venerdì 13 luglio 2018

Trenord, si va verso il divorzio tra Regione e Trenitalia

Nella serata l'ad di FS Mazzoncini e il presidente Fontana si sono trovati d'accordo: «superare gli attuali assetti gestionali del servizio». Già si parla di come si divideranno le linee

«Un clima di fattiva collaborazione». Ma alla fine l’incontro tra i vertici di FS e il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, si è chiuso con una presa d’atto: l’intenzione di «superare gli attuali assetti gestionali del servizio ferroviario regionale ora in capo a Trenord».
È l’ultimo capitolo della guerra sotterranea per il controllo del trasporto regionale, oggi tutto in mano a Trenord. Il punto di partenza è laperfetta parità di quote tra Fnm (e dunque Regione Lombardia) e Trenitalia, nel controllo della società: perfetta la parità societaria, imperfetta nei fatti, perché soprattutto dal Gruppo FS è stata contestata – negli ultimi anni – come un problema che blocca la società.
Nell’ultimo anno Fs ha alzato il tiro: ha fatto proposte di acquisizione di un 1%, ha promesso nuovi treni in caso prenda il controllo della società, avrebbe anche rallentato il rinnovo di una parte del materiale più vecchio impegnato sulle linee secondarie (come la Gallarate-Luino, per fare un esempio di conseguenze di cui abbiamo parlato di recente).
Fino all’ipotesi della rottura, che ora si fa concreta. “In pratica si va verso una gestione separata del servizio di trasporto ferroviario regionale“, ha riconosciuto ieri il comunicato invitato da Regione Lombardia.

Quindi: divorzio.