- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

venerdì 27 settembre 2019

Leonardo Elicotteri C. Costa: BLOCCO DELLO STRAORDINARIO E DELL’ABBINAMENTO MACCHINE

Leonardo Elicotteri C. Costa:
BLOCCO DELLO STRAORDINARIO E DELL’ABBINAMENTO MACCHINE
Nella giornata del 24 settembre ’19 si è tenuto l’ultimo incontro di una lunga serie, partita a Dicembre ’18. A dicembre l’azienda aveva convocato il Coordinamento per “informare” la R.S.U., dell’intenzione di attivare i tre turni strutturali su alcuni centri di lavoro nella Meccanica.
Il coordinamento ha chiesto le motivazioni di questa decisione, a oggi l’azienda non ci ha fornito alcuna motivazione oggettive a parte il far rientrare il lavoro dal fuori casa perché stiamo ingrassando i fornitori, e per sopperire al periodo di fermo per retrofit delle DIXI, solo per quest’ultima motivazione il coordinamento si era reso disponibile ad applicare, come di consuetudine, il turno “breve”, turnazione già utilizzata proprio per queste esigenze temporanee.
Dopo aver sentito i lavoratori della Meccanica in due assemblee, che hanno manifestato la loro non disponibilità a questo tipo di turnazione strutturale sulle altre macchine, l’azienda si è presa la libertà di imporre, con lettere di comando, il terzo turno strutturale (notturno) a partire da lunedì 30 settembre.
Non entrando nel dettaglio tecnico, che questo avvio al terzo turno interessa solo una rettifica e le DIXI come se una macchina possa far dimagrire i fornitori, riteniamo arrogante e senza competenza alcuna, questa decisione. Come Coordinamento ci siamo sempre resi disponibili a collaborare per risolvere problemi, non siamo disponibili a risolvere incompetenze. Possiamo solo suggerire di trovare competenze migliori per dirigere una produzione di altissimo livello e fatturato FIORE ALL’OCCHIELLO DI LEONARDO…
Se questa azienda pensa di risolvere le proprie incompetenze facendo ricadere sui lavoratori solo i sacrifici ha sbagliato a capire.
I LAVORATORI DELLA MECCANICA HANNO ESPRESSO NELLE ASSEMBLEE CHE, NEL CASO IN CUI L’AZIENDA AVESSE COMANDATO QUESTO TIPO DI TURNAZIONE DALLO STESSO GIORNO NON SAREBBERO PIU’ STATI DISPONIBILI A SUBIRE.
PER TANTO DA LUNEDI 30 SETTEMBRE I LAVORATORI DELLA MECCANICA BLOCCHERANNO OGNI FORMA DI ABBINAMENTO E NON SARANNO PIU’ DISPONIBILI ALLO STRAORDINARIO PER L’INTERA SETTIMANA.
SE ENTRO LA PRIMA SETTIMA DI OTTOBRE L’AZIENDA NON RITIRA QUESTA FORZATURA, DALLA SECONDA SETTIMANA CHIEDIAMO A TUTTO LO STABILIMENTO DI CASCINA COSTA IL BLOCCO TOTALE DEGLI STRAORDINARI, INVITANDO TUTTI I LAVORATORI AI PRESIDI DEI CANCELLI NELLE GIORNATE DI SABATO A PARTIRE DA SABATO 12 OTTOBRE.
CASCINA COSTA,​ ​ 26 SETTEMBRE 2019​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​PER LA RSU
​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ Il COORDINAMENTO

mercoledì 25 settembre 2019

MOBILITIAMOCI IN DIFESA DELL’AMBIENTE

MOBILITIAMOCI IN DIFESA DELL’AMBIENTE
“Quando l’ultimo albero sarà stato abbattuto, l’ultimo fiume avvelenato, l’ultimo pesce pescato, vi accorgerete che il denaro non si può mangiare.” (Orso in piedi, indiano Sioux)
Buco nell'ozono, effetto serra, distruzione delle foreste tropicali, inquinamento di aria, acqua, terra. Di fronte alla crisi ambientale che incombe su di noi, il sentimento più diffuso è di impotenza e rassegnazione: "Sono cose così grandi, io che cosa ci posso fare?". La prima cosa da fare è liberarsi da questo paralizzante pessimismo, che fa tanto comodo ai potenti della terra, ed essere consapevoli che tutti noi possiamo contribuire a cambiare lo stato delle cose. Come? Ognuno di noi può ad esempio associarsi ad altri cittadini, a livello locale, nazionale o internazionale - dal quartiere al mondo - per denunciare situazioni di degrado e di ingiustizia, per contrastare decisioni che non condivide, per chiedere l'applicazione di leggi esistenti che non vengono rispettate, per chiedere nuove leggi quando quelle esistenti sono giudicate ingiuste o inefficaci. Per questo rivendichiamo il cambiamento del modello di produzione, a partire da meccanismi e strumenti sempre più a impatto zero, per produrre beni necessari alla soddisfazione della società e delle necessità umane, senza sfruttare la natura e riducendo l’orario di lavoro in modo da accrescere il tempo libero delle persone. Difendi l’ambiente anche in fabbrica
MANIFESTAZIONE
NAZIONALE
VENERDI’ 27 SETTEMBRE 2019
LARGO CAIROLI - MILANO
INIZIO ORE 17.30
Il 27 Settembre sarà una giornata di lotta internazionale, in cui studenti, lavoratori e pensionati di tutto il mondo si mobiliteranno con manifestazioni, scioperi e azioni di disobbedienza civile in difesa dell’ambiente. Siamo in una situazione di emergenza climatica da allarme rosso, ormai evidente a tutti. Cresce esponenzialmente l’inquinamento dell’aria, dell’acqua potabile e dell’ambiente in generale; il riscaldamento globale produce lo scioglimento dei ghiacci polari; si moltiplicano le catastrofi naturali; la deforestazione, a partire dall’Amazzonia, sta mettendo a rischio la biodiversità con la conseguente estinzione di migliaia di specie; continuano ad accumularsi rifiuti che non possono essere smaltiti; la progressiva desertificazione dell’Africa Centrale è una delle cause che produce il susseguirsi dei fenomeni di emigrazione forzata. E in tutto ciò, le multinazionali e le grandi potenze economiche, sono i principali inquinatori del mondo e i principali difensori dell’industria petrolifera. E’ ormai chiaro che con la sua dinamica espansionistica, il capitale mette in pericolo l’ambiente e, di conseguenza, lo spazio urbano e la vita degli stessi lavoratori e dei cittadini. Questa volta scendiamo in piazza anche noi.
Gallarate 15 settembre 2019

domenica 22 settembre 2019

Flop Ceta sul Parmigiano reggiano, Coldiretti: "In compenso abbiamo aumentato di nove volte l'importazione di grano imbottito di glifosato" Art

Crollo a due cifre delle esportazioni di Grana Padano e Parmigiano Reggiano in Canada che registrano -32%, scendendo a 1,4 milioni di chili nel primo semestre del 2019 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. E' quanto emerge da un'analisi della Coldiretti su dati Istat, divulgata a due anni dell'entrata in vigore in via provvisoria dell'accordo di libero scambio tra Unione Europea e Canada (Ceta) ratificato da 15 Paesi Europei su 28.

Il fatto è che la diffusione del falso Made in Italy, sottolinea la Coldiretti, ha ridotto lo spazio ai prodotti originali con il Canada arrivato a produrre 6,3 milioni di chili di falso Parmigiano Reggiano (Parmesan), in aumento del 13% rispetto al 2018 e ancora 4,5 milioni di ricotta locale, 1,9 milioni di chili di Provolone taroccato e 74 milioni di chili di finta mozzarella. In pratica sono falsi 8 pezzi di parmigiano su 10, ricorda la Coldiretti, precisando che l'accordo Ceta ha legittimato per la prima volta le imitazioni del Made in Italy, dando il via agli altri accordi con Giappone, Messico e nel negoziato con i Paesi del Mercosur, grandi produttori di formaggi italiani taroccati.

Controlacrisi.org

Lombardia. Caso Maugeri: Corte dei conti chiede 47,5 mln di risarcimento a Formigoni, ex vertici e “pontieri” Art

17 SET​ - Con sentenza n. 231 depositata il 16 settembre 2019, la Corte dei conti – Sezione giurisdizionale della Lombardia, a seguito di atto di citazione della Procura regionale, ha condannato in via solidale l’ex- Presidente della Regione Lombardia,​ Roberto Formigoni,​ gli ex-vertici della Fondazione Maugeri,​ Umberto Maugeri​ e​ Costantino Passerino,​ e la Fondazione stessa, nonché alcuni “pontieri” coinvolti nel “maneggio di fondi di provenienza pubblica”,​ Pierangelo Daccò​ e​ Antonio Simone,​ al risarcimento del danno erariale pari ad euro 47.485.583,00, oltre accessori, in favore della Regione Lombardia, convertendo in pignoramento il sequestro conservativo già autorizzato con separato provvedimento. Lo fa sapere la Corte dei Conti in una nota.

Il collegio giudicante ha parzialmente accolto la domanda della Procura,​ limitando la condanna ad un importo minore di quello richiesto in citazione e dichiarando il difetto di giurisdizione nei confronti di uno dei soggetti convenuti, ma ha sostanzialmente riconosciuto la fondatezza dell’impianto accusatorio, accertando “l’esistenza di un complesso sistema illecito che coinvolgeva i soggetti predetti ed una rete di società italiane ed estere costituenti il tramite per drenare elevati importi di denaro, erogati alla Fondazione Maugeri dalla Regione Lombardia a titolo di remunerazione delle c.d. “funzioni non tariffabili”, e destinarli ad alcuni dei convenuti”.
quotidianosanita.it

giovedì 19 settembre 2019

Malpensa e territorio _ convegno


COOP. SOCIALI: MANDATA LA DISDETTA DEL CONTRATTO!

COOP. SOCIALI: MANDATA LA DISDETTA DEL CONTRATTO!

Un altro contratto è possibile: Costruiamolo insieme, partecipiamo, organizziamo assemblee ed eleggiamo rappresentanti sindacali, prepariamoci a scegliere i contenuti delle richieste e la delegazione per il contratto.

Avviso: il contratto cooperative sociali scade il 31 dicembre 2019 e la disdetta è prevista nel ccnl art. 10 punto “1 b) procedure di rinnovo: le procedure di rinnovo del CCNl sono le seguenti: - disdetta almeno 5 mesi prima della scadenza a mezzo raccomandata a.r.; - invio piattaforma almeno 3 mesi prima della scadenza a mezzo raccomandata a.r.; - inizio trattaiva : entro un mese dal ricevimento della piattaforma …”

Oggi, mercoledì 31 luglio i Sindacati ADL Cobas, Sial Cobas, ADL Varese, Cobas Sanità, Università e Ricerca hanno presentato la disdetta formale (e informale) del CCNL delle Cooperative Sociali, a seguito dell'iniziativa discussa a Rimini nelle tre giorni intitolata “Un altro Contratto è possibile”.

Tra Aprile e Maggio abbiamo visto moltissime lavoratrici e lavoratori votare contro questo rinnovo. L'abbiamo detto più volte: deve essere chi tutti i giorni lavora nel terzo settore a costruire il proprio Contratto Nazionale, e non funzionari che ormai non sanno più quali sono le esigenze di lavoratrici e lavoratori all'interno di strutture sanitarie, scolastiche o private.

Per questo, a partire da questa disdetta, vogliamo cominciare un percorso con lavoratrici e lavoratori sia a livello territoriale che aziendale, organizzando incontri e assemblee retribuite per discutere i contenuti della piattaforma da presentare. Questi incontri saranno più efficaci se da ogni assemblea verrà fuori una posizione ben chiara sui punti da discutere del contratto, per riportarla, tramite le RSA/RSU, al confronto con altre realtà in un momento nazionale di discussione, pensato per fine settembre.

Questi sono i primi passi, che poi ci porteranno ad altri incontri con lavoratrici e lavoratori entro fine anno, e dove ci possa essere un confronto vero, votando sia le proposte che le rappresentanze.

Non ci bastano titoli e slogan né che si rinvii tutto ad altri livelli aziendali e/o territoriali con lacci e lacciuoli.
Diamo un esempio di rappresentatività e elaborazione in comune per migliorare il nostro contratto.

I sindacati
ADL Cobas – Sial Cobas

Informazioni e adesioni:

venerdì 13 settembre 2019

L’allarme: «Chiude l’Oncologia dell’ospedale di Busto: zero posti letto» articolo

BUSTO ARSIZIO​ –​ «Chiude l’Oncologia di Busto Arsizio e ora i cittadini saranno costretti a rivolgersi altrove. Con la questione dell’ospedale unico è ormai evidente che l’unico obiettivo è quello di ridurre i servizi».
A dare la brutta notizia è​ Cinzia Colombo, voce del​ Comitato per il diritto alla salute del Varesotto,​ con una nota ufficiale piuttosto dura sia nei confronti del​ direttore generale dell’Asst Eugenio Porfido, sia nei confronti dei​ sindaci Emanuele Antonelli di Busto, Andrea Cassani​ di Gallarate​ «impegnati solo a variare i pgt», quando, insieme agli altri primi cittadini dei Comuni limitrofi, invece dovrebbero far sentire «la propria voce di tutori della salute pubblica».
Zero posti letto per l’Oncologia di Busto
Il direttore generale dell’Asst Valle Olona gioca brutti scherzi. Ma la salute non è uno scherzo.​ Dopo avere annunciato le chiusure di alcuni reparti per il periodo estivo – si legge nella nota del Comitato – lasciando intendere che a settembre avrebbero potuto non riaprire, dopo avere fatto qualche passo indietro, garantendone la riapertura a settembre, a seguito delle pressioni della società civile e dei cittadini, il direttore generale ci riprova.
malpensa24.it

BUSTO ARSIZIO La denuncia: “Azzerati i posti letto per i malati oncologici a Busto” articolo

Secondo il Comitato per il diritto alla salute del Varesotto la riorganizzazione avrebbe portato alla chiusura del reparto di degenza oncologica: "Malati costretti ad andare in strutture private"
Il​ Comitato per il diritto alla salute del Varesotto​ denuncia un nuovo​ taglio di posti letto all’ospedale di Busto Arsizio, questa volta la scure si è abbattuta sul​ reparto di oncologia​ dove – scrivono in una nota – sarebbero stati azzerati i posti letto
«Il direttore generale dell’ASST Valle Olona gioca brutti scherzi.​ Ma la salute non è uno scherzo. Dopo avere annunciato le chiusure di alcuni reparti per il periodo estivo, lasciando intendere che a settembre avrebbero potuto non riaprire, dopo avere fatto qualche passo indietro, garantendone la riapertura a settembre, a seguito delle pressioni della società civile e dei cittadini, il D.G. ci riprova. I posti letto dell’oncologia di Busto Arsizio sono rideterminati in 0 posti letto. Zero, nessun posto letto.

LA SALUTE NON E’ UNO SCHERZO ​ Il direttore generale dell’ASST Valle Olona gioca brutti scherzi

Comitato per il diritto alla salute del Varesotto
Comunicato
LA SALUTE NON E’ UNO SCHERZO
Il direttore generale dell’ASST Valle Olona gioca brutti scherzi.
Ma la salute non è uno scherzo.
Dopo avere annunciato le chiusure di alcuni reparti per il periodo estivo, lasciando intendere che a settembre avrebbero potuto non riaprire, dopo avere fatto qualche passo indietro, garantendone la riapertura a settembre, a seguito delle pressioni della società civile e dei cittadini, il D.G. ci riprova.
I posti letto dell’oncologia di Busto Arsizio sono rideterminati in 0 posti letto. Zero, nessun posto letto. Con i pazienti costretti a rivolgersi altrove, soprattutto in cliniche private.
Chissà se lo stesso brutto scherzo lo subirà la pediatria di Gallarate, che dal 15 settembre dovrebbe ritornare ad avere attivi 12 posti letto.
Ci spiace davvero avere ragione.
Ma è ormai evidente che con l’ospedale unico, si vuole unicamente ridimensionare la sanità pubblica, a favore di quella privata.
Pagheremo di più, per avere meno cure e servizi.
Gli ubbidienti sindaci dei comuni di Busto Arsizio e Gallarate, come i sindaci dei comuni limitrofi i cui cittadini a quegli ospedali si rivolgono per essere curati, dovrebbero finalmente iniziare ad agire il proprio ruolo di tutori della salute pubblica. E difendere il nostro diritto alla salute.
Pare invece che l’unico interesse sia variare i PGT, in funzione delle possibilità edificatorie (in aree verdi) legate alla costruzione dell’ospedale unico.
Comitato per il diritto alla salute del Varesotto
12 settembre 2019