- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

martedì 15 aprile 2014

ALTISSIMA LA PARTECIPAZIONE ALLO SCIOPERO NAZIONALE CAT

Lo sciopero di tutto il personale ferroviario del trasporto viaggiatori è iniziato ieri sera alle 21.00 e sta registrando una partecipazione massiccia dei ferrovieri.
Le previsioni di un’alta partecipazione si erano manifestate sia durante le assemblee dei lavoratori, sia con l’altissima richiesta di informazione nei momenti antecedenti l’inizio dello sciopero. Pochi sanno, che l’adesione allo sciopero da parte dei ferrovieri, soprattutto per il personale dei treni (ma non solo), oltre alla normale perdita della retribuzione, impone una sorta di corsa ad ostacoli tra cavilli, vincoli ed obblighi che costringono i lavoratori a presentarsi comunque in servizio prima, durante o subito dopo.
Le motivazioni alla base della vertenza sono:
  • lo smantellamento del sistema pensionistico dei ferrovieri con il disconoscimento di specifiche lavorazioni, estremamente disagiate, inopinatamente parificate al sistema generale;
  • le regole di orario di lavoro, oggi praticate nel comparto, prevedono limiti addirittura peggiori di dalla legislazione generale, nonostante agli operatori del comparto siano affidati compiti di sicurezza. L’urgenza è quella di avere norme legislative specifiche che evitino le pericolose derive della liberalizzazione del comparto;
  • il cosiddetto riordino normativo - conseguente alla istituzione dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria (ANSF), ha generato semplificazioni formali, ma confusioni e maggiori insicurezze sostanziali, specie con il previsto ridimensionamento del ruolo del Capotreno e la connessa eliminazione dei doppi controlli.