- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

sabato 1 luglio 2017

Indennità negate, il giudice del lavoro dà ragione alle educatrici

Il Giudice del Lavoro del Tribunale di Busto Arsizio, Franca Molinari, ha accolto il ricorso per la concessione di decreto ingiuntivo presentato da una delle educatrici del Comune di Busto Arsizio per ottenere gli arretrati dell’indennità di turno, abolita a giugno del 2016 dall’assessorato al Personale.
Nel provvedimento di ingiunzione il Comune di Busto Arsizio è chiamato a pagare immediatamente alla ricorrente la somma lorda di € 1.357,40 a titolo di indennità turno per il periodo giugno 2016 – febbraio 2017, oltre rivalutazione monetaria ed interessi legali.
Il primo ad esultare è Fausto Sartorato, sindacalista di Adl, da mesi in prima fila nella battaglia per la reintroduzione dell’indennità di turno per le 80 educatrici degli asili nido cittadini che si erano viste cambiare il contratto a settembre del 2016, con l’inizio del nuovo anno scolastico.
La decisione era stata sollecitata dall’ufficio Personale di Palazzo Gilardoni con l’obiettivo di parificare i contratti delle educatrici a quelli del personale comunale e di non incorrere nel rischio di una verifica della Corte dei Conti che avrebbe potuto addirittura chiedere la restituzione di cifre considerevoli alle dipendenti.
Anche l’Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) aveva dato ragione agli uffici del Comune, sostenendo che gli orari di lavoro delle educatrici non potevano essere equiparati a quelli di chi lavora su turni. Contro questa decisione le dipendenti dei nidi hanno anche effettuato alcune ore di sciopero.

Ora arriva una sentenza che dà loro ragione e che, quindi, ribalta tutto: «Ora chiediamo al sindaco di non rimangiarsi la parola data – commenta Sartorato – e cioè che l’indennità di turno venga ripristinata con la restituzione degli arretrati». Il sindaco Emanuele Antonelli ha fatto sapere che leggerà con calma il provvedimento prima di prendere qualsiasi decisione.