Sono tanti gli esposti presentati alla Procura di Busto Arsizio, attraverso l'avvocato Dario
Celiento, che accusano l'azienda ospedaliera di non aver messo in atto procedure di sicurezza per difendere i manutentori dal pericolo che stavano correndo. Una questione molto seria della quale si sta occupando il sostituto procuratore Nadia Calcaterra(foto a destra) che ha aperto un fascicolo contro ignoti per omessa sicurezza sui luoghi di lavoro. Anni passati a riparare tubature all'interno di una struttura che nascondeva il pericoloso materiale un po' ovunque, soprattutto nelle pareti a copertura delle tubature. Proprio le tubature sono finite sotto accusa da parte dei manutentori: per anni hanno lavorato a stretto contatto, tagliandole e saldandole, respirando le polveri ogni volta che i muri venivano spaccati per le riparazioni. Ce n'era talmente tanto di amianto che l'ospedale Sant'Antonio Abate è stato per lungo tempo inserito nella black list delle strutture lombarde pericolose per la salute. L'indagine è solo all'inizio e dovrà ricostruire un lungo periodo di interventi all'interno delle strutture che fanno parte dell'azienda ospedaliera.