SEA
ha sottoposto alla firma dei Sindacati e delle RSU di SEA Handling l’accordo
sull’attivazione della CIGS. In tale accordo vengono
sanciti definitivamente i tempi della dismissione di SEA Handling con le
modalità di applicazione della CIGS, da prima a rotazione poi a zero ore per chi
non avrà la fortuna (…o il Santo in paradiso! ) e si ritroverà nella lista degli
esuberi.
Perché
riteniamo che è un accordo da non firmare:
· Non
siamo contro l’applicazione della cassa integrazione a priori, essendo un
ammortizzatore sociale, ma in tale accordo volutamente non si parla solo di
attivazione della CIGS ma si condivide già l’idea di esuberi.
Esuberi
ai quali non è data nessuna garanzia ma solo delle verifiche sulla fattibilità
di un percorso di ricollocazione.
· Il
solo pensiero che fino al 30 giugno 2014 la cassa venga gestita come lo è stata
fino ad ora ( senza equità, solo con l’intento di dimostrare l’esistenza di
esuberi, costringendo i lavoratori a dei ritmi e carichi di lavoro
insostenibili, assegnata in alcuni casi come premio ed in altri in modo punitivo
e intimidatorio) ci fa rabbrividire!
· Chi
ha sbagliato deve pagare!
Ci
troviamo nella paradossale situazione che chi ha firmato l’accordo del 2002 di
divisione di Sea H. da Sea Spa oggi lo ritroviamo a gestire la fine di SEA
Handling.
Dirigenti
e responsabili si sono già accaparrati i posti nella nuova Società dove gli
saranno garantiti lauti stipendi e premi di risultato, noncuranti dei sacrifici
e delle rinunce dei lavoratori oltre che della perdita dei diritti duramente
conquistati dagli stessi.
Si
sono sperperati denari pubblici in stipendi , buonuscite e consulenze
milionarie!
· Ancora
una volta stiamo assistendo alla massima mancanza di tutela per i lavoratori,
solo parole, promesse verbali e MAI impegni sottoscritti.
· Si
continua con ottusaggine a spendere milioni di euro pubblici solo per le
infrastrutture di Malpensa e non viene investito un solo centesimo per garantire
occupazione e un salario dignitoso all’altezza del costo della vita sul
territorio.
Ci
ritroviamo con uno numero di disoccupati in continuo crescendo a causa di una
malsana politica sul sistema Malpensa.
Dirigenti
e politici sono stati totalmente incapaci e non all’altezza di trovare una
soluzione alla crisi, l’hanno solo calata sui lavoratori di SEA e di tutto il
sedime Aeroportuale.
Malpensa 17 dicembre
2013