- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

sabato 14 settembre 2013

COMUNICATO STAMPA NOF35



COMUNICATO STAMPA

Ci risiamo.  L'intermittente coscienza dei “grandi della terra” si è accorta che un popolo, quello siriano, è vittima di un genocidio perpetrato da governanti e poteri di varia natura che si fronteggiano usando i cadaveri di bambini per posizionarsi al meglio in vista della resa dei conti finale.

Con un'ipocrisia ostentata senza pudore si stilano classifiche tra i diversi tipi di morte: è meglio morire dilaniati da bombe o soffocati dal gas? Sembra che quest'ultima soluzione sia quella che più inquieta le coscienze a gettone di cui sopra e quindi si scaldano i motori della macchina bellica e della propaganda militarista. L'orrido ossìmoro “guerra umanitaria” viene rispolverato alla faccia del conclamato fallimento, sotto tutti i punti di vista, delle precedenti avventure “umanitarie” a suon di uranio impoverito e bombe al fosforo.

In una situazione esplosiva, quella mediorientale, in cui si fronteggiano le mire egemoniche dell’imperialismo USA, le politiche di espansione e di controllo delle risorse da parte delle potenze regionali e della Russia, il tutto intrecciato  
con gli interessi della grande finanza e dell'apparato bellico, l'unica certezza che possiamo avere è che la guerra è un crimine che aggiunge orrore ad orrore, che non risolve i conflitti ma li aggrava, li incancrenisce.

I popoli, l'opinione pubblica,  guardano con sgomento e un senso di impotenza  quest'assurda coazione a ripetere che sempre più ci avvicina al baratro di una deflagrazione definitiva del mondo come lo abbiamo conosciuto dopo la seconda guerra mondiale. L'ONU, i consessi internazionali, i parlamenti, non sono più nemmeno il paravento di un simulacro di legalità, semplicemente non vengono presi in considerazione, qualunque posizione assumano.

La nostra voce deve unirsi a quella di chi sta gridando il proprio sdegno, la propria protesta contro questa guerra annunciata, contro tutte le guerre; il nostro impegno deve continuare a partire dal  territorio in cui viviamo, nella strada intrapresa contro ciò che prepara e rende possibili queste tragedie come l'attività di chi le armi le costruisce, le vende, le usa.

l’Italia, nell’ultimo decennio, è fra i paesi europei il primo fornitore di armi alla Siria, i carri armati dell’esercito siriano usano sistemi di puntamento di ditte italiane: negli ultimi 2 anni sono aumentate le esportazione di armi leggere (fucili, pistole, bombe a mano, mitragliatrici e lancia missili) verso le Turchia.
Chi costruisce e vende armi prepara la guerra. Per questo ribadiamo la nostra condanna a tutti gli strumenti di guerra prodotti nel nostro paese e il nostro…  

no agli F35, no alle fabbriche di morte, se vuoi la pace prepara la pace.


MOVIMENTO NO F35 NOVARESE