Lo sciopero di tutto il personale ferroviario del trasporto viaggiatori è iniziato ieri sera alle 21.00 e sta registrando una partecipazione massiccia dei ferrovieri.
Le previsioni di un’alta partecipazione si erano manifestate sia durante le assemblee dei lavoratori, sia con l’altissima richiesta di informazione nei momenti antecedenti l’inizio dello sciopero. Pochi sanno, che l’adesione allo sciopero da parte dei ferrovieri, soprattutto per il personale dei treni (ma non solo), oltre alla normale perdita della retribuzione, impone una sorta di corsa ad ostacoli tra cavilli, vincoli ed obblighi che costringono i lavoratori a presentarsi comunque in servizio prima, durante o subito dopo.
Le motivazioni alla base della vertenza sono:
- lo smantellamento del sistema pensionistico dei ferrovieri con il disconoscimento di specifiche lavorazioni, estremamente disagiate, inopinatamente parificate al sistema generale;
- le regole di orario di lavoro, oggi praticate nel comparto, prevedono limiti addirittura peggiori di dalla legislazione generale, nonostante agli operatori del comparto siano affidati compiti di sicurezza. L’urgenza è quella di avere norme legislative specifiche che evitino le pericolose derive della liberalizzazione del comparto;
- il cosiddetto riordino normativo - conseguente alla istituzione dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria (ANSF), ha generato semplificazioni formali, ma confusioni e maggiori insicurezze sostanziali, specie con il previsto ridimensionamento del ruolo del Capotreno e la connessa eliminazione dei doppi controlli.