Ho camminato la mia età. L’ho fatto a piedi nudi, coi sandali, con scarpe utilizzate sino a che le dita dei piedi protestavano perché quelle scarpe erano diventate corte. Ho camminato, però.
Ne ho viste e ne ho sentite tante. Di belle e di brutte. Non avrei mai creduto, di false.
A leggerle, certe cose, le si ipotizzava vere. A sentirle, pure. Poi, dopo un succinto “inventario” ho capito che la mia età, me l’hanno fatta percorrere a suon di bugie. Bugie, rivedute e corrette da chi mi è stato vicino e che mi ha aperto gli occhi e che mi ha detto “fidati, ma controlla”.
Ho cercato di farlo. Non sempre. Impossibile fare il controllore a vita. Però, ho imparato come si può fiutare una “bufala” e come si può scoprirla. La parola magica è il confronto.
Da solo, il confronto potrebbe servire a poco. Deve essere accompagnato dalla condivisione.
Con chi? Prima di tutto con chi ragiona col cuore. Poi, anche con coloro che ci mettono il cuore dentro un argomento. Uno qualsiasi.