martedì 3 marzo 2015

Disposizioni attuative dell’Accordo Nazionale sul progetto di telelavoro domiciliare.

Istituto Nazionale della Previdenza Sociale

Roma, 27/02/2015
Circolare n. 52

1.   Premessa

Come noto, in applicazione di quanto disposto dall’art. 34, comma 2, lettere a) e b) del
CCNL 14/02/2001 (cd. code contrattuali), in data 15 Ottobre 2014 è stato sottoscritto
 l’Accordo Nazionale di telelavoro domiciliare e progetto sperimentale di telelavoro 
satellitare (di seguito Accordo).

Il predetto Accordo si costituisce di due specifiche sezioni, la prima intitolata al telelavoro
 domiciliare e la seconda al telelavoro satellitare.

Per quanto riguarda il telelavoro domiciliare, l’accordo in parola, visti gli esiti
positivi dell’esperienza maturata negli anni, rinnova ed estende i contenuti del
precedente Accordo sottoscritto il 14 dicembre 2007.
In particolare, l’Accordo rende definitivo il ricorso al telelavoro domiciliare quale forma
di flessibilità della prestazione lavorativa, ed estende la possibilità di attivare progetti
 di telelavoro alle Direzioni Regionali e alla Direzione Generale.

Per quanto concerne, invece, il telelavoro satellitare, la sua introduzione in via sperimentale
 è funzionale ad una gestione più flessibile del personale. Ciò al duplice scopo di reinternalizzare
– ove possibile – attività istituzionali che oggi vengono svolte da personale esterno all’Istituto
 e di  colmare vuoti creati dall’impossibilità di sostituire – causa il blocco del turn-over -
le professionalità in uscita. 

Anche in questo caso l’Accordo è improntato al principio del decentramento e dell’autonomia
 del territorio conferendo ai Direttori Regionali ed ai Direttori Centrali l’attivazione dei progetti
sperimentali.

Pertanto, allo scopo di consentire l’adozione e/o il consolidamento dei percorsi di telelavoro,
 si forniscono di seguito specifiche istruzioni operative.