- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

giovedì 26 marzo 2020

ONORI al personale sanitario dell'ospedale di busto Arsizio


LEONARDO versus COVID-19 “L'ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto, e un Dio che è morto”

LEONARDO versus COVID-19
“L'ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto,
e un Dio che è morto” Francesco Guccini
Mentre l’Italia è sotto attacco del più minuscolo dei nemici, come fossimo noi l’alieno che vuole
distruggere la terra; mentre il miglior servizio sanitario del mondo è allo stremo per i troppi malati
che arrivano contemporaneamente (mancano i posti letto per le terapie intensive, mancano i medici e
gli infermieri), ci si accorge all’improvviso che i continui tagli (e la continua privatizzazione), hanno
messo in ginocchio quello che era un vanto nazionale. Di fronte a questa situazione, nonostante i
numerosi inviti a tutti di stare a casa, noi dobbiamo continuare a produrre?
Il profitto prima di tutto, d'altronde fino a qualche anno fa si diceva che i piloti collaudatori non
arrivavano mai alla pensione, e non certo per mancanza di requisiti. È ancora nella nostra memoria il
dramma dei nostri colleghi deceduti durante un volo sperimentale del 609 e, dopo aver rinunciato a
lanciarsi per portare la macchina oltre il centro abitato, abbiamo udito il caro A.D. di allora dire, alla
veglia funebre davanti a moglie e figli degli "eroi", che avevano accettato il rischio di morire .... (In
nome del profitto), e se una azienda è disposta a sacrificare i suoi uomini migliori, figuriamoci se non
lo può fare con il resto delle maestranze.
Siamo tutti preoccupati per l'arrivo dell'industria 4.0 ma in Leonardo gli automi ci sono da decenni, e
sono i nostri cari dirigenti che eseguono il loro compito con una precisione sovrumana, ma appena
gli si chiede una piccola modifica, la risposta è sempre la stessa: dovremmo sostituire le posate in
mensa con quelle usa e getta? “non siamo programmati per eseguire il comando”; dovremmo
mettere il disinfettante in mensa: “non siamo programmati per eseguire il comando”; dovremmo
misurare la temperatura ai lavoratori: “non siamo programmati per eseguire il comando”; con queste
scuse, siamo andati avanti un mese, ritardando le prime misure “di buon senso” per il contenimento
del virus, dato che avevamo comunque l’ordine di rimanere aperti. Poi, il 14 marzo, arriva il nuovo
INPUT (DPCM), allora tutti i “robot” si attivano (industri 4.0) per eseguire alla lettera il programma:
disinfettante, misura temperatura, mascherine ecc. per poi vantarsi pure, durante la riunione di
verifica dell’applicazione del DPCM, di fare il massimo possibile per tutelare la salute dei lavoratori,
non prima però di aver mandato a casa in smart-working (i migliori) e aver lasciato in fabbrica solo
i "sacrificabili", encomiabile sensibilità che varrà, di certo postuma, anche per loro una medaglia....
Non potevano nemmeno immaginare che un'azienda statalizzata potesse avere il governo contro,
infatti Leonardo è una azienda strategica per il Paese, e per questo motivo deve rimare aperta; ma
non è molto chiaro per quale Paese sia ritenuta strategica, forse per i caccia venduti ad Israele?
Oppure per gli elicotteri d’attacco venduti alla Turchia? O per quelli venduti al Qatar? o agli USA?
ecc. Potremmo essere accusati di sputare nel piatto dove mangiamo, ma non è così: è vero però che
ci piacerebbe sputare… ma in faccia a chi è disposto a sacrificare anche un solo lavoratore in
nome del profitto…
Ma anche noi tutti abbiamo delle responsabilità; Si, noi metalmeccanici che, inconsapevolmente,
abbiamo contribuito a smantellare il SSN, con la sanità integrativa, tra le più importanti del mondo,
con oltre un milione di iscritti: quanti milioni di euro entrano ogni mese nelle casse di Metasalute?
Eppure nessuno si scandalizza? E poi, per non venire a prendere il virus in fabbrica e riportarlo a
casa, dobbiamo mangiarci tutti i nostri permessi? Le nostre ferie? Speriamo che questa incredibile
e drammatica vicenda ci sia di lezione per i prossimi rinnovi contrattuali…

25 marzo 2020

lunedì 2 marzo 2020

ADL COBAS - SIAL COBAS indicono per Martedì 3 marzo (ore 16.30) un presidio davanti alla Prefettura di Milano.

Mobilitiamoci per salvaguardare il diritto al reddito e alla tutela della salute di tutti i lavoratori e le lavoratrici
Le ordinanze restrittive emanate per fronteggiare la diffusione del Coronavirus rivelano uno stato di emergenza legato ad anni di liberalizzazioni selvagge dello stato sociale e di ristrutturazione del lavoro che si caratterizza per la totale assenza di tutele e stabilità.
Decenni di tagli alla spesa sociale non garantiscono la tenuta del servizio sanitario sempre più esternalizzato, appaltato e incapace di garantire i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici impiegate a salvaguardare un servizio essenziale per la collettività.
Ancora una volta ci si prepara ad abbattere i costi e i rischi di un sistema basato sulla messa a profitto delle nostre vite proprio sul corpo sociale più vulnerabile.
In questi giorni di epidemia di Covid 19 il costo sociale legato alle ordinanze sta colpendo i lavoratori e le lavoratrici legati a varie tipologie di lavoro subordinato e precario e, in particolar modo, i lavoratori e le lavoratrici delle cooperative in appalto, i lavoratori intermittenti del mondo dello spettacolo, i riders, gli educatori e le educatrici, le partite IVA, i lavoratori del turismo, delle piccole imprese, della sanità e della scuola.
Le lavoratrici della ristorazione scolastica, invece, sono costrette dalle cooperative a prendere ferie o a produrre certificati medici eludendo così all’ art.1256 del codice civile.
Contemporaneamente non si ottempera al D.Lgs. 09 aprile 2008 n.81 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro: i lavoratori del commercio, della grande distribuzione, le e gli addetti alla cura o a contatto con il pubblico non hanno ricevuto i dispositivi di protezione individuale.
Tali strumenti di prevenzione devono essere assicurati anche nei magazzini della logistica dove si movimenta e si consegnano merci e prodotti alimentari per diminuire il rischio del contagio tra i lavoratori e cittadini.
Certi che il diritto alla salute e alla continuità di reddito non siano merci barattabili e sacrificabili sull’altare dell’ennesima crisi pretendiamo dal governo regionale e nazionale
L’ emanazione di una nota in cui si invitano i lavoratori a non presentare nessuna giustificazione di richiesta di congedo o presentazione di certificati medici per i giorni in cui le autorità hanno predisposto la chiusura dei luoghi di lavoro.
Le regioni devono rivalutare l’adeguatezza dell’apertura dei centri diurni disabili.
L’ istituzione di un fondo per un Reddito di "Quarantena" che garantisca continuità salariale a chi è costretto allo stop dell’attività rivolto ai lavoratori e alle lavoratrici in partita Iva e, in generale, a tutte le categorie prive di tutela.
Per i lavoratori e le lavoratrici subordinati, il ripristino della Cassa Integrazione in Deroga per “evento imprevisto e imprevedibile” integrando all’80% il salario realmente percepito.
La sospensione del pagamento dell’IVA per le PartiteIVA e Pmi (Piccole e medie imprese).
La pianificazione di assunzioni straordinarie nel Servizio Sanitario Pubblico per colmare la già grave carenza di personale e per tutelare i lavoratori e le lavoratrici, garanti della tenuta del servizio pubblico, provati e privati dei tempi di riposo.
le rette degli asili non devono gravare sulle famiglie e l’ approvazione di contributo sociale straordinario per i servizi di cura dei bambini e degli anziani.
Il blocco della speculazione sui prezzi dei farmaci, dei prodotti disinfettanti e strumenti precauzionali.
Pertanto si richiede ai Prefetti di farsi garanti per l’apertura di tavoli di confronto con il Governo, l’INPS, i Governatori delle Regioni e le Organizzazioni Datoriali affinché vengano emanate direttive urgenti in questa direzione
Adesioni:
ADL COBAS - SIAL COBAS