martedì 24 aprile 2018

“Non abbiamo lottato per una sala parto insicura”

Le mamme dell’Ondoli denunciano una situazione insostenibile: “Hanno smantellato un’eccellenza. Che fine hanno fatto fondi e promesse?”
«Non è questo il punto nascite per cui abbiamo lottato, non abbiamo mai chiesto l’apertura di una sala parto insicura e turni massacranti per il personale».  A denunciare una situazione ormai insostenibile, a distanza di oltre un anno dalla battaglia che le ha viste scendere più volte in piazza insieme a centinaia di cittadini del Basso Verbano per la riapertura del reparto di ostetricia, sono  le mamme dell’associaizone Amor.
Che cosa è accaduto nel frattempo è proprio quello che si scongiurava: mancanza di personale, specialisti “in fuga” e turni insostenibili tanto da spingere alcuni medici a gettare la spugna chiedendo una nuova chiusura.
«Ci hanno riaperto il Punto nascite, ma lo stanno gestendo su un binario morto, volutamente – dichiara Alessandra Doridoni, portavoce dell’associazione – non era questo che abbiamo chiesto.