- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

sabato 20 luglio 2013

SENTENZA ART. 19: LA DEMOCRAZIA NEI LUOGHI DI LAVORO “FORSE” NON SARA’ PIU’ A SENSO UNICO

In questa strana democrazia italiana non e` in atto solo una guerra classista per la tutela dei diritti fondamentali dell'uomo e per i beni comuni... in questo Paese occorre lottare anche solo per avere qualcuno che faccia emergere la propria voce. Ne e' esempio il metodo di composizione del nostro Parlamento che, attraverso il sistema dello sbarramento, esclude dalla rappresentanza molti partiti politici. A seguito di cio' circa il 20% dei votanti italiani non ha rappresentanti nelle istituzioni. Forse anche questo e' uno dei motivi del costante aumento dell'astensionismo.

In ambito sindacale l'articolo 19 dello Statuto dei Lavoratori ha lo stesso effetto del meccanismo di cui sopra: Art. 19 L. 300/70, “Costituzione da parte dei lavoratori in ogni unità produttiva. 1-Rappresentanze sindacali aziendali possono essere costituite ad iniziativa dei lavoratori in ogni unità produttiva, nell’ambito: delle associazioni sindacali che siano firmatarie di contrati collettivi di lavoro applicati all’unità produttiva.”
In pratica tutti i sindacati che non hanno firmato contratti collettivi di lavoro (nazionali o locali), non possono nominare le RSA. Di questo famigerato articolo dello "Statuto" se ne discute da anni ed proprio in base a questa esclusione che migliaia di lavoratori non hanno voce.

Il criterio della sottoscrizione del contratto non può essere di per sé criterio pienamente idoneo a fondare e giustificare la disciplina differenziata, e cioè collegata ad una maggiore meritevolezza, del sindacato che è firmatario di un contratto collettivo applicato nell’unità produttiva, ma che in concreto non raccoglie a livello aziendale il consenso dei lavoratori, rispetto al sindacato che non abbia sottoscritto il contratto (o uno dei contratti) applicato nell’unità produttiva ma che, per contro, abbia l’adesione della maggioranza (o anche della totalità) degli addetti in quel luogo di lavoro.

Si pensi ancora al sindacato che non abbia firmato alcun contratto collettivo ma che sia progressivamente riuscito a coagulare intorno a sè il consenso dei lavoratori. Anche secondo le precedenti pronunzie della Corte Costituzionale è il maggior consenso, che può essere misurato attraverso diversi criteri (e tra questi quelli elaborati nel corso degli anni dalla giurisprudenza), a giustificare la maggiore tutela.

Ebbene, su tale argomento abbiamo una grande novità: il 3 luglio 2013 la Corte Costituzionale ha dichiarato che tale norma non collima con la Costituzione Italiana e quindi ne dovrebbe aver sancito la “morte”:
Il gioco ''ad escludendum'' che le sigle piu' grandi hanno utilizzato per avere l'esclusiva nei rapporti col padronato era illegale. Infatti il referendum che ha modificato nella sua attuale veste (illegittima) l'art 19  fu spinto proprio dalla Cgil per tentare di arginare il proliferare dei sindacati di base. Cosa molto ben riuscita, fino a quando non e' toccato alla Fiom subirla.  Il ricorso alla suprema corte è stato presentato non dai soliti sindacati di base (cosa peraltro già avvenuta con esito opposto) ma dai compagni della Fiom contro la Fiat, che li aveva esclusi dai tavoli, trattandoli come un qualsiasi sindacato di base.

Dopo questa presa di posizione della suprema corte si apre un varco nella battaglia per nuove norme sulla rappresentanza sindacale anche se nessuno si illude che sarà la FIOM a rivendicarne la democratica applicazione anche per i soliti sindacati di base.


Forse una nuova strada per i diritti dei lavoratori, in questo caldo luglio 2013, si e' aperta...

Varese, luglio 2013__