venerdì 29 settembre 2017

Guida ai nuovi benefici previdenziali riconosciuti dal 2017 in favore dei lavoratori che hanno prestato attività lavorativa durante la minore età.

Lavoratori Precoci
il Dizionario di Pensioni Oggi
I lavoratori precoci sono coloro che hanno iniziato a lavorare prima della maggiore età, arrivando a maturare una contribuzione particolarmente elevata cioè pari o superiore a 40 anni di contributi ad un'età anagrafica relativamente bassa, spesso intorno ai 60 anni. L'introduzione della Riforma Fornero il 1° gennaio 2012 nell'abolire la pensione di anzianità, e della relativa possibilità di pensionarsi con i vecchi 40 anni di contributi, non ha previsto particolari benefici previdenziali per questi lavoratori che, pertanto, al pari di tutti gli altri, hanno potuto pensionarsi esclusivamente al perfezionamento di 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi le donne) con la nuova pensione anticipata introdotta dal 2012 in sostituzione della vecchia anzianità.

La richiesta di un abbassamento del suddetto requisito è risultata, pertanto, una delle principali rivendicazioni della parte sindacale all'indomani dell'approvazione della Legge Fornero. Basti pensare che sin dal 2013 il disegno di legge Damiano sui pensionamenti flessibili (Pdl 857) ipotizzava la rientroduzione di un tetto massimo a 41 anni di contributi per tutti, uomini e donne. Dopo oltre quattro anni di discussione l'articolo 1, co. 199 della legge di Bilancio per il 2017 ha finalmente riconosciuto la bontà di un simile intervento in favore almeno di quelle categorie di lavoratori che si trovano in condizione di particolare disagio lavorativo e/o economico.