lunedì 19 febbraio 2018

“L’Ondoli non vive di promesse, dopo il voto vogliamo i fatti”

Grande partecipazione alla manifestazione per evitare la chiusura dell'ospedale. Doridoni (Amor): «Stiamo chiedendo alla politica di tenere vivo l'ospedale, è un intero territorio che lo chiede»
Sono accorsi in tanti al capezzale dell’ospedale di Angera. Il popolo dell’Ondoli ha risposto alla chiamata dell’associazione Amor e del comitato spontaneo permanente per il Carlo Ondoli nonostante il freddo intenso di una domenica di febbraio. Un popolo trasversale composto da gente comune, madri, padri, nonni, medici, infermieri, sindaci – ce n’erano almeno cinque in prima fila (Angera, Sesto Calende, Ranco, Mercallo, Ispra) – il consigliere regionale dei 5 Stelle Paola Macchi e tante associazioni, tra cui il corpo musicale angerese “S. Cecilia”, la pro loco di Ranco, la casa delle donne di Gallarate,  i rappresentanti di medicina democratica, la comunità pastorale, la rete per il diritto alla salute di Milano e Lombardia e il comitato “no” all’ospedale unico di Gallarate. Il presidio davanti all’ospedale si è poi trasformato in un corteo che è sfilato fino all’approdo sul lungolago.