“Se va avanti così, finiremo come gli stagionali dei pomodori”. La constatazione è amara, come lo stato d’animo degli operai dello stabilimento di San Sisto, quartiere di 10mila anime, nato e costruito attorno alla Perugina, la storica fabbrica dei Baci. L’odore di cioccolato si sente non appena si arriva sul trafficato viale che chiude la fila di case abitate e immette nella zona industriale. Anche questa è nata attorno alla fabbrica, quando lo sviluppo della fabbrica era lo sviluppo diPerugia. “Qui una volta – dice Michele Greco, coordinatore della Rsu – lavorare alla Peruginaera meglio che lavorare in banca”. Erano gli anni ‘60 quando veniva inaugurato lo stabilimento di San Sisto e gli operai erano appena stati braccianti o mezzadri. La Perugina era il futuro, il “fiore all’occhiello della città”. Ancora oggi sono circa 4000 i curriculum che arrivano da ogni parte.
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