- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

lunedì 14 settembre 2015

Malpensa, il giudice lo reintegra ma Sea lascia a casa il sindacalista licenziato

A subire la decisione dei vertici aziendali è Salvatore Ferla, addetto alla sicurezza e sindacalista dell’Adl Varese. Nonostante la decisione del tribunale, si è visto recapitare una lettera in cui la società che gestisce gli aeroporti lo ha posto momentaneamente in aspettativa, con normale decorrenza della retribuzione.

Nonostante la decisione del tribunale, Ferla si è visto recapitare una lettera in cui Sea lo informava che paga e contributi avrebbero ricominciato a essereversati, ma “stante la pendenza del giudizio di opposizione alla suddetta ordinanza, e la brevità del rito, lei è posto momentaneamente in aspettativa, con normale decorrenza della retribuzione, fino all’esito del giudizio”. Al momento nessuna possibilità di tornare al lavoro, dunque. Una decisione contestata dall’Adl Varese, protagonista in passato di alcune battaglie come quella sui compensi d’oro ai manager Sea: “L’eventuale pendenza del giudizio di opposizione – ritiene il sindacato – non autorizza l’azienda a collocare in maniera unilaterale il dipendente in aspettativa e a violare l’ordine del giudice che ha disposto il reintegro”. Sea viene così accusata di dare “l’impressione di voler continuare a ostacolare l’attività sindacale del lavoratore e del sindacato di cui fa parte”.

Ferla era stato licenziato a marzo dopo una discussione con il responsabile di un’azienda che ha in appalto il servizio mensa, dove sarebbero state al lavoro persone in ruoli non conformi alle loro qualifiche. Solo che nel confronto verbale erano saltati fuori paragoni con le condizioni delle “puttane in Svizzera”. Per Sea un’offesa verso altri lavoratori da punire con il licenziamento. Di qui il ricorso di Ferla al tribunale del Lavoro di Milano, che a luglio ha annullato il licenziamento e ha condannato Sea, oltre al pagamento di stipendi e contributi passati, anche al reintegro di Ferla. Il giudice infatti, pur riconoscendo che “pare potersi concludere che effettivamente il ricorrente abbia paragonato le dipendenti della società Serist a ‘puttane’ incapaci di alzare la testa nei confronti dei loro protettori”, ha ritenuto il licenziamento un atto eccessivo. E, sulla base delle regole della contrattazione collettiva, ha rilevato un “difetto di proporzionalità della sanzione rispetto al fatto da punire”.
ilfattoquotidiano.it

ASSEMBLEA NAZIONALE CoNUP - ROMA Mercoledì 9 SETTEMBRE 2015
















PRESIDIO ESODATI 15 SETTEMBRE al MEF + CoNUP

 saremo in molte centinaia al MEF

Mancano ormai poche ore alla Manifestazione del 15/9 sotto alla sede del Mef,
 iniziano a vedersi sui vari gruppi facebook
striscioni e magliette con le richieste tipiche di ogni categoria che vi presenzierà. 
   Bella la coesione che si respira, tutti pronti ? 
SALVAGUARDATO o NO 
DEVI ESSERE:martedì 15 settembre ore 9,00
a Roma in via XX settembre 97
al Ministero delle Economia e Finanze. MEF
DAI FORZA ALLA PROTESTA DEGLI ESODATI!

un bella notizia e una buona opportunità per gli esodati 
la sera del 15.9  da ore 21 a ore 24  saremo in TV  a  Ballarò  RAI 3  
proprio davanti al MEF.  .   Abbiamo bisogno di tanti Romani e dintorni 
con cartelli e striscioni e di chiunque può fermarsi a Roma per dormire 
1 notte  e ripartire col treno .

Chi viene   mi scriva una mail di conferma   o  ce lo dice domani  a ROMA
  al PRESIDIO al MEF  dalle 9 alle 13

alle 10 30  avremo un incontro  con On.  Baretta  al MEF  in delegazione di 16 esodati 
 + opzione donna e altre tipologie
alle 13  avremo un incontro con la presidenza della commissione lavoro della camera 
+  capigruppo di ogni partito in delegazione di 9 esodati e opzione donna
In mattinata al MEF saranno con  noi    vari parlamentari   a cui potrete chiedere   
info  e  emendamenti
la sera del 15.9  da ore 21 a ore 24  saremo in TV  a  Ballarò  RAI 3  proprio
 davanti al MEF
vi voglio vedere in tanti 

Domenica giornata di lotta contro la Varesina Bis

La manifestazione del "Comitato No Varesina Bis" della protesta in programma per domenica 20 settembre a cui aderiscono diverse associazioni tra Uboldo e Cislago-

Una giornata di lotta contro la Varesina bis e l’opera “madre” Pedemontana. È questa la manifestazione della protesta in programma per domenica 20 settembre a cui aderiscono diverse associazioni tra Uboldo e Cislago.
Il “Comitato no varesina bis” invita tutti i comitati, realtà territoriali, singoli soggetti per un incontro pubblico al fine di discutere su come proseguire e sviluppare nuove iniziative di lotta contro la realizzazione della Pedemontana.
«Ricordiamo che ad oggi è stata realizzata solo una piccola parte dell’opera – spiegano dal Comitato -, mancano gran parte dell’arteria principale e delle sue opere connesse (tangenziali, tangenzialine, Varesina bis e altre starde che tutte insieme fanno un ulteriore consumo di suolo e sfacelo ambientale di altre decine di km)».

domenica 13 settembre 2015

Lunedi conferenza stampa: mancato reintegro del dirigente sindacale di ADL Varese Ferla Salvatore


in Italia 20% ricchi detiene 61,6% ricchezza Paese

Crisi: in Europa 342 Paperoni hanno patrimonio da 1.340 mld.

In Europa ci sono 342 miliardari (con un patrimonio totale di circa 1.340 miliardi di euro) e 123 milioni di persone - quasi un quarto della popolazione - a rischio povertà o esclusione sociale. In Italia il 20% degli italiani più ricchi detiene il 61,6% della ricchezza nazionale netta, mentre il 20% degli italiani più poveri ne detiene appena lo 0,4%. E' questa la fotografia impietosa scattata dal nuovo rapporto sulla diseguaglianza diffuso oggi da Oxfam "Un'Europa per tutti, non per pochi".

Marcia degli scalzi, dal Lido di Venezia a Napoli: in migliaia nelle strade senza scarpe in solidarietà con i migranti

Settantuno le città che hanno aderito all'appello di artisti e intellettuali.


A Venezia hanno sfilato in migliaia sul tappeto rosso,
a Mantova hanno aderito  anche gli scrittori del festival
della Letteratura.
Una marcia di migliaia di persone “a piedi scalzi” dal tappeto rosso
 del Lido di Venezia, a Trento, fino a Napoli passando per Roma e per il 
festival della letteratura di Mantova. Sono state 71 le città che hanno 
accolto l’appello di intellettuali e artisti per sfilare senza scarpe in segno 
di solidarietà ai migranti in fuga dai loro Paesi. L’Italia è scesa nelle strade
 e nelle piazze in contemporanea in varie città italiane per dire no “ai muri
 della “Fortezza Europa” e chiedere la certezza di corridoi umanitari sicuri
 per vittime di guerre, catastrofi e dittature; accoglienza degna e rispettosa 
per tutti; chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e 
detenzione dei migranti; la creazione di un vero sistema unico di asilo
 in Europa, superando il regolamento di Dublino.

venerdì 11 settembre 2015


In nome del popolo avvelenato

Incontro di cittadini e militanti sociali e ambientalisti che lottano per la salute, la vita, la giustizia , promosso da Forum Diritti Lavoro e Centro Sociale 28Maggio

Centro Sociale 28 Maggio 
via Europa 59 Rovato, Brescia

Sabato 12 settembre ore 10.00 - 16.00 

Ore10 30  inizio incontro 
saluti  di Beppe Corioni CS28Maggio 
Carlo Guglielmi Forum Diritti Lavoro,
 presentazione di  Giorgio Cremaschi FDL

Ore11 00 
relazione di Marino Ruzzenenti : Brescia avvelenata

Ore11 45 altre relazioni:
               Sergio Bonetto : Il processo Eternit
               Fulvia Gravame: Ilva e Taranto
               Riccardo Antonini : la strage di Viareggio
               Paolo Fierro : La Terra dei Fuochi
               Elena Casagrande : Fiumicino
               Fulvio Aurora : Sesto S.Giovanni Milano

Ore13 30 pausa buffet

Ore14 00 Confronto tra esperienze di lotta e dibattito generale. 
Coordina Franco Russo FDL
Interventi di:
               Nicoletta  Dosio NoTav
               Dafne Anastasi. No Muos
               Fabrizio Tomaselli USB
               Sergio Bellavita OpposizioneCgil
               Militanti di movimenti sociali e ambientalisti

Ore16 30 Conclusioni



giovedì 10 settembre 2015

“Il caporalato? Ha un ruolo preciso: far risparmiare le aziende”

“Finalmente il Governo ha preso coscienza del fenomeno del caporalato ma aspettiamo di vedere cosa farà in concreto”, Antonello Mangano,fondatore della casa editriceTerre libere, conosce bene la realtà dello sfruttamento lavorativo dei braccianti e per questo sa che fare le leggi non basta se poi non vengono applicate. “I provvedimenti ci sono ma restano sulla carta. La proposta del ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina di confiscare i beni alle aziende coinvolte nel caporalato è un passo in avanti ma bisogna capire fino a che punto verrà estesa la responsabilità solidale dell’azienda: se quest’ultima compra arance raccolte da braccianti sottopagati, anch’essa beneficia in maniera indiretta del lavoro dei caporali”. Tra due settimane il Governo ha promesso di mettere a punto un piano d’azione organico contro questo fenomeno.
Nel rapporto #FilieraSporca. Gli invisibili dell’arancia e lo sfruttamento in agricoltura nell’anno di Expo”, realizzato dalle associazioni “daSud”, “Terra! Onlus”, “Terrelibere.org”, si ricostruisce un modello produttivo in cui si inseriscono gli interessi della criminalità organizzata: “Pensare che il caporalato sia fuori da ogni contesto economico non ha senso. I caporali esistono perché svolgono un ruolo preciso: organizzano la forza lavoro in maniera rapida e permettono alle aziende di risparmiare. Occorre colpire lo strapotere delle imprese. A pagare il prezzo più alto sono i braccianti che lavorano in condizioni disumane”, continua Mangano. Guadagnano solo 20-25 euro al giorno e questo nonostante i contratti provinciali stabiliscano un salario di 52 euro. “Arrestando qualche caporale non si risolve il problema. La strada più efficace è quella di risalire il vertice della filiera ma finora non è stato fatto per il timore di perdere posti di lavoro. Se si continua in questo modo però tutto il settore dell’agroalimentare andrà presto in crisi: nella mancanza di controlli e nella cancellazione dei diritti c’è sempre chi si arricchisce sulla pelle dei più deboli”.

Il governo stoppa lo spegnimento di Accam

BUSTO ARSIZIO – Niente decommissioning, ossia niente spegnimento degli inceneritori. Questa l’indicazione arrivata dalla riunione tecnica sul famigerato articolo 35 del decreto Sblocca Italia, tenutasi mercoledì a Roma alla presenza del ministro Gian Luca Galletti. Doccia ghiacciata per i tanti comitati del territorio (preoccupati per la classificazione nella categoria R1 della struttura di Borsano)  che il giorno precedente avevano incontrato l’assessore regionale all’Ambiente Claudia Terzi che, peraltro, aveva condiviso la posizione delle associazioni.
Esclusa dunque la possibilità di chiudere gli impianti della rete nazionale degli inceneritori, Accam compreso.
 
Il governo ha anzi confermato la volontà di procedere con la realizzazione di nuovi dodici impianti per sopperire ai fabbisogni interni delle altre Regioni. Questo provvedimento non riguarda direttamente la Lombardia. Il decreto, però, prevede che le Regioni possano bruciare anche i rifiuti solidi urbani provenienti da fuori, portando gli impianti esistenti alla massima capacità di incenerimento.
Ed è questo a preoccupare gli ambientalisti ma anche la stessa Terzi, che parla di decisione di un “governo centralista”.
“Il decreto – osserva l’esponente della giunta lombarda – si configura come un  piano, ma se non dovesse essere sottoposto a Vas (la valutazione ambientale strategica) si aprirebbe la possibilità per le Regioni, e non solo, di impugnarlo e renderlo inefficace. Il mio consiglio è che il governo apra a una consultazione pubblica, allungando così i tempi”.  

Apre sabato il “market solidale” per le famiglie in difficoltà

Un convegno e un concerto per il taglio del nastro del nuovissimo Market Solidale, la struttura voluta dall’amministrazione comunale edestinata alle famiglie in difficoltà. L’inaugurazione è prevista per sabato 12 settembre alle 10 nella sede nel negozio in via Isonzo, 3. Saranno presenti le autorità cittadine, a partire dal sindaco Laura Cavalotti con il vicesindaco Luigi Luce, che ha proposto il progetto, e altri assessori. Presenti anche Le Alcli, i rappresentati della nuova associazione “La casa della città solidale” e i volontari che gestiranno il servizio.
Si tratta un piccolo supermercato di generi alimentari destinato alle famiglie particolarmente colpite dalla crisi economica. In poche parole, nei locali di via Isonzo sarà realizzato questo market, a cui vi potranno accedere famiglie selezionate dai servizi sociali, dalla Caritas o dalla struttura parrocchiale San Vincenzo; nuclei famigliari che rientrano in determinati parametri e che potranno prendere degli alimenti a titolo gratuito. Generi alimentari di ogni tipo e che, qui arriva il contributo della città, chiunque potrà donare alla struttura: dalle associazioni ai privati cittadini. Il tutto creerà così una donazione solidale permanente contro la crisi.

trovato al lavoro un bimbo di 8 anni

Estate di controlli per gli uomini della Guardia di Finanza in provincia di Varese. Setacciate in particolare le attività “stagionali”, in particolare quelle che si occupano di somministrazione di alimenti e bevande, anche in forma itinerante, la gestione di aziende turistiche/strutture ricettive (affittacamere, alberghi, case e appartamenti per vacanze, bed & breakfast, imprese che gestiscono aree attrezzate per il campeggio, ecc), attività di intrattenimento e i servizi connessi (ormeggiatori, noleggiatori di barche ecc.).
varesenews.it