Dal prossimo anno scolastico grosse novità in vista per le mense cittadine: cambieranno i fornitori ma sopratutto chiuderanno tre cucine in alcuni asili nido comunali perchè “non sarà possibile provvedere alla gestione in economia del servizio".
Sarà un anno scolastico molto diverso quello che potrebbero trovarsi ad affrontare gli studenti che frequentano le 18 scuole in cui il comune di Busto Arsizio gestisce il servizio mensa. Il 31 agosto del prossimo anno scadrà infatti il contratto con la società che ha organizzato la ristorazione di migliaia di alunni negli ultimi anni e in questi giorni a Palazzo Gilardoni si sta preparando il bando per riassegnare il servizio.
Tra i dettagli che si possono iniziare a scorgere dalle linee guida già diffuse dagli uffici comunali (qui consultabili integralmente) si scopre che la società che si aggiudicherà il servizio dovrà anche provvedere a rifornire le scuole dell’infanzia Rodari, Collodi e Bianca Garavaglia. Si tratta di asili che fino ad oggi avevano potuto contare su un servizio organizzato in loco, attraverso le cucine interne alle strutture. Ma dal prossimo anno si cambia. Il motivo è messo nero su bianco dai dirigenti del comune di Busto che spiegano come "già dal prossimo anno sarà necessario esternalizzare il servizio mensa [...] in quanto non sarà possibile, per carenza di personale, provvedere alla gestione in economia del servizio di preparazione in loco dei pasti". In sostanza, dal momento che la città non può provvedere a nuove assunzioni di personale, il servizio sarà affidato ad esterni.
Il bando che l'amministrazione ha in mente di pubblicare nei prossimi mesi punta ad affidare il servizio per 4 anni mettendo sul piatto un tesoretto di oltre 3,5 milioni di euro. E così, fino all'agosto 2018 la ristorazione sarà affidata ad una società, con buona pace per chi aveva creduto alla realizzazione di un centro cottura in città.
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