Dopo le dimissioni del consiglio di amministrazione l'Ilva rischia di perdere anche capiarea e capireparto. Una trentina di persone hanno infatti comunicato all'azienda (e in particolare all'amministratore delegato Enrico Bondi e al direttore dello stabilimento Antonio Lupoli) di voler rinunciare alla funzione sin qui svolta in fabbrica nella gestione di altiforni e acciaierie. Questo perché il gip Patrizia Todisco, nell'ordinanza con cui venerdì scorso ha disposto il sequestro di 8 miliardi e 100 milioni di euro a valere sui beni della Riva Fire, ha sottolineato anche le loro responsabilità in materia di reati ambientali.
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