giovedì 16 novembre 2017

Tari «gonfiata» per box e cantine: i Comuni aprono sui rimborsi

I sindaci aprono la porta ai rimborsi della tariffa rifiuti moltiplicata in modo illegittimo su box e cantine. Ma chiedono in manovra una regola che permetta di finanziarli con fondi di bilancio, per evitare di dover presentare conguagli ai contribuenti non colpiti dal problema. Eventuali aumenti della Tari per finanziare gli indennizzi, spiega del resto il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta, «sarebbero illogici e sbagliati».
L’ostacolo da superare, non piccolo, è il principio chiave della Tari, perché il suo conto è misurato sull’esigenza di coprire i costi del servizio indicati nel piano economico-finanziario dell’azienda di igiene urbana. Non un euro di più, insomma, e non un euro di meno:con la conseguenza che in teoria i soldi da restituire ai contribuenti vittime di conteggi sbagliati andrebbero chiesti a tutti gli altri.