Dal settembre 2013 il territorio del Saronnese e del Nord ovest di Milano sta subendo una continua presenza di organizzazioni neo-fasciste; a questa si sono aggiunte le più classiche e squallide azioni squadristiche che vanno dall’affissione nottetempo di striscioni di fronte alla sede dei partiti democratici fino alle aggressioni alla sede ANPI di Legnano.
Ciò non avviene per caso, come non è casuale la continua presenza di un gruppetto di neo-fascisti di Forza Nuova prima a Caronno poi a Saronno, a Origgio ed a Legnano. A queste amministrazioni i neofascisti rimproverano l’aver scelto con coerenza la via dell’integrazione per i cittadini stranieri nati e cresciuti sul suolo italiano; una cultura democratica attenta agli ultimi e ai più deboli; di aver costruito per primi, in una provincia amministrata dalle destre, un’ipotesi di convivenza civile non basata sulla paura e l’emarginazione del diverso ma sul rispetto dei diritti dell’uguaglianza, e sull’ integrazione. Per tutto questo oggi è importante raggiungere la più ampia unità di intenti e d’azione di tutti gli antifascisti e di tutte le forze che si ispirano al rispetto della Costituzione; l’antifascismo si fa unendo tutti i democratici e non dividendo.
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