- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -
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mercoledì 21 dicembre 2016

Il giudice reintegra l’addetta alle pulizie in Agusta: IL LICENZIAMENTO E’ UNA SANZIONE TROPPO SEVERA

La pellegrini la aveva licenziata a febbraio perché non aveva caricato il sapone
BENTORNATA!!!!
Rientra in azienda, poco prima di Natale, l’addetta alle pulizie della Pellegrini che opera presso l’appalto in Agusta, ora Leonardo Elicotteri, che, per futili motivi,  era stata licenziata verso la fine di febbraio 2016 liberandosi così di una lavoratrice “scomoda” che faceva il proprio lavoro senza abbassare mai la testa.

La mattina del 29 settembre 2016 i legali rappresentanti della Pellegrini si sono recati presso il tribunale del lavoro di Milano perché chiamati in causa dalla lavoratrice, rappresentata dal legale di ADL, per l’annullamento del licenziamento e la reintegra nel posto di lavoro.
Il giudice del lavoro, dopo aver letto la pratica, ha chiesto alla Pellegrini se rispondeva al vero che avesse licenziato un’operaia per quei futili motivi e il legale della Pellegrini ha confermato quanto asserito dal giudice. Di seguito il giudice ha proposto un accordo conciliativo chiedendo alla Pellegrini di trasformare il licenziamento in una sospensione di 3 giorni, la Pellegrini ha però rifiutato la proposta conciliativa e ha confermato il licenziamento. Di conseguenza, Il giudice, dopo aver fatto alcune domande di rito alla lavoratrice, ha terminato l’udienza sostenendo che avrebbe preso una decisione sulla questione nei tempi previsti per legge. La mattina seguente è arrivata la sentenza che dichiarava l’illegittimità del licenziamento intimato alla ricorrente e ordinava alla PELLEGRINI SPA la reintegra della lavoratrice nel posto di lavoro, imponeva anche al pagamento di tutti gli stipendi arretrati dalla data del licenziamento e di tutte le spettanze (contributi previdenziali ecc..) e ordinava alla Pellegrini il pagamento delle spese processuali, legali, ecc.

Come ADL non possiamo che essere contenti di questa sentenza in primis perché la lavoratrice, con una famiglia da mantenere, ha di nuovo un lavoro e uno stipendio; ma siamo contenti  perché una volta di più si dimostra che i lavoratori hanno ancora dei diritti e che, anche se non è facile, li devono difendere a tutti i costi.

Invece è davanti agli occhi di tutti che chi ha diretto con caparbietà questa operazione ha fallito nel suo intento e che, per colpa sua, la Pellegrini ne esce con “le ossa rotte” e una pessima figura nei confronti di Finmeccanica che, suo malgrado, si trova coinvolta in questa faccenda.

Chiediamo alla Pellegrini di destinare ad “altre attività” chi ha preso queste decisioni e ha fatto spendere alcune decine di migliaia di euro senza risolvere alcun problema ma, anzi, ha reso più difficile una situazione già critica come sono gli appalti in Agusta.

A tutti è chiaro, in un periodo così critico, che dopo le decisioni che arrivano dalla direzione Finmeccanica/Leonardo di tutto c'è bisogno tranne che di incapaci che sperperano soldi dell'azienda e distruggono l'armonia fra le maestranze.

P.S. ci permettiamo di informare la Pellegrini che il Jobs Act vale anche per i dirigenti: che una volta tanto provassero anche loro a passare un Santo Natale disoccupati e con prospettive “nere”.                                                                                      


20 dicembre 2016

martedì 23 febbraio 2016

Finmeccanica: Dal primo Gennaio linea dura contro gli esterni AGUSTA LICENZIA OPERAIA DELLE PULIZIE

Licenziata perché si dimentica di caricare il sapone 

Un anno fa Moretti ha ridiscusso l’appalto delle pulizie in Agusta imponendo un taglio del 30% sul costo dell’appalto, la direzione della Pellegrini, che gestisce l’appalto, dopo uno sciopero deciso degli operai, taglia i tempi di lavoro riducendo la qualità del servizio e obbligando il personale ad utilizzare le competenze a rotazione (ferie, rol ecc..) per ridurre il numero degli operai per ogni turno di lavoro. Ma dal primo gennaio Finmeccanica decide di fare un altro giro di vite ed impone delle regole ferree sulla qualità del servizio, cosa quasi impossibile da rispettare visto il taglio delle ore di lavoro. Un mese fa il solito solerte responsabile Agusta, decide di inviare alla direzione Pellegrini e di FGS (Azienda che gestisce l’appalto per conto di Finmeccanica) delle foto con un caricatore di Sapone completamente vuoto, la Lavoratrice si giustifica dicendo che ce ne erano altri due pieni e che non aveva sapone perché era finito, d'altronde si è sempre fatto così,    Sembra una banalità e invece viene licenziata.

Non è possibile fare finta di niente, la responsabilità è da attribuirsi al solito scendiletto Agusta che non si rende nemmeno conto delle conseguenze del suo agire, senza parlare del dirigente che segue l’appalto per conto di Agusta, non si capisce da dove saltano fuori questi fenomeni capaci solo di fare provvedimenti e di licenziare. Se lasciamo correre senza reagire, Agusta e Finmeccanica avranno la strada libera per licenziare chiunque.         Oggi è toccato a lei, ma domani toccherà a …….

per questi motivi ADL dichiara

SCIOPERO
per tutti gli operatori delle pulizie
della Pellegrini c/o Agusta di C. Costa
il giorno
mercoledì 24 febbraio 2016
INTERA GIORNATA DI LAVORO


C. Costa 23 febbraio 2016

venerdì 17 luglio 2015

PELLEGRINI PULIZIE Agusta: MA GLI SPOGLIATOI SONO IN REGOLA?

chiederemo all’ASL di verificare i 2 spogliatoi

D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81
TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO

1.11. Locali di riposo e refezione

1.12. Spogliatoi e armadi per il vestiario

1.12.1. Locali appositamente destinati a spogliatoi devono essere messi a disposizione dei lavoratori quando questi devono indossare indumenti di lavoro specifici e quando per ragioni di salute o di decenza non si può loro chiedere di cambiarsi in altri locali.
1.12.2. Gli spogliatoi devono essere distinti fra i due sessi e convenientemente arredati. Nelle aziende che occupano fino a cinque dipendenti lo spogliatoio può essere unico per entrambi i sessi; in tal caso i locali a ciò adibiti sono utilizzati dal personale dei due sessi, secondo opportuni turni prestabiliti e concordati nell’ambito dell’orario di lavoro.
1.12.3. I locali destinati a spogliatoio devono avere una capacità sufficiente, essere possibilmente vicini ai locali di lavoro aerati, illuminati, ben difesi dalle intemperie, riscaldati durante la stagione fredda e muniti di sedili.
1.12.4. Gli spogliatoi devono essere dotati di attrezzature che consentono a ciascun lavoratore di chiudere a chiave i propri indumenti durante il tempo di lavoro.
1.12.5. Qualora i lavoratori svolgano attività insudicianti, polverose, con sviluppo di fumi o vapori contenenti in sospensione sostanze untuose od incrostanti, nonché in quelle dove si usano sostanze venefiche, corrosive od infettanti o comunque pericolose, gli armadi per gli indumenti da lavoro devono essere separati da quelli per gli indumenti privati.

1.13.2. Docce

1.13.2.1. Docce sufficienti ed appropriate devono essere messe a disposizione dei lavoratori quando il tipo di attività o la salubrità lo esigono.
1.13.2.2. Devono essere previsti locali per docce separati per uomini e donne o un’utilizzazione separata degli stessi. Le docce e gli spogliatoi devono comunque facilmente comunicare tra loro.
1.13.2.3. I locali delle docce devono essere riscaldati nella stagione fredda ed avere dimensioni sufficienti per permettere a ciascun lavoratore di rivestirsi senza impacci e in condizioni appropriate di igiene.
1.13.2.4. Le docce devono essere dotate di acqua corrente calda e fredda e di mezzi detergenti e per asciugarsi.

1.13.3. Gabinetti e lavabi

1.13.3.1. I lavoratori devono disporre, in prossimità dei loro posti di lavoro, dei locali di riposo, degli spogliatoi e delle docce, di gabinetti e di lavabi con acqua corrente calda, se necessario, e dotati di mezzi detergenti e per asciugarsi.


C. Costa 15 Luglio 2015

domenica 12 luglio 2015

PELLEGRINI PULIZIE Agusta: DIRITTI E DOVERI

Caro Direttore, si ricorda quella canzone che diceva:
“non c’è più morale, anche gli Operai vogliono i figli dottori”

CCNL PULIZIA E SERVIZI INTEGRATI / MULTISERVIZI

Articolo 36 - DIRITTO ALLO STUDIO
Stante il mutato quadro normativo in materia di formazione professionale e continua, i lavoratori assunti a tempo indeterminato e non in prova, che, al fine di migliorare la propria istruzione e preparazione e le proprie capacità e conoscenze professionali anche in relazione all’attività dell’impresa, risultano iscritti e frequentanti corsi regolari di studio in scuole di istruzione primaria, secondaria o di qualificazione professionale, statali, parificate, o legalmente riconosciute e comunque abilitate al rilascio di titoli di studio legali hanno diritto, con le precisazioni indicate ai commi successivi, di usufruire di permessi retribuiti a carico di un monte ore triennale messo a disposizione di tutti i dipendenti. Le parti si impegnano a monitorare la corretta applicazione del diritto previsto dal presente articolo. Le ore di permesso da utilizzare nell’arco del triennio sono usufruibili anche in un solo anno. All’inizio di ogni triennio verrà determinato il monte ore a disposizione dei lavoratori per l’esercizio del diritto allo studio, moltiplicando ore 10 annue per tre e per il numero totale dei dipendenti occupati nell’impresa o nell’unità produttiva in quella data, salvo conguagli successivi in relazione alle variazioni del numero dei dipendenti. I lavoratori che contemporaneamente potranno assentarsi dall’impresa o dall’unità produttiva per l’esercizio del diritto allo studio non dovranno superare il 2% del totale della forza occupata; dovrà essere comunque garantito in ogni reparto lo svolgimento dell’attività produttiva, mediante accordi con le rappresentanze sindacali aziendali, ovvero con la r.s.u. I permessi retribuiti potranno essere richiesti per un massimo di 150 ore pro capite per triennio, utilizzabili anche in un solo anno, sempre che il corso al quale il lavoratore interessato intende partecipare si svolga per un numero di ore doppio di quelle richieste come permesso retribuito. A tale fine il lavoratore interessato dovrà presentare domanda scritta all’impresa nei termini e con le modalità che saranno concordate a livello aziendale. Tali termini, di norma, non saranno inferiori al trimestre. Qualora il numero dei richiedenti comporti il superamento di 1/3 del monte ore triennale e determini l’insorgere di situazioni contrastanti con le condizioni di cui al comma 5, la Direzione e le rappresentanze sindacali aziendali, ovvero la r.s.u., stabiliranno, tenendo presenti le istanze espresse dai lavoratori in ordine alla frequenza dei corsi, i criteri obiettivi per l’identificazione dei beneficiari dei permessi, fermo restando quanto previsto al comma 4, quali età, anzianità di servizio, caratteristiche dei corsi di studio, ecc.. Saranno ammessi ai corsi coloro che siano in possesso dei necessari requisiti e sempre che ricorrano le condizioni oggettive indicate ai commi precedenti. I lavoratori dovranno fornire all’impresa un certificato di iscrizione al corso e successivamente certificati di frequenza con l’indicazione delle ore relative. Eventuali divergenze circa l’osservanza delle condizioni specificate dal presente articolo saranno oggetto di esame congiunto tra la Direzione e le rappresentanze sindacali aziendali, ovvero la r.s.u.. Le imprese erogheranno, durante la frequenza dei corsi, acconti mensili conguagliabili alle ore di permesso usufruito, fermo restando che il presupposto per il pagamento di dette ore, nei limiti e alle condizioni indicate al comma 4, è costituito dalla regolare frequenza dell’intero corso.

Articolo 37 - PERMESSI A LAVORATORI STUDENTI
I lavoratori studenti, iscritti e frequentanti corsi regolari di studio di scuole di istruzione primaria, secondaria e di qualificazione professionale, statali, parificate o legalmente riconosciute, o comunque abilitate al rilascio di titoli di studio legali, hanno diritto a permessi retribuiti nella misura di: - 2 giorni per ciascun esame universitario; - 5 giorni per il conseguimento del diploma di licenza elementare; - 8 giorni per il conseguimento del diploma di licenza media inferiore; - 10 giorni per il conseguimento del diploma di licenza media superiore.

C. Costa, 7 Luglio 2015

venerdì 3 luglio 2015

PELLEGRINI PULIZIE AGUSTA: ALCUNI CHIARIMENTI

Caro Direttore lei fa troppe cose e non si concentra come dovrebbe

CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO PER IL PERSONALE DIPENDENTE DA IMPRESE ESERCENTI SERVIZI DI PULIZIA E SERVIZI INTEGRATI / MULTISERVIZI

Articolo 24 - INDENNITA' VARIE

INDENNITA' RIMOZIONE SCORIE E POLVERINO ALTOFORNI:
Ai lavoratori addetti alla pulizia per la rimozione delle scorie e del polverino degli alti forni, l’impresa corrisponderà un’indennità di € 0,05 per ogni ora di lavoro.
INDENNITA' PULIZIA REPARTI LAVORAZIONI INDUSTRIALI
Ai lavoratori addetti alla pulizia dei soli reparti industriali destinati alle lavorazioni, l’impresa corrisponderà un’indennità di € 0,036 per ogni ora di lavoro. Queste due ultime indennità sono da considerarsi come elemento utile ai fini del calcolo dell'indennità sostitutiva del preavviso, del trattamento di fine rapporto, del trattamento di festività e di ferie nonché della 13° mensilità e della 14° mensilità.
INDENNITA' PULIZIA AMBIENTI RADIOATTIVI
Al personale professionalmente esposto ai pericoli di radiazioni (Alfa - Beta - Gamma - Raggi X) sarà corrisposta un’indennità di € 0,12 per ogni ora di lavoro prestata in specifiche zone controllate (Reattori nucleari in funzione - trattamento radio - elementi, radioisotopi).
Detta indennità è da considerarsi come elemento utile ai fini del calcolo del trattamento di festività, ferie, anzianità, 13° mensilità e 14° mensilità e indennità sostitutiva del preavviso.
INDENNITA' PER LAVORI NEL SOTTOSUOLO
Ai lavoratori che effettuano prestazioni in cunicoli, canali, gallerie, locali sotterranei non ventilati, sarà corrisposta un’indennità di € 0,03 per ogni ora di lavoro, non cumulabile con altre analoghe indennità.

Articolo 26 - INDUMENTI DI LAVORO E DIVISA

Indumenti di lavoro:
Le imprese forniranno ogni anno gratuitamente a tutto il personale operaio 2 tute o 2 camiciotti e 2 pantaloni o 2 indumenti equivalenti. L’impresa concorderà in sede aziendale con la r.s.u., ovvero, ove ancora non costituita, con le r.s.a., l’eventuale fornitura di ulteriori indumenti in relazione al grado di rischio per la salute e l’incolumità del lavoratore nelle prestazioni richieste. L’impresa terrà in dotazione impermeabili con relativo copricapo, a disposizione di quei lavoratori che siano costretti a svolgere la loro attività sotto la pioggia. I lavoratori sono tenuti a curare la buona conservazione degli indumenti loro affidati e durante il servizio, indossare la tenuta fornitagli.
Divisa:
Qualora l’attività prestata preveda la fornitura di una divisa, indispensabile per lo svolgimento del servizio, questa sarà fornita dall’impresa compatibilmente con l’usura e comunque con cadenza biennale. Il lavoratore è tenuto in ogni caso di cessazione del rapporto di lavoro alla restituzione della divisa; in caso contrario, il costo della divisa sarà computato come onere a carico del lavoratore. Si applicano le vigenti normative in materia di sicurezza del lavoro.


C. Costa, 29 Giugno 2015

giovedì 11 settembre 2014

PELLEGRINI PULIZIE: OPERAIE CONTROLLATE A VISTA

PELLEGRINI PULIZIE: NON C‘E’ LIMITE AL PEGGIO
OPERAIE CONTROLLATE A VISTA
 E si “dimenticano” di pagare i sabati lavorati

Non sono ancora finiti i problemi degli operatori della Pellegrini che gestiscono l’appalto delle pulizie all’interno di Agusta di C. Costa, dopo lo scampato pericolo del taglio delle ore del 2013 e i numerosi provvedimenti disciplinari che sono piovuti sulle teste degli operai e delle operaie per i motivi più disparati e insignificanti, con sanzioni fino a due giorni di lavoro di sospensione, adesso le operaie vengono controllate “a vista” dalle responsabili che le seguono passo-passo controllando, minuto per minuto, tutto quello che fanno e contestando  qualsiasi cosa gli viene in mente, il più delle volte senza motivo.

MA non è finita qui, da oltre due mesi la direzione aziendale non retribuisce i sabati lavorati dalle operaie e, a fronte delle proteste dei lavoratori/trici, la Pellegrini si scusa dicendo che si sono “dimenticati” di pagare i sabati. Certo che con gli stipendi da favola che prendono gli operai/ie, non ci sembra proprio corretto non riconoscere puntualmente la retribuzione per i sabati lavorati, eppure c’è qualcuno che crede alle favole e cerca di convincere tutti/e che è stata solo una dimenticanza.

Infine c’è la vicenda della rinegoziazione dell’appalto delle pulizie fatta direttamente da Finmeccanica che, a parità di costo, impone una migliore qualità del servizio con altre aree da pulire e rendendo strutturali alcuni servizi che prima erano a chiamata. In sintesi, c’è stato un significativo aumento del lavoro sia in termini qualitativi che quantitativi senza che vi sia stato un adeguato aumento economico: con gli stessi operai si dovrà soddisfare le nuove richieste di Finmeccanica. Quanti sabati si “dimenticheranno” ancora di pagare???

Nel frattempo abbiamo già inoltrato alla Pellegrini una formale richiesta per avere degli spogliatoio “umani” e non degli sgabuzzini male odoranti, con dei sacchetti di plastica al posto degli armadietti e con le operaie costrette a cambiarsi nei vari reparti nascondendosi dietro gli armadi. Stiamo avviando le richieste legali di risarcimento dei danni per le decine di provvedimenti disciplinari ingiustamente inflitti ai lavoratori/trici, abbiamo già inviato all’ASL alcuni esposti per il mancato rispetto della legge 81/2008 sulla prevenzione infortuni ed è solo l’inizio.     


Se non abbiamo risposte da parte della direzione aziendale (come avvenuto fino ad ora), ci vedremo costretti ad avviare le pratiche legali e ad inoltrare sia all’ASL che alla direzione Agusta le formali richieste per il rigoroso rispetto della legge, del contratto nazionale, per la prevenzione infortuni ecc.. Noi ci aspettiamo che la Pellegrini prenda atto che, volente o nolente, molti operai/ie si stanno iscrivendo al nostro sindacato e noi non siamo abituati a fare passi indietro di fronte ai soprusi e al non rispetto delle leggi e dei contratti.