Buon giorno,
sui segnalazione di alcuni operai della
meccanica,
poco fa mi sono PERSONALMENTE recato nella
discarica del ferro che sta sul retro dello stabile, per verificare di persona quanto mi è stato
comunicato a voce:
nella discarica ci sono accatastati alcune
pigne di ETERNIT appena rimosse dal tetto della meccanica e si presume siano le eternit contenti amianto
visto che vengono sostituite con i pannelli in alluminio.
Il materiale di imballo usato è della semplice
plastica trasparente con evidenti segni di RIUTILIZZO e con segni di nastro
rimosso, molti di questi imballi avevano degli strappi e
delle rotture con l’eternit libero all’aria, in uno vi era uno strappo molto largo dove vi
erano evidenti pezzi di eternit sbriciolato che potevano Tranquillamente uscire
dalla plastica.
La cosa più lampante e grave è che le eternit
NON ERANO PROTETTE con nessuna vernice protettiva
visto che era facile vedere attraverso la
plastica oltre che DENTRO GLI STRAPPI.
Questo non fa che confermare quanto già
precedentemente segnalato e che ha portato anche ad una richiesta di intervento
degli RLS all’ASL, intervento quasi inutile dato che i tecnici
dell’ASL sono venuti in azienda Proprio quando la ditta che rimuove le eternit Non era presente e non era presente nemmeno un
imballo.
Nella recente riunione con il resp Manutenzione e RSPP, noi RLS abbiamo chiesto chiarimenti in merito
all’ispezione dell’ASL, ma ci è stato risposto che è difficile credere
che usino sacchi “riciclati” e non quelli previsti dalla norma anche perché la
discarica può accettare solo imballi idonei, a questo punto mi sorge spontanea una domanda:
DOVE FINISCONO QUELLE
ETERNIT?
Sul fatto che gli operai non indossino ancora
l’abbigliamento idoneo e nemmeno le mascherine non l’ho potuto
verificare, dato che non era presente nessun operatore
della ditta.
RLS Agusta