Tra i dipendenti c’è chi suggerisce di presentarsi al prossimo consiglio comunale, in programma venerdì 31 gennaio, con striscioni e volantini per spiegare ai cittadini che i disservizi degli uffici comunali non vanno attribuiti ai lavoratori che, anzi, sono le prime vittime di questa situazione.
“Abbiamo percorso tutte le strade possibili – aggiunge Fausto Sartorato – adesso serve una svolta, altrimenti la situazione non potrà che peggiorare”.
E se i lavoratori decidono di far saltare l’annunciato presidio davanti al municipio, alla fine la quasi totalità dei presenti dà il via libera allo sciopero di tre ore che verrà indetto nei prossimi giorni.
“Siamo arrivati al match point”. Usa una metafora tennistica il sindacalista Angiolino Liguori per introdurre una delicata assemblea dei dipendenti comunali, “la più importante degli ultimi tempi”, assicura. E in effetti l’esito della riunione è clamoroso, con la maggioranza assoluta dei presenti al Museo del Tessile (mancavano le educatrici di tre asili, “assenti giustificate”) chevota a favore dello sciopero.
Così, a distanza di diversi anni dall’ultima volta, il personale di Palazzo Gilardoni incrocerà le braccia. Lunedì è in programma un incontro delle Rsu nel quale verranno stabilite le modalità dello sciopero, che avrà una durata di tre ore.