- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

mercoledì 19 giugno 2013

Mario Crosta, licenziamenti Dimezzata la forza lavoro

Licenziamenti alla “Mario Crosta”, verrà dimezzata la forza lavoro: giovedì i sindacati in presidio.
Via 18 dipendenti su 34, ma i sindacati non ci stanno e scendono in strada a manifestare: «Cassa integrazione a rotazione e contratti di solidarietà per salvare i posti di lavoro».
Un’altra tegola per il tessile dell’ex Manchester d’Italia. Domani pomeriggio a partire dalle 14 i sindacati Adl, Cgil e altre sigle organizzano un presidio in corso Sempione, a cavallo tra Olgiate Olona e Busto Arsizio, di fronte alla sede della ditta “Mario Crosta”, storica azienda di finissaggio e nobilitazione tessile, che ha annunciato l’intenzione di lasciare a casa 18 dei 34 dipendenti, ultimo e doloroso passaggio di un lungo periodo di difficoltà e di ristrutturazione che dura da ormai cinque anni.
«L’azienda sta utilizzando la cassa integrazione a zero per 18 dipendenti, senza alcuna rotazione, stando a quanto ci risulta - sostengono Fausto Sartorato e Fiorenzo Campagnolo, sindacalisti di base del neocostituito sindacato Adl - sono gli stessi dipendenti che ora l’azienda intende licenziare, mentre le nostre proposte di utilizzare i contratti di solidarietà o altri strumenti finalizzati a impedire il licenziamento dei lavoratori sono state rigettate categoricamente dalla ditta che non ne vuole più sapere di questi diciotto operai».
Ecco perché Adl chiama a raccolta i suoi iscritti per dare forza al presidio dei lavoratori della “Mario Crosta” «che tentano il tutto per tutto» per salvare i loro posti di lavoro in un momento di grande crisi per il settore tessile e meccano tessile nella zona che fu denominata “Manchester d’Italia”.
«Sappiamo benissimo che nessuno ha la bacchetta magica per risolvere i problemi - spiegano i sindacalisti Adl - ma pensiamo che vadano tentate tutte le strade possibili per salvare queste famiglie che hanno già avuto la sfortuna di finire in cassa integrazione a zero ore senza la necessaria rotazione tra tutti i dipendenti».