lunedì 7 ottobre 2013

NON SI SALVA LA SEA SULLA PELLE DEI LAVORATORI

COMUNICATO SINDACALE

Dopo il silenzio estivo di tutti i sindacati, come sempre proni al volere aziendale, è arrivata la “bomba” del nuovo piano di risanamento aziendale  presentato  il giorno 27 settembre 2013 dal nuovo presidente SEA Modiano.
Risanamento che nasconde un boccone velenoso per i lavoratori

Di seguito  quello che dicono nei comunicati i sindacati :
1-      CESSAZIONE DI SEA HANDLING O COSTITUZIONE DI NUOVA SOCIETA’ “ITAL HANDLING”
Sempre controllata al 100% da SEA.
Queste sono le uniche alternative al pagamento della sanzione della  Commissione Europea.
Nuova società che dovrà necessariamente camminare da sola, quindi con autonoma sostenibilità economica.
Il ricollocamento dei lavoratori SEA H.  alla nuova società avverrà in” proporzione” ai contratti attualmente in capo a SEA Handling,  che Ital Handling riuscirà a riconquistare,  

2-      IL PERCORSO SARA’ AVVIATO  CON UN VERBALE D’ACCORDO CON LE OO.SS. CON IL QUALE SI  CERTIFICHERA’ IL PERCORSO DI GESTIONE,   E SARA’  ULTIMATO CON UNA NOTIFICA FINALE CON LA CERTIFICAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA SULLA SOSTENIBILITA’ ECONOMICA DELLA NUOVA AZIENDA.

3-      IMPEGNO DELLE OO.SS. DI UN PERCORSO CONDIVISO PER IL MANTENIMENTO DELL’ATTIVITA’ DI HANDLING NEL PERIMETRO AZIENDALE.


DI SEGUITO QUELLO CHE ANCORA NON VI HANNO DETTO:

1-     ESUBERI 
La costituzione della nuova società prevede che il numero di dipendenti della stessa , sia legata alla “riconquista“ dei contratti con i vettori, ovvero i lavoratori seguiranno il lavoro, tutti i contratti che non verranno acquisiti da Ital Handling  potrebbero essere acquisite da ATA e AVIAPARTNER od altri handlers, con la possibile applicazione della clausola  sociale per i lavoratori SEA, clausola  sociale che le aziende hanno sempre usato per produrre esuberi.
Secondo le stime fatte, per tutto il lavoro attuale di SEA H, c’è la possibilità, di ricollocare circa 1600 dipendenti.
Circa 300 saranno “ salvati”  in SEA SPA tra cui  i nuovi posti nelle GPG.
Gli altri 300/400 lavoratori che fine faranno?

2-     TAGLIO DEL COSTO DEL LAVORO  SU TUTTA LA POPOLAZIONE DEL GRUPPO SEA ( CIRCA 20%).
Ital Handling sarà più “snella” anche per il costo del lavoro , proprio per essere sostenibile economicamente e reggere i costi della concorrenza ed arrivare a livellarsi alle concorrenti  Aviapartner  e ATA..
In più la “cura da cavallo” verrà estesa in forma “solidaristica”  anche ai lavoratori di SEA SPA, secondo noi in modo strumentale
CHE FARE?
a)        CHI NON LOTTA …..HA GIA’ PERSO! 
La possibilità di cambiare o modificare il percorso  intrapreso  da Azienda e sindacati confederali dipende solo ed esclusivamente da noi lavoratori. Nulla è ancora stato deciso né tantomeno firmato…Vogliamo cominciare a far valere la nostra forza di lavoratori?
Il 18.10.2013 c’è uno sciopero di 24 ore del sindacalismo di base, quale migliore occasione?

b)       PUBBLICA DENUNCIA ATTRAVERSO TUTTE LE FORME DI COMUNICAZIONE DEL CASO SEA.  Stampa , presidi, media, gazebo informativi per spiegare a cittadini ed amministratori , come un’azienda che ogni anno distribuisce milioni di euro di dividendi ( quest’anno 37 mil  ! ) e permettersi stipendi dirigenziali da nababbi, possa arrivare a proporre soluzioni del genere.

c)        CHI HA SBAGLIATO DEVE PAGARE  
Ci troviamo nella paradossale situazione che chi ha firmato l’accordo del 2002 di divisione di Sea H. da Sea Spa oggi lo ritroviamo a gestire la questione di SEA Handling!?!...per essere chiari i firmatari s’intende anche quelli di parte sindacale…

d)       I VOSTRI ERRORI NOI NON LI PAGHIAMO 
SEA e sindacati dichiarano di voler proseguire sulla linea impostata dall’accordo di ristrutturazione aziendale del 2008 ( quella della “ sottrazione forzata” di 3 ROL per intenderci ) , dove si manifestava la volontà di far fare sacrifici a tutti i livelli…  TUTTE BALLE!  Sino ad oggi consulenze milionarie, presidenti stipendiati a centinaia di milioni, 87 nuove assunzioni in SEA SPA negli ultimi 2 anni , sprechi e decine di migliaia di ore di permessi sindacali alle Organizzazioni Sindacali e non solo confederali….perché cara dirigenza SEA non cominciamo a fare chiarezza su questi conti, che ora vengono scaricati sui lavoratori?

e)       DENUNCIA DI OGNI FORMA DI DISCRIMINAZIONE SUL LAVORO
Ci troviamo in ogni reparto ad avere lavoratori di serie A , con turni migliori , postazioni soft, centinaia di ore di straordinario, agevolazioni lavorative e… lavoratori di serie B , con turni disagiati e centrali, postazioni scomode e chiusura ad ogni richiesta…una divisione tra “yes man” e tutti gli altri…Solo denunciando agli enti competenti tali discriminazioni, tramite i nostri legali e smantellando questo “sistema” messo in piedi dalla direzione del personale , smantelliamo il terreno fertile che stanno preparando per far passare in un clima di paura i loro piani di risanamento.

Stiamo a guardare nel constatare che i privilegi di pochi , rimarranno sempre diritti inviolabili, mentre  i diritti dei lavoratori vengono visti come privilegi, e in quanto tali possono e devono essere eliminati, per garantire i loro?.
O lottare per il DIRITTO  nell’avere  confermato  anche un Contratto Aziendale,  che è stato costituito (così come previsto nei CCNL) per sopperire le differenze tra le diverse realtà lavorative presenti sui territori?

ORA TOCCA A TE DECIDERE DA QUALE PARTE STARE
PROTAGONISTA O SUCCUBE SPETTATORE? 
Malpensa,   3 ottobre ’13