domenica 28 luglio 2013

SEA HANDLING STA MORENDO….. IN UN SILENZIO ASSORDANTE! 500 esuberi e nessuno ne parla…

Siamo giunti quasi ad agosto , in piena stagione estiva negli  aeroporti di malpensa e linate , e “stranamente”, come per incanto, tutte le forme di lotta sulla questione SEA handling sono scomparse...         Nulla di nulla….non se ne può nemmeno parlare!...come se il problema fosse passato…e invece non è cosi!
I sindacati cgil cisl uil e ugl stanno  tutti sugli attenti, agli ordini della dirigenza SEA  che gli chiede il silenzio estivo . La “strana alleanza” dei sindacati autonomi si è sciolta come neve al sole. Al primo ammiccamento della nuova proprietà, F2i, fatta alla Flai, quest’ultima  abbandona gli alleati.L’ USB, più che dimezzata dalla fuoriuscita delle sue rsu e dalle centinaia di iscritti, ma soprattutto dalla perdita del “suo” presidente Bonomi e il suo consulente da 80.000 mila euro annui, cerca nuovi approdi lasciando sola la Cub …. sedotta e abbandonata!
La nostra scelta, sin dall’inizio, è stata quella di appoggiare tutte le forme di lotta a favore dei lavoratori di SEA Handling, fatte da qualsiasi soggetto, senza fare matrimoni con sindacati, anche se alternativi, perché li riteniamo responsabili, come i confederali, della grave situazione attuale di SEA H..
Un’ eccezione è giusto farla  per la CUB che comunque, nonostante l’avessimo messa in guardia sulle reali intenzioni dei suoi alleati “il gatto e la volpe”, ha voluto scottarsi le dita………  avevamo ragione?????
Al di là dello spaccato di questa armata Brancaleone sindacale, la cosa più importante è che la situazione di SEA Handling è disperata.
A fine giugno le dichiarazioni del vice sindaco di Casorate Sempione Tiziano Marson, a fine del mandato di Presidenza del CUV Consorzio Urbanistico Volontario Malpensa , da anni impegnato a far sentire a più riprese la voce dei problemi dell’aeroporto “vuota il sacco” , a cominciare dai numeri dei possibili esuberi in SEA handling : «L’Unione europea è stata molto chiara: vuole che SeaH sparisca e che al suo posto arrivino altri soggetti a gestire il servizio»,    si legge nella relazione inviata agli altri sindaci Cuv:
«In pratica dei circa 2.400 lavoratori in forza a SeaH,  1.600 potrebbero essere riassorbiti nelle varie aziende subentranti, naturalmente con uno stipendio inferiore; 300 (fortunati) rientrerebbero in Sea; i rimanenti 500 licenziati. Come numeri assomiglia alla tv greca»
«Ma a Malpensa è successo l’inimmaginabile» afferma il documento: «E’ stata messa in discussione l’occupazione che, nelle promesse di Malpensa 2000, non doveva essere un problema».
A fronte di dichiarazioni venute da fonti istituzionali credibili e presenti nel vivo degli incontri sulla questione Sea H, c’è stato un voluto silenzio : i lavoratori devono tranquillizzarsi… il progetto dello spacchettamento di Sea h deve proseguire e la gestione della transizione deve essere portata avanti senza intoppi sociali.
Chiudiamo con un detto già scritto in un volantino della Cub ma che rende molto bene la situazione sopra descritta:

“Se prendete una rana e la buttate in una pentola bollente, la rana schizza fuori subito dalla pentola … Se invece la mettete in una pentola con acqua a temperatura ambiente ed accendete il fuoco sotto, piano piano, con l’aumento della temperatura, la rana si addormenta e finisce bollita….”

….meditate lavoratori che a breve si dovrà agire….



24 luglio 2013