giovedì 28 aprile 2016

28 Aprile 2016 Giornata mondiale dei morti sul lavoro e per l’amianto

Inail: “Nel 2015 vittime in aumento”
L'anno scorso le persone che hanno perso la vita facendo il proprio mestiere sono state 1.172, +16,15 per cento rispetto al periodo gennaio-dicembre 2014, a cui si sommano i 184 infortuni fatali che si sono verificati in Italia dall’inizio dell’anno, registrati dall’osservatorio indipendente di Bologna del metalmeccanico in pensione Carlo Soricelli…

E’ un elenco lungo pagine e pagine, e forse non basterebbe una giornata intera per scorrerlo tutto. Perché ogni anno, raccontano i dati, le statistiche, e i bilanci stilati da osservatori, sindacati e associazioni, il numero dei morti sul lavoro e delle vittime dell’amianto aumenta. Il 28 aprile, giornata mondiale dedicata al ricordo di chi ha perso la vita in un incidente fatale mentre svolgeva la propria professione, e di chi, invece, si è ammalato ed è morto a causa della “fibra killer”, “è un’occasione per ricordarli tutti”, spiegaGiuseppe Manfredi, presidente dell’Afeva, l’Associazione familiari vittime dell’amianto. “E per riflettere, e capire come intervenire per arginare un fenomeno che ogni mese, ogni settimana, ogni giorno paghiamo a un caro prezzo”.


Secondo i dati dell’Inail, solo nel 2015 i morti sul lavoro sono stati 1.172, +16,15 per cento rispetto al periodo gennaio-dicembre 2014, a cui si sommano i 184 infortuni fatali che si sono verificati in Italia dall’inizio dell’anno, registrati dall’osservatorio indipendente di Bologna del metalmeccanico in pensione Carlo Soricelli. Per quanto riguarda l’amianto, poi, il bilancio è ancora più alto: 100.000 vittime in tutto il mondo e 6.000 in Italia ogni anno, fra tumori polmonari, malattie correlate e mesoteliomi.