Il Giudice
del Lavoro del Tribunale di Busto Arsizio, Franca Molinari, ha
accolto il ricorso per la concessione di decreto ingiuntivo presentato da una
delle educatrici del Comune di Busto Arsizio per ottenere gli arretrati
dell’indennità di turno, abolita a giugno del 2016 dall’assessorato al
Personale.
Nel
provvedimento di ingiunzione il Comune di Busto Arsizio è chiamato a pagare
immediatamente alla ricorrente la somma lorda di € 1.357,40 a titolo di
indennità turno per il periodo giugno 2016 – febbraio 2017, oltre
rivalutazione monetaria ed interessi legali.
Il
primo ad esultare è Fausto Sartorato, sindacalista di Adl, da mesi
in prima fila nella battaglia per la reintroduzione dell’indennità di turno per
le 80 educatrici degli asili nido cittadini che si erano viste cambiare il
contratto a settembre del 2016, con l’inizio del nuovo anno
scolastico.
La decisione era stata sollecitata dall’ufficio Personale
di Palazzo Gilardoni con l’obiettivo di parificare i contratti
delle educatrici a quelli del personale comunale e di non incorrere nel rischio di una verifica della Corte dei
Conti che avrebbe potuto addirittura chiedere la restituzione di
cifre considerevoli alle dipendenti.
Anche l’Aran (Agenzia
per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) aveva dato ragione agli uffici del Comune,
sostenendo che gli orari di lavoro delle educatrici non potevano essere
equiparati a quelli di chi lavora su turni. Contro questa decisione le
dipendenti dei nidi hanno anche effettuato alcune ore di
sciopero.
Ora
arriva una sentenza che dà loro ragione e che, quindi, ribalta tutto: «Ora
chiediamo al sindaco di non rimangiarsi la parola data – commenta Sartorato – e
cioè che l’indennità di turno venga ripristinata con la restituzione degli
arretrati». Il sindaco Emanuele Antonelli ha fatto sapere che leggerà con
calma il provvedimento prima di prendere qualsiasi
decisione.