Sono stati quasi mille e quattrocento i lavoratori irregolari scoperti dalla Guardia di Finanza nel 2013 nella nostra provincia, quasi il doppio rispetto allo stesso periodo del 2012 con un incremento del 92%.
A fronte di una riduzione dei lavoratori in nero individuati (passati da 145 a 70), cioè coloro che sono privi di un contratto di lavoro o di un contratto per fornire un servizio, sul nostro territorio si è registrata una vera e propria impennata di lavoratori irregolari.
Il lavoro irregolare è un lavoro che formalmente è regolare, ma che contiene in sé elementi di irregolarità: ad esempio, un orario di lavoro diverso (il lavoratore effettua più ore di quanto consentito per legge), una parte del pagamento avviene “fuori busta”, il lavoratore è inquadrato in un modo diverso rispetto alle mansioni che svolge.
I settori interessati da tale fenomeno sono risultati il catering (personale per manifestazioni sportive, concerti, sfilate, matrimoni e fiere), la ristorazione e il facchinaggio, settori caratterizzati spesso dalla presenza di cooperative di lavoro in grado di fornire il personale adatto per l’evento richiesto.