venerdì 26 aprile 2019

Il nuovo TTIP parte con l’ok dell’Italia — Stop TTIP Italia

Ieri, 15 aprile, tutti i governi dell’Unione – eccetto la Francia, contraria, e il Belgio, astenuto –​ hanno dato il via libera​ ai mandati chiesti dalla Commissione europea per negoziare un nuovo accordo transatlantico di liberalizzazione del commercio con gli Stati Uniti.
Una nuova versione del TTIP, anche se a Bruxelles ci tengono a non usare acronimi diventati “piuttosto tossici”,​ come ha avuto a dire​ la Commissaria al commercio Cecilia Malmstrom. La quale ha però dichiarato che sarà fatto “tutto il possibile” per raggiungere un accordo con gli Stati Uniti​ entro il primo novembre 2019, prima della “scadenza” della Commissione Junker.
L’Europa si trova così a negoziare “con la pistola alla tempia”, cioè sotto il ricatto dei dazi che Trump ha utilizzato negli ultimi mesi per piegare le resistenze nei confronti di​ un accordo pericoloso per i nostri diritti e l’ambiente. Gli Stati Uniti, infatti, non hanno mai nascosto di voler​ mettere sul tavolo delle trattative settori come la chimica e l’agricoltura: le imprese multinazionali e i loro rappresentanti al Congresso, infatti, chiedono da sempre​ regole meno stringenti e più economiche per penetrare nel mercato europeo all’insaputa dei consumatori e dei cittadini. Bruxelles dal canto suo ha negato recisamente che questo accordo metterà a repentaglio la sicurezza alimentare o la salute umana. Ma chiaramente sulla Commissione europea pesano gli stessi, trasversali e transnazionali interessi industriali. Infatti…