Oltre 500 tra lavoratori delle cooperative della
logistica, attivisti dei Centri Sociali e lavoratori di altri settori, provenienti dall’Emilia Romagna, dal Veneto,
dalla Lombardia, dalla Toscana, dal Piemonte e dalla Campania (in particolare
Mimmo Mignano per il Comitato Cassaintegrati e Licenziati Fiat di Pomigliano)
hanno dato vita una nuova importante giornata di lotta, con blocco dei cancelli
della Granarolo a Bologna, a partire dalle ore 3 del mattino, fino a mezzo
giorno.
Si è trattato di una nuova
importante risposta che in tanti abbiamo voluto dare all’arroganza di chi si è
prestato a sottoscrivere un
accordo-truffa siglato in Prefettura dai sindacati complici, da Cogefrin,
Interporto, CTL, Granarolo-Zero Quattro, Legaccop e Consorzio SGB, in sostanza
dall’intero sistema di potere economico e politico in Emilia Romagna. Un
accordo che viene dopo una vergognosa azione ordinata da Granarolo e da
Legacoop volta a “normalizzare” una situazione che ha visto dei lavoratori osare a mettere in discussione, scioperando,
la decisione della loro cooperativa di tagliargli il salario del 35 % ( in
realtà del 50% visto che la cooperativa pagava gli istituti contrattuali al di
sotto del 100% e non aveva applicato gli scatti economici d’anzianità). I 41
licenziamenti, assieme a quanto deliberato dalla Commissione Prefettizia in
materia di scioperi nella logistica,
rappresentano un atto politico preciso, una dichiarazione di guerra
contro chi si oppone al sistema di supersfruttamento delle cooperative, nel
tentativo di stroncare un movimento di lotta che si sta allargando sempre di
più a livello nazionale. “Colpiscine 40 per educarne 40.000” questo sembra essere
il significato di questa vergognosa azione repressiva. Il messaggio lanciato è
molto chiaro ed è stato ben capito da chi si è mobilitato sabato e lo farà
anche in seguito: se questa operazione dovesse andare in porto,
rappresenterebbe un precedente gravissimo
per l’intero movimento. La proposta di accordo si muove in questa
direzione: è fumo negli occhi per far passare il concetto che chi lotta, non
solo, non migliora la sua condizione, ma è destinato a perdere quel poco che
aveva. Infatti, quello che prevede l’accordo, è un generico impegno da parte di
SGB di assumere i 41 lavoratori licenziati per collocarli in cigs in deroga per
6 mesi. Ora, a parte il fatto che la CIGS in deroga può essere usufruita solo dopo 90 giorni dalla data
della nuova assunzione e, in ogni caso, come fa l’INPS a concedere ad una
azienda la CIGS in deroga a chi sa in
partenza che non è in grado di impiegare
quei lavoratori? Ma al di là di eventuali miracolistiche soluzioni, che sanno
molto di truffa ai danni dell’INPS,
resta il fatto che non c’è alcuna garanzia per nessuno, mentre è chiaro
l’intento di prendere tempo e far pagare pesantemente a questi lavoratori un
prezzo molto salato per quello che hanno fatto.
Tutto questo è stato ribadito nella
giornata di sabato con la lotta (l’unico deterrente per ottenere un impegno
certo al reintegro dei lavoratori), determinazione che ha portato i lavoratori
e chi è arrivato per portare la solidarietà, a non accettare di spostarsi dal
blocco dei cancelli, nonostante i ripetuti tentativi, messi in atto dalla polizia, di rimuovere con
la forza i picchetti. Siamo rimasti lì per terra, legati l’uno all’altro, a voler rappresentare la
volontà di andare avanti in questa lotta senza lasciarci intimorire da
chi riceve ordini dallo stato maggiore
di una vera “associazione a delinquere” che fino ad oggi ha agito impunemente,
coperta da leggi compiacenti. IL TEMPO DELLE FURFANTERIE E’ SCADUTO!! OGGI E’
TEMPO DI LOTTA PER CHIEDERE LA DIFESA DI UN SALARIO, PER CHIEDERE DIRITTI E PER
NON DOVER PIU’ ABBASSARE LA TESTA DAVANTI AD UN PADRONE E I SUOI CAPORALI CHE
NON CI FANNO PIU’ PAURA.
E’ sulla base di questi elementi che
abbiamo deciso di dare continuità alla lotta intrecciandola con quella per
migliorare le condizioni di lavoro e contrattuali per tutti a partire dalla
vertenza per il rinnovo del CCNL.
L’ASSEMBLEA DI LOTTA DEL 29 GIUGNO
DAVANTI ALLA GRANAROLO PROPONE:
ESTENDERE OVUNQUE LA CAMPAGNA DI
BOICOTTAGGIO CONTRO LA GRANAROLO ALL’INTERNO DELLO STATO DI AGITAZIONE
PERMANENTE PER IL RINNOVO DEL CCNL, DARE VITA, ENTRO 20 GIORNI DALLA DATA
ODIERNA, AD UNA GIORNATA DI SCIOPERI ARTICOLATI SENZA PREAVVISO ALL’INTERNO DEL
COMPARTO DELLA LOGISTICA;
CONTINUAZIONE DEI PICCHETTI ALLA GRANAROLO LANCIARE
UN APPELLO A TUTTE LE REALTA’ SOCIALI, SINDACALI, ARTISTICHE E CULTURALI PER
CREARE UN NUOVO GRANDE EVENTO, CON BLOCCO DELLA GRANAROLO, DA EFFETTUARSI IN
DATA 13 LUGLIO, PER RICHIEDERE LA RIASSUNZIONE DI TUTTI I 41 LICENZIATI.
L’ASSEMBLEA DI LOTTA DEL 29 GIUGNO
DAVANTI ALLA GRANAROLO,
SICOBAS,
ADL COBAS,
CONF. COBAS PRIVATO