giovedì 12 giugno 2014

Affaire Sea, le ragioni del no

Sempre secondo questo accordo, i lavoratori che passeranno a Airport Handling s.r.l. non manterranno i diritti acquisiti presso Sea Handling s.p.a., ma con il passaggio nella nuova società saranno costretti a rinunciare a circa 1.700 euro all’anno. Tutto questo avviene con l’accordo di tutti i sindacati, ad eccezione di ADL e CUB, ed in aperta violazione con quanto statuito dall’art. 2112 c.c. e dalla clausola sociale prevista dal ccnl Assaeroporti.
Sea Handling s.p.a. è oggi costretta a chiudere per l’incapacità del managment che in questi anni si è avvicendato nel governo della società, a cui si aggiungono evidenti responsabilità del Comune di Milano e della Provincia di Milano che sono stati e sono tutt’ora (per quel che riguarda il Comune di Milano) gli azionisti di maggioranza del gruppo Sea.
Sono, infatti, le autorità pubbliche (Comune di Milano) a nominare i membri del cda di SEA ed è lo stesso consiglio di amministrazione a scegliere i nomi degli amministratori di SEA Handling da sottoporre all’approvazione dell’assemblea. Se la multa della Commissione era evitabile, altrettanto evitabile è ciò che sta avvenendo in questi giorni con l’appoggio dei sindacati.