposte e di mobilitazione, per cambiare questa attuale e assurda legge pensionistica, abbiamo convocato una
assemblea
Lunedì 21 settembre, Brescia stazione FS, dalle ore 10.00 alle 12.00,  sala DLF (di spalle alla stazione, a destra 100 metri, via Lattanzio Gambara 18)
 sarà presente l’avvocato Carbonelli
La Corte Costituzionale (Sentenza Numero 70 del 2015) ha decretato ingiusto il blocco della rivalutazione della sua pensione per gli anni 2012/2013 e condanna lo Stato, e di conseguenza l’INPS, a restituire il maltolto; il Governo ha emanato un Decreto, trasformato in legge, che prevede la restituzione di una minima parte di quanto invece indicato dalla sentenza della Corte. Molti hanno già fatto ricorso, altri lo faranno, ma è necessario fare il punto della situazione e decidere come proseguire la battaglia anche legale.
Il CONUP è nato a Pistoia il 25 maggio di quest’anno e si è subito attivato per difendere le pensioni sia per gli ex lavoratori sia per chi andrà in pensione negli anni futuri, perché il problema delle pensioni è un problema che riguarda tutti, giovani e meno giovani.
La manifestazione svoltasi a Roma il 16 giugno promossa dal CoNUP ha rappresentato un primo momento di mobilitazione, che ha visto uniti:
-I pensionati, colpiti dal provocatorio atteggiamento del governo che vuole liquidare con un decreto/elemosina quanto previsto dalla Corte Costituzionale; gli Esodati, a cui ancora non è stata trovata una soluzione definitiva; tutte le categorie di lavoratori, pesantemente penalizzati dalla legge Fornero.
La mobilitazione deve proseguire, non solo per ottenere il maltolto, ma perché sempre più spesso si parla di “attaccare” le pensioni di chi le percepisce con il sistema retributivo.
Sulla stampa ed in alcune trasmissioni televisive hanno parlato di questo argomento e ripetutamente è stato detto, anche dallo stesso Tito Boeri attuale presidente dell’INPS, che le pensioni costruite col retributivo vanno ridotte ricalcolandole col contributivo, portando così, dopo il blocco della Fornero, un ulteriore salasso alle nostre pensioni.
Abbiamo pagato i contributi, non siamo ricchi.
Tutto ciò deve essere fermato! Insieme dobbiamo preparare una piattaforma che ci permetta di difendere la nostra condizione e impedire che la politica di austerità ed impoverimento, voluta dagli attuali governanti europei e dal capitale finanziario,  sia applicata nel nostro Paese.
PARTECIPATE


Povertà, supermercati solidali in crescita: 60 mila le persone servite

Gli Empori sono negozi come gli altri, ma alla cassa invece di pagare si scalano punti da un monte mensile calcolato in base all’Isee. Boom negli ultimi tre anni: sono 60 e impegnano 2.000 volontari. Oggi il censimento presentato da Csvnet. Il caso dei due centri di Bologna

17 settembre 2015
MILANO – Scaffali con cibo e generi di prima necessità. Carrelli da riempire, come in un supermercato. Ma in cassa, invece che mettere mano al portafoglio, si paga scalando punti da un monte mensile calcolato sulla base del reddito Isee e i componenti del nucleo familiare.
Sono gli empori solidali, ormai 60 realtà in tutta Italia, una delle forme per contrastare la povertà alimentare in cui privato sociale, volontariato e comuni collaborano insieme. La rete dei Centri di servizio per il volontariato (Csvnet) li ha portati oggi all'Expo Gate, per dare voce agli oltre 2 mila volontari che stanno dietro le quinte e che rendono queste realtà possibili. L'evento s'intitola l'evento “Lotta allo spreco e contrasto alle nuove povertà. Il Volontariato porta le sue esperienze a Expo per rilanciare un patto di comunità”. 

giovedì 17 settembre 2015

Pre-Congressi di Medicina Democratica aperti alle associazioni dei territori : per il nord Italia Milano 19 settembre.

Stiamo attualmente vivendo un momento alquanto difficile in cui il diritto alla salute, in ogni sua forma, è direttamente attaccato e compromesso. La risposta del movimento, pur non mancando, è però frazionata e dispersa. Il Congresso di MD vuole essere un momento collettivo utile di riflessione, di definizione dei problemi sul tappeto e, soprattutto, di proposta di relazione permanente fra movimenti e associazioni.
Sono nate alcune “Reti” in proposito. Queste, collegate fra loro, potrebbero essere la modalità più adeguata per rispondere a tale esigenza.
PRE-CONGRESSO PER LE ASSOCIAZIONI CHE FANNO RIFERIMENTO GEOGRAFICAMENTE AL NORD ITALIA.
PER I MOVIMENTI, LE ASSOCIAZIONI, GLI INTERESSATI VI PROPONIAMO UN INCONTRO (geograficamente per il nord Italia) PER IL 19 SETTEMBRE 2015, ALLE ORE 10, PRESSO LA SALA SINDACALE DELLE FERROVIE DELLO STATO – STAZIONE CENTRALE DI MILANO, BINARIO 21, SCALA E, QUARTO PIANO.
PER COLORO CHE ENTRERANNO DALL’ESTERNO DEI BINARI (SENZA BIGLIETTO) SARA’ SUFFICIENTE DICHIARARE CHE SI PARTECIPA ALLA RIUNIONE PRESSO LA SEDE SINDACALE.
PRE-CONGRESSO PER LE ASSOCIAZIONI CHE FANNO RIFERIMENTO GEOGRAFICAMENTE AL CENTRO ITALIA
SABATO 26 SETTEMBRE DALLE 10 ALLE 17 A FIRENZE SI TERRA’ UNA PRIMA RIUNIONE INTERREGIONALE (ITALIA CENTRALE) PRESSO IL DOPOLAVORO FERROVIARIO DI VIA ALAMANNI, 31.

Un pianeta meno "pacifico". Il mix letale di guerre e mancanza di cibo

MILANO - Cresce il numero dei conflitti, aumenta il numero dei morti. In un decennio si è passati da una media annua di 21 mila vittime a 38 mila. Nel 2011 erano in corso 388 conflitti, nel 2014 si è saliti a 424."Dopo anni di segno positivo, gli indicatori che misurano il grado di 'pacificità' del pianeta iniziano infatti a puntare verso il basso", si legge nel Rapporto "Cibo di guerra" sui conflitti dimenticati, curato da Caritas Italiana con Famiglia Cristiana e Il Regno, presentato oggi a Expo. "L’intensità di buona parte dei conflitti intra-statali combattuti a diverse latitudini del pianeta sta infatti aumentando di livello, con un significativo coinvolgimento della popolazione civile e un crescente ricorso all’impiego di tattiche tipiche dell’azione terroristica". Caritas stima che le vittime di attacchi terroristici jihadisti siano quintuplicate negli ultimi quindici anni, concentrandosi per il 95% per cento in paesi non Ocse (ovvero in via di sviluppo). In particolare in Iraq, Siria, Afghanistan, Pakistan e Nigeria, coinvolgendo sempre di più scuole e università, giovani studenti, civili inermi e innocenti.

Africa e Asia sono i continenti maggiormente instabili a livello globale. "In essi la mancanza di cibo e le guerre si intersecano in un mix letale, con l’inevitabile riflesso migratorio su scala planetaria", denuncia il Rapporto, che si pone due interrogativi di fondo: in che misura la guerra può essere determinata da fattori legati alla produzione, distribuzione e consumo del bene alimentare e che tipo di conseguenze sono prodotte dai conflitti in riferimento alla malnutrizione e alla cattiva distribuzione delle risorse alimentari. Il Rapporto contiene anche due rilevazioni sul campo.

sabato 12 settembre 2015 Convegno: in nome del popolo avvelenato




















martedì 15 settembre 2015

Il sindacalista viene reintegrato dal giudice, “Sea lo riassume ma non lo fa entrare in aeroporto”

Salvatore Ferla era stato licenziato nell'inverno scorso. Il giudice ha ritenuto provato l'episodio in sala mensa, ma eccessivo il licenziamento: Sea l'ha riassunto ma non lo fa rientrare al lavoro, in attesa del ricorso di "secondo grado".

Nel luglio scorso il giudice del lavoro di Milano ha disposto il reintegro di Ferla, accertando sì il fatto contestato, ma giudicando sproporzionata la sanzione inflitta al lavoratore aeroportuale.L’episodio avvenuto in sala mensa viene giudicato credibile dal giudice, che ha stabilito che Ferla “abbia effettivamente paragonato le dipendenti della Società Serist a ‘puttane’ incapaci di alzare la testa nei confronti dei loro protettori”. Ma pur rilevando anche “intemperanze verbali” in altri casi, il giudice del lavoro ha ricordato che secondo il contratto di lavoro la sanzione prevista – trattandosi di sole parole, che non nascondevano reati più gravi – non prevede il licenziamento.
Dunque: Ferla viene reintegrato al suo posto di lavoro. «Nonostante Ferla abbia fornito disponibilità immediata, oggi Sea non ha però ottemperato a quando stabilito dal giudice del lavoro» accusa AdL, per bocca di Carmelo Fotia. «Ha dichiarato infatti di sospenderlo con retribuzionem, in attesa della sentenza di secondo livello o – per meglio dire – del ricorso presentato contro la sentenza.

Aggiornamento della procedura on line per la presentazione telematica delle domande di congedo parentale

Si fa seguito ai messaggi n. 4576 del 6 luglio 2015 (“Congedo parentale. Elevazione 
dei limiti temporali di fruibilità del congedo parentale da 8 a 12 anni ed elevazione 
del limiti temporali di indennizzo a prescindere dalle condizioni di reddito da 
3 a 6 anni. Modalità di presentazione della domanda nel periodo transitorio”) 
e n. 4805 del 16 luglio 2015 (“Prolungamento del congedo parentale per figli con 
disabilità in situazione di gravità. Elevazione dei limiti temporali di fruibilità da 
8 a 12 anni. Modalità di presentazione della domanda nel periodo transitorio”).

Sono disponibili le procedure per la presentazione telematica delle domande di 
congedo parentale riferite ai periodi tra gli 8 ed i 12 anni di vita del bambino 
(oppure tra gli 8 ed i 12 anni dall’ingresso in famiglia del minore adottato o affidato).

Ferma restando la validità delle domande di congedo per i predetti periodi presentate
 in modalità cartacea sino al 13 settembre p.v., si comunica che a decorrere dal 
14 settembre 2015 potranno essere accettate solo le domande trasmesse in via telematica.

Non paga le tasse, Equitalia pignora la pensione della figlia disabile

Accade a Bergamo a una donna di 57 anni: non va bene il bar che gestisce dal 2008 e negli ultimi tre anni accumula un debito di 78 mila euro. “Pagavo le cambiali ma non le tasse, ho sbagliato. Ma non può pagare mia figlia: le hanno scippato tre mensilità, perché il conto è cointestato. Ma ora l'Inps verserà l'importo alla posta: quei soldi sono di Roberta”

10 settembre 2015
ROMA - “Equitalia sta scippando la pensione d'invalidità di mia figlia. Ma lei non deve pagare per le difficoltà della sua famiglia. E io sto facendo di tutto per fermare quest'ingiustizia”. Giovanna Fornoni, 57 anni, non ha avuto fortuna con il bar che ha preso in gestione nel 2008, nonostante l'esperienza non le manchi: per 15 anni ha gestito uno spazio ristoro in una scuola, poi il bar di un circolo Arci, finché ha deciso di acquistare questa nuova licenza, prendendo per la prima volta anche i tabacchi. Inizialmente è andata bene, poi è iniziata la discesa, inesorabile. “La crisi è un problema comune, mi sto accorgendo che tante attività, qui in città, dopo l'estate non hanno riaperto la saracinesche. E quando sono iniziate le difficoltà, ho fatto degli errori – ammette –. Per pagare le cambiali a chi mi aveva venduto l'attività, ho trascurato le tasse e in tre anni ho accumulato un debito di 78 mila euro. Ho la casa ipotecata ed Equitalia mi ha già pignorato il conto corrente personale e quello dell'attività, quest'ultimo peraltro in rosso di 5 mila euro. Ma poi ha messo le mani sulla pensione di mio figlia, prelevandomi tre mensilità consecutive. E non ho potuto né voluto tollerarlo: è un'ingiustizia, nonché un illecito. Ho scritto alla stampa per denunciare. Equitalia deve rispettare la legge, proprio come tutti noi. Per questo ho deciso di non firmare la rateizzazione del debito finché quei soldi non saranno restituiti a mia figlia”.