- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -
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lunedì 8 luglio 2013

DITTA MARIO CROSTA DI BUSTO ARSIZIO DA UNA GLORIOSA AZIENDA.... …. AD UN PICCOLO GARAGE

Siamo all’epilogo finale di una gestione fallimentare che ha portato una azienda famosa in tutta Italia per la qualità del prodotto e delle macchine fatte fino sull’orlo del baratro.

Nonostante tutto quello che è successo, secondo noi, è ancora possibile salvare il salvabile e quello che resta dell’occupazione se solo se ne avesse la voglia e l’intenzione.

La Proprietà non si fa vedere da tempo e non riceve nessuno, i lavoratori sono allo sbando, in cassa integrazione o lasciati soli a cavarsela per terminare le ultime commesse da chiudere con una certa urgenza.

Le continue richieste di incontro sindacale non hanno ottenuto risposta, nemmeno il presidio fatto davanti al cancello da quasi tutti i dipendenti ha scosso le anime dei “padroni”, nessuno si abbassa ad ascoltare i lavoratori.

Qualche giorno fa la direzione della M. Crosta ha dichiarato l’intenzione di “licenziare” 18 lavoratori su 34 dipendenti, sembrerebbe che l’azienda non abbia più attività e non riesca più a fare lavorare le maestranze ma invece non è così: mentre ci sono lavoratori in cassa integrazione che rischiano di perdere il posto di lavoro, in azienda sono presenti operai in pensione che lavorano e recentemente sono apparsi anche dei lavoratori esterni (ditte artigiane) per montare le macchine a marchio Crosta, Queste ingiustizie devono terminare e tutti i lavoratori devono rimpadronirsi dei propri diritti.

Se c’è lavoro devono rientrare i lavoratori in cassa integrazione!!!!

Gli operai sono anche disposti a fare sacrifici, come stanno peraltro già facendo da 4 anni, ma solo se c’è una prospettiva di rilancio e un dialogo franco con la proprietà.

Ad oggi i dipendenti si sentono solo presi in giro perché stanno diventando il “capro espiatorio” di una incapacità manageriale che non sta consentito alla ditta Mario Crosta di superare la crisi.

I 18 licenziamenti che l’azienda si appresta a mettere in atto tra qualche mese, trasformeranno cosi un’azienda gloriosa in un piccolo garage.


I lavoratori sono pronti al dialogo ma se questi atteggiamenti non finiranno faranno tutto il possibile per mantenere in piedi la ditta e salvare tutti i posti di lavoro.

venerdì 21 giugno 2013

La “Mario Crosta” dimezza i dipendenti: “I lavoratori pagano gli errori dell’azienda”

BUSTO ARSIZIO - Lavoratori della “Mario Crosta” in agitazione.
L’azienda di finissaggio e nobilitazione tessile si appresta a licenziare 18 dipendenti su 34. Protestano i sindacati, che giovedì pomeriggio hanno organizzato un presidio in corso Sempione, davanti ai cancelli della storica ditta, fondata nel lontano 1925.
“Licenziare in questo modo 18 persone è una scelta sbagliata – sostiene Marco Galli (Adl) – Alcuni lavoratori sono vicini alla pensione, ed è possibilie trovare una soluzione diversa. La mobilità volontaria non è da escludere, ma si parla di 5 o 6 mila euro, una cifra che non permette certo di vivere, soprattutto in virtù dell’attuale mercato del lavoro. Bisogna arrivare almeno a 15-20 mila euro. E per chi resta, chiediamo un contratto di solidarietà di un anno che potrà poi essere prorogato, garantendo continuità all’attività dell’impresa”.
“Dimezzare i dipendenti significa mettere una lapide sull’azienda – aggiunge Pagani – Il presidio di oggi è un primo segnale che speriamo possa raggiungere chi di dovere”. Ma sindacati e lavoratori non sono intenzionati a fermarsi qui: “Se ci metteranno con le spalle al muro, siamo pronti a bloccare la fabbrica”, avverte Marco Galli.

martedì 18 giugno 2013

PRESIDIO ALLA CROSTA DI BUSTO CONTRO 18 LICENZIAMENTI

ADL Varese,
organizza un presidio davanti alla ditta Mario Crosta di Busto Arsizio in corso Sempione 67
per protestare contro l’intenzione aziendale di licenziare 18 lavoratori su 34 dipendenti.

PRESIDIO 
GIOVEDI 20 GIUGNO 2013
DALLE ORE 14.00
DITTA CROSTA
IN CORSO SEMPIONE 67
BUSTO ARSIZIO 

 L’azienda è in stato di crisi che dura ormai da 5 anni e sta utilizzando la cassa integrazione a 0 ore per 18 dipendenti, a quanto risulta la cassa integrazione non è stata fatta a rotazione ma Sono stati sempre gli stessi 18 che ora l’azienda intende licenziare.

Le nostre proposte di utilizzare i contratti di solidarietà o altri strumenti finalizzati a impedire il licenziamento dei lavoratori, viene rigettato categoricamente dalla ditta che non ne vuole più sapere nulla di questi 18 operai.

Noi non abbiamo la bacchetta magica ma pensiamo che vanno tentate tutte le strade per salvare queste 18 famiglie che hanno già avuto la sfortuna di finire in cassa integrazione a 0 ore senza la necessaria rotazione tra tutti i dipendenti.

Chi riesce a venire al presidio darà forza ai lavoratori che ora tentano il tutto per tutto.

Il presidio inizia alle ore 14,00 davanti alla ditta sul Sempione a Busto Arsizio.


18 giugno  2013