lunedì 11 maggio 2015

Expo, niente intesa su lavoro interinale. Sindacati: ‘Da Manpower contratti pirata’

Saltano le trattative per l’accordo sul lavoro interinale a Expo 2015. Dopo un giorno di riflessione, i sindacati hanno sciolto le riserve e non hanno voluto siglare il documento sul tavolo di Assolavoro, l’associazione nazionale delle agenzie per il lavoro. A bloccare il negoziato, la questione dei cosiddetti “contratti pirata“: Cgil, Cisl e Uil accusano Manpower Solutions, la società del gruppo Manpower specializzata nell’outsourcing (fornitura ad aziende terze) di personale, di avere utilizzato contratti capestro nei confronti dei dipendenti. L’ipotesi di accordo sul tavolo, sostengono i sindacati, non sanava le irregolarità precedenti al 1 maggio. E per questo, finché non sarà superata l’impasse, non firmeranno il testo. “Abbiamo un giudizio positivo sull’ipotesi di accordo che si era prefigurata – precisa Stefano Franzoni di Uil Progetto Expo – ma è difficile chiudere gli occhi e fare finta che non ci sia un pregresso”. E se la Cisl parla di “trattative sospese, ma non di rottura del tavolo”, la Cgil è più dura: Antonio Lareno, responsabile per Expo, spiega che firmare quell’accordo sarebbe stato “solo un atto di facciata che avrebbe permesso alle agenzie interinali di darsi una verniciata”.