- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -
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giovedì 26 luglio 2018

BUSTO ARSIZIO Educatrici contro il comune Art La Prealpina


BUSTO ARSIZIO Educatrici contro il comune, la battaglia legale sulle indennità continua

Uno a uno, palla al centro. Nel braccio di ferro tra comune e sindacato per quanto riguarda le indennità dei turni, al momento c’è un pareggio. Su due processi che sono arrivati a sentenza di primo grado, in un caso è stata data ragione a Palazzo Gilardoni e nell’altro al sindacato. Quindi «faremo appello e vediamo chi ha ragione», dicono sia il sindaco Emanuele Antonelli che Fausto Sartorato di ADL.
La vicenda riguarda il taglio delle indennità di turno che sono state cancellate dalle buste paga a partire dalla fine del 2016. Si parla di somme che vanno dai 100 ai 150 euro al mese per le quali è iniziata una battaglia con scioperi, proteste e presidi finita anche con una serie di ricorsi in Tribunale. E due di questi nei giorni scorsi sono arrivati ad una sentenza opposta: nel primo caso che riguardava un’educatrice di asilo nido il giudice ha dato ragione al comune, dividendo però le spese processuali, mentre nel secondo l’educatrice di scuola materna ha avuto pienamente ragione e le spese processuali sono state interamente addebitate al comune.

E si parla di cifre importanti. In questo secondo processo le indennità in discussione ammontano a circa 1.400 euro e le spese legali a 1.700. «Speriamo quindi che considerando le cifre in discussione e il fatto che la questione riguarda una cinquantina di lavoratori il comune decida di non sprecare altri soldi pubblici in battaglie legali» dice Sartorato, auspicando che «il rimborso avvenga per tutte le lavoratrici». Un auspicio che Palazzo Gilardoni respinge al mittente. «Due giudici dello stesso Tribunale hanno inteso la stessa vicenda in maniere opposte» commenta il sindaco Antonelli, secondo cui «è quindi inevitabile fare appello». E così se da un lato il sindacato annuncia che farà ricorso sulla prima sentenza dall’altro il comune lo farà sulla seconda. Il risultato dello scontro è quindi rimandato.

martedì 24 luglio 2018

IL SINDACATO ADL ESULTA PER LA SENTENZA “Il giudice dà ragione alle educatrici: hanno diritto all’indennità di turno”

Nuovo capitolo della vicenda relativa all’indennità di turno delle educatrici di asili nido e scuole materne, che lo scorso anno aveva visto le lavoratrici scioperare e protestare a più riprese davanti al municipio.
Oltre a manifestazioni e assemblee, due dipendenti – affiancate dal sindacato Adl – avevano presentato ricorso contro l’eliminazione dell’indennità da parte del Comune. E se nei mesi scorsi la prima delle due aveva ricevuto una sentenza “sfavorevole”, le cose sono andate diversamente per la collega.
Infatti, “il giudice del lavoro del tribiunale di Busto ha rigettato il ricorso del Comune, che dovrà risarcire la dipendente in questione e pagare le spese legali – annuncia Fausto Sartorato di Adl –. Questo è un passo avanti verso la vittoria finale, ossia il riconoscimento dell’indennità di turno a tutte le lavoratrici”.
“Sentenza netta” per Sartorato, “che dice chiaramente che alla dipendente spetta quanto richiesto. Stavolta non ci sono dubbi, tanto è vero che il Comune è stato anche condannato al pagamento delle spese legali”.
A questo punto, “alla luce di questo verdetto, faremo appello per la collega. Ora voglio vedere che cosa deciderà di fare il sindaco o l’amministrazione. Mi aspetto che adesso venga riconosciuto il dovuto a tutte le educatrici, che turnano a tutti gli effetti. Mi auguro che non si voglia portare avanti ulteriormente questa vertenza, col rischio che il Comune si ritrovi poi a dover pagare ulteriori spese legali. Auspico che prevalga il buonsenso: a settembre sediamoci intorno a un tavolo e ragioniamo insieme”.

giovedì 22 marzo 2018

Quattro assunzioni non sono la soluzione definitiva ART L Prealpina


“Ben vengano le assunzioni, ma i problemi rimangono”

Adl: “La questione del personale resta. I problemi non li abbiamo sollevati noi ma i dipendenti, a partire dalle educatrici”
Continua il botta e risposta tra l’amministrazione e il sindacato Adl. Quest’ultimo, tramite il delegato Fausto Sartorato, aveva criticatola politica relativa al personale del Comune, con particolare riferimento al settore educativo. Non si è poi fatta attendere lareplica decisa dell’assessore Alessandro Chiesa, che ha parlato di fake news, annunciando 25 nuove assunzioni, tra cui proprio quattro educatrici.
Ma Sartorato non ci sta: “Non era mia intenzione alimentare polemiche distruttive – precisa –. Ho semplicemente riportato ilgrido d’allarme di chi lavora negli asili nido tra mille difficoltà”.
E ancora: “Non voglio usare i numeri in maniera strumentale, ma a chi parla di 25 nuove assunzioni faccio notare che, escludendo i dirigenti, i dipendenti comunali sono 405. A Varese, città con meno abitanti di Busto, sono circa il doppio. Al di là delle evidenti carenze di organico, ricordo che fino a un paio di anni fa i lavoratori di Palazzo Gilardoni erano una trentina in più. Pertanto, ben vengano le assunzioni, ci mancherebbe altro, ma, considerando i tempi necessari perché vadano a regime e i nuovi pensionamenti, non si può certo affermare che il problema sia risolto”.informazioneonline.it>>>

In arrivo in Comune 25 nuovi dipendenti

Dopo le proteste del sindacato Adl, non tarda la replica dell’amministrazione. In arrivo, tra l’altro, quattro educatrici e tre vigili
L’assessore Alessandro Chiesa risponde al sindacato Adl che, attraverso Fausto Sartorato, aveva criticato la politica del personale dell’amministrazione e, in particolare, quella relativa al settore educativo.
L’esponente di giunta spiega in una nota diffusa da Palazzo Gilardoni che quest’anno verranno assunti 25 dipendenti, tra cui quattro educatrici e tre vigili.
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mercoledì 5 luglio 2017

Caso educatrici: mentre prima l’amministrazione ha chiarito che la parola del giudice sarebbe stata definitiva, ora fa dietro front e si parla di un’opposizione al decreto ingiuntivo.

Nessun titolone sui giornali questa volta, tutto passato sotto traccia, eppure giovedì scorso è accaduto qualcosa di molto importante. In fretta e furia è stato sottoscritto un accordo tra le dipendenti dei nidi e delle scuole dell’infanzia e l’amministrazione sul calendario scolastico. Sì, proprio quel calendario scolastico di cui si parla da sei-sette mesi e che, insieme alla questione dell’indennità, ha fatto scendere in piazza le educatrici più volte.
Quell’accordo che sembrava scritto già ad inizio giugno e che invece poi è saltato per poi essere “magicamente” siglato il 29 giugno.
La data non è casuale: il penultimo giorno utile prima dell’inizio del fatidico mese di luglio, che è il vero artefice dell’accordo.
Il no compatto delle educatrici a garantire il servizio nel mese di luglio a fronte della mancata sottoscrizione di un accordo soddisfacente e la paura dell’amministrazione di non sapere come garantire il servizio di apertura di nidi e scuole infanzia nel mese estivo hanno spinto a siglare un accordo recependo tutte le integrazioni richieste dalle educatrici, in primis quella di definire in maniera chiara cosa si intendesse con il termine “smart working”.

sabato 1 luglio 2017

accolto il ricorso per la concessione di decreto ingiuntivo presentato da una delle educatrici del Comune di Busto Arsizio per ottenere gli arretrati dell’indennità di turno Art La Prealpina


Indennità negate, il giudice del lavoro dà ragione alle educatrici

Il Giudice del Lavoro del Tribunale di Busto Arsizio, Franca Molinari, ha accolto il ricorso per la concessione di decreto ingiuntivo presentato da una delle educatrici del Comune di Busto Arsizio per ottenere gli arretrati dell’indennità di turno, abolita a giugno del 2016 dall’assessorato al Personale.
Nel provvedimento di ingiunzione il Comune di Busto Arsizio è chiamato a pagare immediatamente alla ricorrente la somma lorda di € 1.357,40 a titolo di indennità turno per il periodo giugno 2016 – febbraio 2017, oltre rivalutazione monetaria ed interessi legali.
Il primo ad esultare è Fausto Sartorato, sindacalista di Adl, da mesi in prima fila nella battaglia per la reintroduzione dell’indennità di turno per le 80 educatrici degli asili nido cittadini che si erano viste cambiare il contratto a settembre del 2016, con l’inizio del nuovo anno scolastico.
La decisione era stata sollecitata dall’ufficio Personale di Palazzo Gilardoni con l’obiettivo di parificare i contratti delle educatrici a quelli del personale comunale e di non incorrere nel rischio di una verifica della Corte dei Conti che avrebbe potuto addirittura chiedere la restituzione di cifre considerevoli alle dipendenti.
Anche l’Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) aveva dato ragione agli uffici del Comune, sostenendo che gli orari di lavoro delle educatrici non potevano essere equiparati a quelli di chi lavora su turni. Contro questa decisione le dipendenti dei nidi hanno anche effettuato alcune ore di sciopero.

Ora arriva una sentenza che dà loro ragione e che, quindi, ribalta tutto: «Ora chiediamo al sindaco di non rimangiarsi la parola data – commenta Sartorato – e cioè che l’indennità di turno venga ripristinata con la restituzione degli arretrati». Il sindaco Emanuele Antonelli ha fatto sapere che leggerà con calma il provvedimento prima di prendere qualsiasi decisione.

giovedì 29 giugno 2017

Asili Nido Ancora nel Caos ART LA Prealpina


Educatrici, non c’è l’accordo. Mese di luglio a rischio

Adl e Cgil attaccano il Comune con una dura nota stampa. “Fermo restando la singola scelta di ogni lavoratrice, non possiamo dare alcuna garanzia sul buon proseguimento delle trattative”
Il caso-educatrici è tutt’altro che chiuso. Se nei giorni scorsi l’intesa tra le insegnanti di asili nido e scuole materne e l’amministrazione comunale sembrava molto vicina, nelle ultime ore le parti sono tornate ad essere distanti.
Lo confermano i sindacati Adl e Cgil attraverso una nota stampa, che non è invece stata sottoscritta dall’altra sigla che compone le Rsu comunali, il Csa.
Al momento, quindi, non è per nulla certo che le educatrici garantiscano il servizio anche nel mese di luglio.
Questo il comunicato diffuso martedì pomeriggio:
Dopo un anno trascorso a chiedere il rispetto del calendario scolastico, a rivendicare gli accordi presi a inizio anno, a denunciare la modalità scorretta di “prelevare coattivamente” le ferie; l’amministrazione comunale si ricorda delle educatrici solo per quanto riguarda l’eventuale prosecuzione del calendario scolastico per il mese di luglio, applicando, tra le altre cose, il medesimo calendario scolastico che ha puntualmente disatteso e tentato di modificare per tutto l’anno, millantando un accordo che, di fatto, non c’è mai stato, mancando di coerenza e trasparenza.
Fermo restando la singola scelta di ogni educatrice, la quale può aderire o meno al progetto, le scriventi RSU non possono dare alcuna garanzia sul buon proseguimento delle trattative; ricordiamo che ad oggi nulla è stato firmato e quanto da noi proposto non ha avuto seguito.
Spiace affermare quanto sopra ma noi dobbiamo attenerci a quanto c’è di vero, troppo parole sono state sprecate e anchetroppe “cattiverie” nei confronti di lavoratrici che hanno sempre assicurato il servizio nonostante venissero loro negati diritti sacrosanti, con minacce velate di dover restituire l’indennità ricevuta negli anni precedenti. Non vi sono parole per esprimere il disappunto in tutta questa vicenda, bastava un po’ di buona volontà per risolvere i problemi, probabilmente tutto ciò ha poco interesse.
Ci scusiamo infine con l’utenza per il disagio che si verrà a creare ma non abbiamo altra scelta per poter tutelare i diritti conquistati con tanta fatica e cancellati in un batter d’occhio!
Da ultimo, vogliamo affermare la superficialità dell’amministrazione che, ancora una volta, ha disatteso gli impegni presi con il settore educativo.
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martedì 27 giugno 2017

Asili nido, il sindacato:”Le educatrici non hanno firmato accordi”

La risposta di Fausto Sartorato all'assessore Magugliani sulla vicenda delle educatrici degli asili nido: "Stiamo ancora aspettando risposte dall'amministrazione alle nostre richieste"

«Le educatrici non hanno firmato nessun accordo e non lo faranno fino a quando non otterranno le risposte alle richieste fatte nei giorni scorsi». È duro il tono di Fausto Sartorato, sindacalista di Adl,dopo che l’assessore all’Istruzione Paola Magugliani ha fatto trasparire la possibilità che si fosse in dirittura d’arrivo per l’ok all’accordo decentrato proposto dall’amministrazione alle lavoratrici degli asili nido comunali.
I sindacati criticano anche l’idea di sostituire l’indennità di turno con l’indennità di disagio «perchè verrebbe finanziato coi soldi del fondo di tutti i dipendenti» – commenta ancora Sartorato che cpnferma anche la volontà di ricorrere al giudice del lavoro per la vicenda del taglio dell’indennità di turno, punto cruciale di tutta la vertenza tra Comune ed educatrici.
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Le educatrici non hanno firmato accordi

I delegati RSU AdL e CGIL e le Segreterie Provinciali, sono a comunicare quanto segue: Dopo un anno trascorso a chiedere il rispetto del calendario scolastico, a rivendicare gli accordi presi all'inizio anno, a denunciare la modalità scorretta di “prelevare coattivamente” le ferie; l' amministrazione comunale si ricorda delle educatrici solo per quanto riguarda l'eventuale prosecuzione del calendario scolastico per il mese di luglio, applicando, tra le altre cose, il medesimo calendario scolastico che ha puntualmente disatteso e tentato di modificare per tutto l'anno, millantando un accordo che, di fatto, non c'è mai stato, mancando di coerenza e trasparenza. Fermo restando la singola scelta di ogni educatrice, la quale può aderire o meno al progetto, le scriventi RSU non possono dare alcuna garanzia sul buon proseguimento delle trattative; ricordiamo che ad oggi nulla è stato firmato e, quanto da noi proposto non ha avuto seguito. Spiace affermare quanto sopra ma noi dobbiamo attenerci a quanto c'è di vero, troppo parole sono state sprecate e anche troppe “cattiverie” nei confronti di lavoratrici che hanno sempre assicurato il servizio nonostante gli venivano negati diritti sacrosanti, con minacce velate di dover restituire l'indennità ricevuta negli anni precedenti. Non vi sono parole per esprimere il disappunto in tutta questa vicenda, bastava un po' di buona volontà per risolvere i problemi, probabilmente tutto ciò ha poco interesse. Ci scusiamo infine con l'utenza per il disagio che si verrà a  creare ma non abbiamo altra scelta per poter tutelare i diritti conquistati con tanta fatica e cancellati in un batter d'occhio! Da ultimo, vogliamo affermare la superficialità dell'amministrazione che, ancora una volta, ha disatteso gli impegni presi con il settore educativo.  

Busto Arsizio, 27 giugno 2017 

domenica 11 giugno 2017

Caso nidi, l’accordo è vicino: «Vittoria di educatrici e famiglie»

C’è voluto anche un “mail-storm” dei genitori dei bambini che frequentano gli asili nido e le scuole materne per ammorbidire le rigidità dell’amministrazione comunale sul caso-educatrici. Una tempesta di email e telefonate al sindaco e agli assessori alla partita, dopo la sospensione del pagamento delle rette, per fare pressing e convincerli a trovare una soluzione che eviti il rischio di arrivare a ridosso del mese di luglio senza un accordo per la gestione dei centri estivi, visto che le maestre, in lotta, potrebbero rifiutarsi di continuare a svolgere il servizio, e il timore dei genitori è che negli asili finiscano per lavorare educatrici ingaggiate dalle cooperative esterne, che per i bambini sono delle “perfette sconosciute” e non garantiscono la necessaria continuità didattica.
Le vie percorribili
Ora però, dopo l’incontro informale di lunedì tra l’amministrazione e le coordinatrici dei nidi e delle scuole dell’infanzia comunali, sul caso che tiene tutti sulle spine ormai da mesi sembra intravedersi uno spiraglio di “sereno”.
«Sì, siamo in dirittura d’arrivo per una soluzione positiva - ammette l’assessore all’educazione Paola Magugliani, che ha fatto staffetta con il collega delegato al personale Alessandro Chiesa - è stata una riunione serena e costruttiva, in cui abbiamo messo sul tavolo tutte le prospettive e le alternative percorribili, impegnandoci a trovare una soluzione nei limiti delle normative e dei contratti. Ribadendo che da parte nostra c’è il massimo rispetto e considerazione per il ruolo che svolgono le educatrici».
«La lotta paga sempre»

Educatrici, l’accordo sembra vicino

Lunedì le Rsu presenteranno in Comune un documento relativo alla gestione delle ferie e al mese di luglio. Ancora aperta il discorso sull’indennità di turno. 
SARTORATO: “LE BATTAGLIE PAGANO SEMPRE”
Dopo lo sciopero e le proteste, sembra vicino l’accordo tra le educatrici di asili nido e scuole materne e l’amministrazione comunale.
Almeno per quanto riguarda calendario scolastico e mese di luglio, mentre sulla cancellazione dell’indennità di turno la partita resta aperta.
Dopo l’incontro tra le coordinatrici, il sindaco Emauele Antonelli e l’assessore Paola Magugliani, lunedì le Rsu presenteranno in Comune un documento relativo proprio alla gestione delle ferie e al mese di luglio, in cui – salvo sorprese – il servizio continuerà a essere garantito con le consuete modalità.
“Per quanto riguarda la turnazione – spiega Fausto Sartorato del sindacato Adl – abbiamo fatto un decreto ingiuntivo e siamo in attesa della risposta del giudice del lavoro. Confido che le nostre due iscritte che hanno presentato l’istanza alla fine risultino avere ragione”.
In ogni caso, fa notare Sartorato, “la battaglia delle educatrici sta dando i suoi frutti, perché le lotte pagano sempre. Lo dico anche ad alcuni colleghi degli altri settori che hanno disertato l’ultima assemblea. Aspettiamo comunque che l’accordo con l’amministrazione venga messo nero su bianco. Ma senza dubbio la determinazione delle maestre nel far valere i propri diritti è servita, così come l’appoggio dell’opposizione e dei genitori, che conoscono la qualità delle persone a cui affidano tutti i giorni i loro figli”.
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