domenica 15 marzo 2015

Malpensa, sindacalista licenziato da Sea: “Discriminato per le mie denunce”

Salvatore Ferla, 49 anni, è stato lasciato a casa dalla società pubblico-privata che gestisce lo scalo adducendo la "giusta causa": avrebbe “arrecato disturbo all’attività" dell'azienda che si occupa della ristorazione e ai suoi dipendenti. Lui ritiene di essere stato allontanato per le battaglie su appalti e consulenze sospetti e assunzioni facili
Prima le lotte sindacali per i lavoratori di Malpensa, seguite in alcuni casi da esposti e denunce. Ora l’ultima battaglia. Da portare avanti per se stesso. Perché Salvatore Ferla, 49 anni, cofondatore del sindacato di base Adl Varese e addetto alla sicurezza della società aeroportuale Sea, è stato licenziato in tronco. Alla base della decisione dell’azienda misto pubblico-privata, che come soci ha il comune di Milano al 55% e il fondo F2i al 44%, è stato un episodio avvenuto il mese scorso nella mensa del Terminal 1. Qui, secondo il sindacalista, erano al lavoro persone in ruoli non conformi alle loro qualifiche e mancava un cuoco in cucina. La cosa è stata sottolineata da Ferla, eletto in passato rappresentante sindacale per l’Usb, da cui poi è nato Adl Varese. Ne è nata una discussione, finché sono state tirate in ballo “le puttane in Svizzera” e il loro “magnaccia”.