- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

mercoledì 29 gennaio 2014

SOLARO: Electrolux, la protesta dei lavoratori blocca la produzione

Momenti di tensione martedì sera a Salaro, alla Electrolux dove lavorano 500 dipendenti. Azienda che fa parte del gruppo nazionale che nelle ultime ore ha annunciato un drastico calo degli stipendi. All’inizio si parlava persino di un dimezzamento della retribuzione, ma nella giornata di ieri, martedì 28 gennaio, era poi arrivata la precisazione dell’azienda: circa 130 euro in meno in busta per tutti i dipendenti. Si tratta di una riduzione dell'ora lavorata che rientra, secondo la direzione nazionale della Electrolux, in un piano triennale che prevede anche il blocco degli scatti di anzianità e che deve essere ancora discusso coi lavoratori. 
L’Electrolux è una multinazionale svedese che produce elettrodomestici; la sede principale italiana è a Porcia, nel Friuli. Ernesto Ferrario, l’amministratore delegato della divisione italiana, che conta quattro stabilimenti sul suolo nazionale, incontrerà mercoledì pomeriggio il ministro Zanonato, il quale vuole capire bene quale sia la situazione che coinvolge numerosi lavoratori.
Intanto però, la tensione è salita nella sera di martedì nella sede di Solaro, paese di 13mila abitanti, situato di fianco a Saronno, ma in provincia di Milano, dove alcuni dei 500 dipendenti hanno manifestato dalle 14, bloccando la produzione dell’azienda. Dopo lo sciopero, alcuni lavoratori hanno ripreso il lavoro, altri hanno proseguito nella manifestazione bloccando il magazzino e quindi la fornitura di materiale negli altri reparti. La direzione ha quindi chiuso l'azienda e mandato a casa i lavoratori.