COMUNICATO SINDACALE
Dopo il silenzio estivo di tutti i sindacati, come sempre proni al volere aziendale, è arrivata la “bomba” del nuovo piano di risanamento aziendale presentato il giorno 27 settembre 2013 dal nuovo presidente SEA Modiano.
Dopo il silenzio estivo di tutti i sindacati, come sempre proni al volere aziendale, è arrivata la “bomba” del nuovo piano di risanamento aziendale presentato il giorno 27 settembre 2013 dal nuovo presidente SEA Modiano.
Risanamento che nasconde un
boccone velenoso per i lavoratori
Di seguito quello che dicono nei comunicati i sindacati :
1-
CESSAZIONE DI
SEA HANDLING O COSTITUZIONE DI NUOVA SOCIETA’ “ITAL HANDLING”
Sempre
controllata al 100% da SEA.
Queste sono
le uniche alternative al pagamento della sanzione della Commissione Europea.
Nuova società
che dovrà necessariamente camminare da sola, quindi con autonoma sostenibilità
economica.
Il ricollocamento
dei lavoratori SEA H. alla nuova società
avverrà in” proporzione” ai contratti attualmente in capo a SEA Handling, che Ital Handling riuscirà a riconquistare,
2- IL PERCORSO SARA’ AVVIATO CON UN VERBALE D’ACCORDO CON LE OO.SS. CON IL
QUALE SI CERTIFICHERA’ IL PERCORSO DI
GESTIONE, E SARA’ ULTIMATO CON UNA NOTIFICA FINALE CON LA CERTIFICAZIONE
DELLA COMMISSIONE EUROPEA SULLA SOSTENIBILITA’ ECONOMICA DELLA NUOVA AZIENDA.
3-
IMPEGNO DELLE
OO.SS. DI UN PERCORSO CONDIVISO PER IL MANTENIMENTO DELL’ATTIVITA’ DI HANDLING
NEL PERIMETRO AZIENDALE.
DI SEGUITO QUELLO CHE ANCORA NON VI HANNO DETTO:
1- ESUBERI
La
costituzione della nuova società prevede che il numero di dipendenti della stessa
, sia legata alla “riconquista“ dei contratti con i vettori, ovvero i
lavoratori seguiranno il lavoro, tutti i contratti che non verranno acquisiti
da Ital Handling potrebbero essere
acquisite da ATA e AVIAPARTNER od altri handlers, con la possibile applicazione
della clausola sociale per i lavoratori
SEA, clausola sociale che le aziende hanno
sempre usato per produrre esuberi.
Secondo
le stime fatte, per tutto il lavoro attuale di SEA H, c’è la possibilità, di
ricollocare circa 1600 dipendenti.
Circa 300
saranno “ salvati” in SEA SPA tra cui i nuovi posti nelle GPG.
Gli altri
300/400 lavoratori che fine faranno?
2- TAGLIO DEL COSTO DEL LAVORO SU TUTTA LA POPOLAZIONE DEL GRUPPO SEA ( CIRCA 20%).
Ital Handling sarà più “snella” anche per il
costo del lavoro , proprio per essere sostenibile economicamente e reggere i
costi della concorrenza ed arrivare a livellarsi alle concorrenti Aviapartner e ATA..
In più la
“cura da cavallo” verrà estesa in forma “solidaristica” anche ai lavoratori di SEA SPA, secondo noi in
modo strumentale
CHE FARE?
a)
CHI NON LOTTA
…..HA GIA’ PERSO!
La possibilità di cambiare o
modificare il percorso intrapreso da Azienda e sindacati confederali dipende
solo ed esclusivamente da noi lavoratori. Nulla è ancora stato deciso né
tantomeno firmato…Vogliamo cominciare a far valere la nostra forza di
lavoratori?
Il 18.10.2013 c’è uno sciopero di 24 ore del
sindacalismo di base, quale migliore occasione?
b)
PUBBLICA
DENUNCIA ATTRAVERSO TUTTE LE FORME DI COMUNICAZIONE DEL CASO SEA. Stampa , presidi, media, gazebo
informativi per spiegare a cittadini ed amministratori , come un’azienda che
ogni anno distribuisce milioni di euro di dividendi ( quest’anno 37 mil ! ) e permettersi stipendi dirigenziali da
nababbi, possa arrivare a proporre soluzioni del genere.
c)
CHI HA
SBAGLIATO DEVE PAGARE
Ci
troviamo nella paradossale situazione che chi ha firmato l’accordo del 2002 di
divisione di Sea H. da Sea Spa oggi lo ritroviamo a gestire la questione di SEA
Handling!?!...per essere chiari i firmatari s’intende anche quelli di parte
sindacale…
d)
I VOSTRI
ERRORI NOI NON LI PAGHIAMO
SEA e
sindacati dichiarano di voler proseguire sulla linea impostata dall’accordo di
ristrutturazione aziendale del 2008 ( quella della “ sottrazione forzata” di 3
ROL per intenderci ) , dove si manifestava la volontà di far fare sacrifici a
tutti i livelli… TUTTE BALLE! Sino ad oggi consulenze milionarie, presidenti
stipendiati a centinaia di milioni, 87 nuove assunzioni in SEA SPA negli ultimi
2 anni , sprechi e decine di migliaia di ore di permessi sindacali alle
Organizzazioni Sindacali e non solo confederali….perché cara dirigenza SEA non
cominciamo a fare chiarezza su questi conti, che ora vengono scaricati sui
lavoratori?
e)
DENUNCIA DI
OGNI FORMA DI DISCRIMINAZIONE SUL LAVORO
Ci
troviamo in ogni reparto ad avere lavoratori di serie A , con turni migliori ,
postazioni soft, centinaia di ore di straordinario, agevolazioni lavorative e…
lavoratori di serie B , con turni disagiati e centrali, postazioni scomode e
chiusura ad ogni richiesta…una divisione tra “yes man” e tutti gli altri…Solo denunciando
agli enti competenti tali discriminazioni, tramite i nostri legali e
smantellando questo “sistema” messo in piedi dalla direzione del personale , smantelliamo
il terreno fertile che stanno preparando per far passare in un clima di paura i
loro piani di risanamento.
Stiamo a guardare nel constatare
che i privilegi di pochi , rimarranno sempre
diritti inviolabili, mentre i diritti dei lavoratori vengono visti come privilegi, e in quanto tali possono
e devono essere eliminati, per garantire i loro?.
O lottare per il DIRITTO nell’avere confermato
anche un Contratto Aziendale, che
è stato costituito (così come previsto nei CCNL) per sopperire le differenze
tra le diverse realtà lavorative presenti sui territori?
ORA TOCCA A TE DECIDERE DA QUALE PARTE STARE
PROTAGONISTA O SUCCUBE SPETTATORE?
Malpensa, 3 ottobre ’13