- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

sabato 1 marzo 2014

GALLARATE: Amianto nell'ospedale, 18 dipendenti fanno causa

Prima è arrivata la morte per mesotelioma di uno deimanutentori storici dell'ospedale di Gallarate (avendoci lavorato dal '65 all'82), era il 2007 e il suo caso è finito in tribunale a Busto Arsizio con una condanna in primo gradoper l'azienda ospedaliera per un risarcimento da 800 mila euro. Poi è sopraggiunto il decesso, per la stessa malattia, del collega che aveva anche testimoniato in quel processo, anch'egli per decenni a stretto contatto con le tubature dell'ospedale e - fatto ancor più triste - nel giorno in cui è andato in pensione. Ora la preoccupazione si è diffusa tra gli altri 17 manutentori che negli ultimi decenni hanno lavorato in quell'ospedale dove solo nel 2011 è iniziato il lavoro di bonifica dall'amianto, il killer silenzioso con il quale sono stati a contatto per moltissimi anni, senza che nessuno - sostengono - li abbia informati di quello che avrebbero respirato.
Sono tanti gli esposti presentati alla Procura di Busto Arsizio, attraverso l'avvocato Dario
Celiento, che accusano l'azienda ospedaliera di non aver messo in atto procedure di sicurezza per difendere i manutentori dal pericolo che stavano correndo. Una questione molto seria della quale si sta occupando il sostituto procuratore Nadia Calcaterra(foto a destra) che ha aperto un fascicolo contro ignoti per omessa sicurezza sui luoghi di lavoro. Anni passati a riparare tubature all'interno di una struttura che nascondeva il pericoloso materiale un po' ovunque, soprattutto nelle pareti a copertura delle tubature. Proprio le tubature sono finite sotto accusa da parte dei manutentori: per anni hanno lavorato a stretto contatto, tagliandole e saldandole, respirando le polveri ogni volta che i muri venivano spaccati per le riparazioni. Ce n'era talmente tanto di amianto che l'ospedale Sant'Antonio Abate è stato per lungo tempo inserito nella black list delle strutture lombarde pericolose per la salute. L'indagine è solo all'inizio e dovrà ricostruire un lungo periodo di interventi all'interno delle strutture che fanno parte dell'azienda ospedaliera.