Siamo giunti alla resa dei conti e tutte le cialtronerie della
dirigenza SEA coi suoi fidi scudieri di cgil cisl uil ugl flai e sinpa sono scoperte…
La strana storia di Sea Handling è sotto gli occhi di tutti i
lavoratori e ci chiediamo se sono stati errori grotteschi o scelte
“programmate”. Procediamo con ordine…
Nel 2002 SEA Spa decide di formare una società di handling ,
scorporandola da SEA madre ; una scelta condivisa e sostenuta da tutti i sindacati
presenti. Sea Handling nasce dal primo giorno già con un passivo di diversi
milioni di euro ( una bad company? ). Perché questa scelta? In controtendenza
con quello che hanno fatto diversi aeroporti europei? In più da una visura alla
Camera di Commercio SEA H. ci
risulta che venga formata nel 1998…ben 4 anni prima della sua operatività!... Questo ci lascia molti dubbi sulla trasparenza
dell’operazione. …
Dopo la decisione nel 2012 della
Commissione Europea di far pagare i 360 mil di euro più interessi per illeciti
aiuti da parte di SEA Spa che compromettevano la “concorrenza” negli scali
milanesi, la dirigenza SEA sforna l’accordo del 4.11.2013 con il progetto di
nascita di Airport Handling, al 100%
controllata da SEA Spa… che evidenziavano anche una gestione fallimentare di
Sea H. , senza la volontà di gestire la cosa pubblica nell’interesse dei
lavoratori e cittadini…tanto alla fine i soldi per ripianare i debiti arrivavano da SEA Spa.
Tutto in parvenza cambiava ma
per non cambiare nulla : dai dirigenti ai sindacati firmatari , tutto rimaneva tale e quale a SEA Handling per
i “lor signori”; stessi stipendi, stessi uomini, stessi permessi sindacali, ma
nessuna garanzia occupazionale e reddituale certa per i lavoratori.
L’Europa boccia sonoramente il castello di carta di questi cervelloni
aziendali e sindacali , ponendo la condizione essenziale che la nuova società
sia a maggioranza privata.
Alcune domande sorgono nella mente dei lavoratori:
1- SEA e sindacati sbagliano scelte strategiche societarie nel 2002 e
poi nel 2013 quindi :
o sono degli incompetenti totali o queste scelte sono state scelte programmate frutto di un
progetto studiato da anni sul futuro degli aeroporti milanesi.
2- In tutti e due i casi l’unica cosa certa è che questi signori se ne VADANO A CASA!
Anche perché ci costano qualche
milione di euro e per avere un simile risultato si può pensare di trovare di
meglio a minor prezzo sul mercato!
Liberino questa azienda da
questo abbraccio mortale!
In una azienda normale dirigenti che sbagliano ( ..e che sbagli! )
vengono semplicemente allontanati per il bene della stessa azienda…in SEA NO!
Rimangono …vengono lautamente pagati e perpetuano il loro potere! Stesso
discorso vale per cgil cisl uil ugl flai
e sinpa…
COSA CHIEDONO I
LAVORATORI
1- SEA deve rimanere pubblica con una soglia appartenente al Comune del
51%. Di questo la “politica” Comune di Milano e Governo si facciano avanti e si
prendano le proprie responsabilità davanti all’Europa dei burocrati.
Sono in giro su tutte le tv mostrando i muscoli verso l’Europa a
parole…questa è un’occasione, passino ai fatti.
2- Prima di discutere dei contratti dei lavoratori si discuta degli
sprechi di chi dirige questa azienda dirigenza e sindacati, prima che come nel
2002 si crei una nuova bad company.
Come si può chiedere ad un lavoratore di discutere di posti di lavoro e
tagli del proprio salario se :
-Stipendi dei Dirigenti di SEA
Il Chief Operating Officer Giulio
De Metrio guadagna 829mila euro lordi all’anno e il Chief Corporate Officer
Luciano Carbone 611mila , per finire con Direttori del Personale con “solo” ..più
di 200mila euro annui!...Ci si lamenta degli 800mila euro di Moretti di
Ferrovie dello Stato che governa un’azienda di più di 70mila dipendenti e che
dire dei nostri dirigenti che “governano” (?) meno di 5000 ?...povera SEA! Urge
un tetto agli stipendi dei dirigenti, per esempio pari a 3 volte quello di un
impiegato. Se i nostri stipendi devono essere in linea con il mercato quelli di
“lor signori” hanno una deroga?
-STOP alle assunzioni degli “amici degli amici”….E’ mai
possibile che dal 2008 , anno della ristrutturazione di SEA, con sacrifici dei
lavoratori ( vedi 3 rol in meno mentre tutti i dirigenti prendevano ogni anno
dei bonus e premi ) siano state fatte più di 120 assunzioni tra dirigenti ,
quadri ed impiegati di 1° livello! SEA ci dia l’ammontare della spesa!
La scusa della direzione del personale che ha solo sostituito delle
uscite sono BALLE! Le capacità dirigenziali le aveva in casa ma non le ha volute
usare!...chissà perché…e per chi?..
- STOP alle consulenze “pazze” :
15 milioni di consulenze all’anno nel Gruppo SEA!...una follia…
- STOP allo spreco dei permessi sindacali : le cifre
approssimative , ma che non si allontanano dalla realtà, parlano di più di 50.000 ore di
permessi sindacali alle sigle cgil cisl uil ugl flai sinpa e usb, fatti con accordi sottoscritti tra SEA ed ogni singola organizzazione
sindacale. Nessuno è contro ad una conquista sindacale ottenuta dai nostri
padri , ma si è contro l’abuso di un
diritto! Così si diventa alla stregua di un sindacato di comodo.
I lavoratori non possono e non devono pagare per gli errori commessi in
questi anni da una dirigenza aziendale e sindacale che ci ha portato sull’orlo
del baratro.
I LAVORATORI PRETENDONO
TRASPARENZA SU TUTTO : STIPENDI , APPALTI , CONSULENZE , AGIBILITA’ SINDACALI ,
ASSUNZIONI E PREMI DEI DIRIGENTI.
SEA NON E’ DI
PROPRIETA’ DI QUALCHE DIRIGENTE MA E’ UNA AZIENDA PUBBLICA!
Malpensa, 9 aprile 2014