Un esempio: L’Ospedale S.Carlo
Costruito
tra il 1963 e il 1966 con quasi 1000 letti, (ora ridotti a 544) non ha ricevuto
un’adeguata manutenzione e le infrastrutture sono ora “un’ emergenza“: ascensori
da cambiare, antincendio non a norma, tubature e impianti elettrici obsoleti,
blocchi operatori in decadimento e amianto da bonificare.
Ora
si dice “costa troppo ristrutturarlo conviene abbatterlo” (Corriere della
sera 7/11/2013) o si parla di ridurlo a una specie di succursale del San
Paolo che sta dall’altra parte della città. I cittadini saranno privati
di un servizio essenziale.
L’OSPEDALE
S.CARLO NON DEVE ESSERE ABBATTUTO, MA RISTRUTTURATO E MESSO A NORMA,
SENZA NESSUN TAGLIO.
FIRMATE PER LA RICHIESTA DI UN INCONTRO
ALLA REGIONE
Ma non si tratta di una situazione isolata
E’
una delle testimonianze dell’aggressione che da anni viene attuata contro la
Sanità pubblica, specialmente in Lombardia: ticket sempre più pesanti, malati
cronici e disabili senza risorse, servizio sempre più scadenti negli ospedali e
nelle RSA, tagli del personale cui non si rinnovano i contratti e si riducono i
salari, peggioramento delle condizioni di lavoro.
Dappertutto
poi si rinuncia a ristrutturazioni per dare spazio a speculazioni come quella
di trasferire l’Istituto Tumori e il Neurologico Besta nelle aree inquinate
dell’ex Falk di Sesto senza garanzie di un serio risanamento, o si riducono i
servizi nei Poliambulatori ICP, si smobilita il reparto pediatria del Macedonio
Melloni, non si apre la sezione di neurologia infantile del San Paolo e tanti
altri esempi.
Ogni
manovra finanziaria del Governo si trasforma in occasione per tagli alla
Sanità. Anche le istituzioni locali (Comune o Asl) ci mettono del loro con la
chiusura di importanti servizi come i SERT, le Unità Operative per le Malattie
Sessualmente Trasmesse, i consultori, i servizi di sanità mentale ecc.
Si tratta, insomma, di un progetto cosciente che Monti aveva espresso con sorprendente
chiarezza quando aveva detto: “il Servizio Sanitario Nazionale non possiamo più
permettercelo”. A suo parere questo dovrebbe essere sostituito con un sistema
all’americana, tutto privato in cui ti curano se hai i soldi e non c’è nessuna
attenzione per la prevenzione.
PER
DIFENDERE L’OSPEDALE SAN CARLO E IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE, PUBBLICO,
UNIVERSALE, GRATUITO, VI INVITIAMO TUTTI A DI PARTECIPARE ALLA
MANIFESTAZIONE DAVANTI AL
SAN CARLO
VENERDI 29 NOVEMBRE
ALLE ORE 16.30 FINO ALLE
18
Mi 17/20/13FOTINPROP
COORDINAMENTO LAVORATORI E UTENTI SANITA’
e-mail: Coordinamentosanita@googlegroups.com