Nessun titolone sui giornali questa volta, tutto passato sotto traccia, eppure giovedì scorso è accaduto qualcosa di molto importante. In fretta e furia è stato sottoscritto un accordo tra le dipendenti dei nidi e delle scuole dell’infanzia e l’amministrazione sul calendario scolastico. Sì, proprio quel calendario scolastico di cui si parla da sei-sette mesi e che, insieme alla questione dell’indennità, ha fatto scendere in piazza le educatrici più volte.
Quell’accordo che sembrava scritto già ad inizio giugno e che invece poi è saltato per poi essere “magicamente” siglato il 29 giugno.
La data non è casuale: il penultimo giorno utile prima dell’inizio del fatidico mese di luglio, che è il vero artefice dell’accordo.
Il no compatto delle educatrici a garantire il servizio nel mese di luglio a fronte della mancata sottoscrizione di un accordo soddisfacente e la paura dell’amministrazione di non sapere come garantire il servizio di apertura di nidi e scuole infanzia nel mese estivo hanno spinto a siglare un accordo recependo tutte le integrazioni richieste dalle educatrici, in primis quella di definire in maniera chiara cosa si intendesse con il termine “smart working”.