MALPENSA
Sei in: VareseNews / Gallarate/Malpensa / Sea Handling, i confederali presentano 1250 firme pro-accordo - 14/07/2014
Sea Handling, i confederali presentano 1250 firme
pro-accordo
Nel giorno dell'incontro in Regione Cgil, Cisl e Uil provano a rilanciare l'accordo per
il passaggio alla nuova Airport Handling. I sindacati di base confermano lo sciopero
di domenica
Tensione ieri pomeriggio davanti a Regione Lombardia, dove si è tenuta una riunione coi sindacati confederali e i vertici della Sea. Nodo da sciogliere, ovviamente, è quello di Sea Handling, la società che deve cedere il passo alla new.co. Airport Handling. Confederali e azienda si sono incontrati per valutare gli elementi necessari al passaggio alla new.co, dopo che la maggioranza dei lavoratori ha respinto l’accordo trovato nei mesi passati (nella foto: una manifestazione nei mesi passati, lavoratori SeaH davanti a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano). Sotto la Regione c'è stata la protesta delle sigleautonome - in prima fila Cub e Adl -, che si battono per confermare il no all’accordo, o, in alternativa, chiedono modifiche di peso alle parti che riguardano le retribuzioni e i permessi sindacali (proponendo un drastico taglio, in polemica con i confederali).
Sea Handling, ultima chiamata: 1.250
lavoratori chiedono l’accordo
Superati i no al referendum. Per chiudere la vertenza si punta sul successo della petizione tra i
dipendenti. Oggi vertice in Regione: la firma entro giovedì
Milano, 14 luglio 2014 - Si apre una settimana decisiva per la vertenza Sea Handling (SeaH). Oggi
alle 14.30 i vertici della Spa che gestisce gli aeroporti diLinate e Malpensa e i rappresentanti
sindacali si ritroveranno in Regione, per l’esattezza negli uffici dell’«Agenzia regionale per l’istruzione, la
formazione e il lavoro» (Arifl), per capire se ci siano o no gli estremi per siglare l’accordo bis sul
contratto di lavoro col quale 1800 dipendenti di Sea Handling, su 2214, dovranno essere riassorbiti
nella nuova Airport Handling (AH). Un incontro, quello di oggi, che è ben più di un passaggio formale.
Sea e le maggiori sigle sindacali avevano infatti sottoscritto un’intesa sul contratto già il 4 giugno. Nove
giorni più tardi quell’intesa è stata peròrespinta dai lavoratori dell’Handling tramite referendum. Da qui la
necessità diriaprire la trattative ed arrivare ad un nuovo testo che, pur senza stravolgere il testo originario,
potesse essere il più possibile condiviso. Nel documento sul quale si cercherà di chiudere la vertenza sono
state quindi recepite alcune richieste avanzate da Cub e Adl, i due sindacati che avevano
sponsorizzato il no al referendum, e sono state meglio precisate altre clausole. Due i passaggi-chiave:
l’allegato all’accordo del 4 giugno messo a punto nei giorni scorsi prevede che i tagli alle retribuzioni dei
manager di Sea e alle ore di permesso sindacale siano dirottate sui lavoratori consentendo così di
aumentare da 2 a 2,5 le mensilità che saranno loro corrisposte a titolo di “liquidazione” nel passaggio da
SeaH ad AH. Non abbastanza per Cub e Adl che sono tornati a scrivere al presidente Pietro Modiano
chiedendo l’estensione dei tagli ai permessi sindacali a tutto il Gruppo Sea, e non solo all’Airport, con
l’obiettivo di ridurre da 6 a 4 i giorni di riposo che i lavoratori perderebbero col nuovo contratto. Sea
ha però ribadito il suo no.
Oggi ci saranno anche i Cub al tavolo regionale. Ma, anche premesso chenon è necessaria
l’unanimità dei sindacati, tutto lascia presagire che l’accordo bis alla fine sarà firmato. Già, perché i
sindacati del fronte del sì (Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Flai e Usb) hanno cercato di ottenere dai lavoratori il mandato a
sottoscrivere gli accordi attraverso una raccolta di firme da portare al tavolo dell’Arifl. E fino a ieri
pomeriggio la petizione era stata sottoscritta da 1250 lavoratori, tradotto: più della metà dei
dipendenti ai quali si applicherebbe l’intesa (2214) e più di quanti furono i «no» al referendum, ovvero
944. Dato nel dato: oltre 900 delle 1250 firme sono state raccolte a Malpensa, proprio l’aeroporto che il
13 giugno scorso fece pendere l’ago della bilancia dalla parte dei no. Basterà il successo della raccolta firme
per procedere alla ratifica dell’intesa? Pare proprio di sì, se si considera che questo è il volere anche di Sea,
oltre che di 6 sigle sindacali sulle 8 attive nei due scali milanesi. Solo domattina i segretari sindacali del
fronte del sì decideranno, però, se dare il via libera all’accordo già oggi o se attendere l’ultimo giorno utile,
giovedì 17. La Cgil preferirebbe firmare solo dopo le due assemblee coi lavoratori in agenda domani e
dopodomani. Renzo Canavesi, leader dei Cub, non cambia però idea: «Non si può aggirare l’esito di
un referendum con una raccolta firme. È assurdo».
Sea, la nuova Handling parte il primo settembre Oggi la firma dell'accordo
Cub e Adl restano contrari ma i giochi sembrano fatti
di GIAMBATTISTA ANASTASIO
Milano - SALVO SORPRESE dell'ultima ora, la vertenza Sea Handling (SeaH) può considerarsi chiusa. Oggi alle 15.30 la Spa e
le sigle sindacali si ritroveranno di nuovo negli uffici dell'«Agenzia regionale per l'istruzione, la formazione e il lavoro» (Arifl) per
firmare l'accordo sul contratto di lavoro col quale 1800 dei 2214 dipendenti di SeaH saranno riassorbiti in Airport Handling. IL
DEBUTTO della nuova società che dovrà gestire i servizi di terra negli aeroporti di Linate e Malpensa è previsto il primo
settembre. L'accordo sarà siglato da Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Flai e Usb. Non dai Cub, non dall'Adl. I due fronti sindacali restano
distanti. I confederali avevano sottoscritto un'intesa con Sea già il 4 giugno. Nove giorni più tardi quell'intesa era stata però
respinta dai lavoratori tramite referendum. Da qui la riapertura delle trattative, con una scadenza improrogabile: nuovo accordo
entro il 17 luglio oppure Sea avrà piena discrezionalità su licenziamenti e assunzioni. Per evitare tale scenario, la Spa
aeroportuale e i sindacati del «sì» hanno messo a punto 6 precisazioni alla versione originale dell'accordo, due quelle chiave: le
risorse recuperate attraverso il taglio alle retribuzioni dei dirigenti di Sea e il taglio ai permessi sindacali saranno dirottate sui
lavoratori, l'ammontare della "liquidazione" da loro percepita nel passaggio da SeaH all'Airport passa così da 2 a 2,5 mensilità.
Concessioni che non hanno spento il malcontento di Cub e Adl e ieri se n'è avuta la riprova: nel corso del primo tavolo all'Arifl
non sono mancati momenti di tensione tra i rappresentanti del fronte del no, i vertici dell'azienda e i sindacati del sì. Cub e Adl
hanno portato sotto la sede dell'Agenzia un centinaio di lavoratori per un presidio di protesta. I sindacati favorevoli all'accordo
hanno però cercato la legittimazione a sottoscrivere l'accordo attraverso una raccolta firme tra i lavoratori: oltre 1.250 quelli
espressisi in favore dell'intesa, più della metà del totale dei dipendenti di SeaH e più delle 944 schede riscosse dai «no» al
referendum. Cub e Adl vorrebbero un nuovo referendum. Ma ieri l'Arifl ha confermato che se c'è l'accordo tra Sea e le principali
sigle sindacali, quella petizione può bastare per sottoscrivere l'accordo. Solo la necessità di autenticare le firme e ragioni interne
alle segreterie sindacali hanno impedito che il via libera all'intesa arrivasse ieri. Tutto rimandato ad oggi. Da più parti si escludono
colpi di scena. Pare proprio sia la volta buona.
Sciopero aerei, Domenica 20 Luglio 2014
disagi compagnie coinvolte, orari
Orario Sciopero aerei Luglio 2014, sigle sindacali, compagnie e aeroporti
coinvolti Domenica 20
Sciopero aerei, Domenica 20 Luglio 2014 disagi compagnie coinvolte, orari – Giornata nera per chi deve spostarsi in
aereo a causa di uno sciopero aerei indetto per Domenica 20 Luglio 2014, della durata di 24 ore. Nello specifico gli
orari dello sciopero aerei saranno i seguenti: si comincia alle 23.59 di Sabato 29 Luglio per proseguire fino al
medesimo orario della giornata successiva. Filt-Cgil, Fit-Cisl e Ugl Trasporti sono le sigle sindacali che hanno indetto
lo sciopero che coinvolgerà il personale di terra e di volo del gruppo Meridiana e i lavoratori di EasyJet. Ma anche altri
comparti incroceranno le braccia il 20 Luglio nell’ambito dello sciopero aerei in programma. Tra questi i piloti e gli
assistenti di volo delle compagnie che aderiscono a Anpac, Avia e Anpav. E’ prevista anche un’agitazione del personale
Enav, indetta dalla sigla sindacale Cila-Av , nei seguenti orari, dalle 10 alle 18 di Domenica 20 Luglio e uno sciopero del
personale aeroportuale di Sea e Sea Handling degli aeroporti di Milano Linate e Malpensa indetto dalla sigla sindacale
Adl. Protesta di 24 ore anche per la confederazione Cub che ha indetto uno sciopero per i lavoratori del comparto aereo,
aeroportuale e indotto, nei seguenti orari: dalle 00.01 fino alle 23.59 del 20 Luglio. Uno sciopero è stato indetto anche
dall’Usb Lavoro Privato Trasporti, coinvolgerà il settore dei trasporti aerei dalle 00.00 alle 23.59. Per magigori
informazioni, contattare le compagnie aeree o consultare il sito del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture.
Previsioni meteo - Nel giorno dellosciopero riguardante diverse sigle sindacali del trasporto aereo civile, si
prevede cielo sereno o poco nuvoloso in gran parte d’Italia, con possibili addensamenti associati a piogge in
alcune zone del nord prossime alle Alpi e dell’Appennino. Nelle restanti parti d’Italia condizioni del tempo stabili e senza
precipitazioni, con temperature minime e massime in leggera flessione al centro, in rialzo al Sud e sulle Isole, stazionarie o
in diminnuzione nei valori massimi al Nord.
Sea Handling, intesa bis. Ora tocca ai
lavoratori: via alla raccolta firme
Ok di Sea ai confederali, recuperata mezza mensilità. Renzo Canavesi non molla: «Bene queste
concessioni ma non sono sufficienti»
Milano, 8 luglio 2014 - Tocca di nuovo ai lavoratori. Saranno ancora loro a decidere le sorti della vertenza
Sea Handling. Nessun referendum, però. Stavolta si punta su una raccolta firme. Giro di boa. Ieri si è chiusa
una fase della vertenza, quella della rinegoziazione degli accordi tra Sea e i sindacati. Oggi se ne apre
un’ultima, la più incerta: quella della costruzione di quell’unione di intenti tra le stesse organizzazioni
sindacali e i dipendenti che finora è mancata. «Operazione consenso». Con ordine, allora.
Sea ha ieri deciso di recepire le sei precisazioni presentate da Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Flai all’accordo
sottoscritto il 4 giugno scorso dalla stessa Spa con le medesime sigle sindacali. Un accordo che si è dovuto
giocoforza ridiscutere perché i lavoratori, tre settimane fa, lo avevano bocciato tramite referendum. Un
accordo che ora non sarà però riscritto. Più semplicemente, quei 6 punti saranno meglio dettagliati per
renderli prescrittivi da subito. La versione originale dell’intesa ne rinviava invece l’approfondimento ad un
momento successivo all’entrata in servizio di Airport Handling, la società erede di Sea Handling (SeaH). In
sintesi, la Spa che gestisce gli aeroporti di Linate e Malpensa ha acconsentito a dirottare sui
lavoratori le risorse recuperate dal taglio delle retribuzioni ai suoi dirigenti e dal taglio alle ore di
permesso sindacale.
La sforbiciata vale in tutto 2 milioni di euro, quanto basta per portare da 2 a 2,5 le mensilità che
saranno corrisposte a titolo di “liquidazione” a queilavoratori (1800 su 2214) che passeranno da SeaH
all’Airport. Come chiesto ancora dai sindacati, i 6 giorni di lavoro in più previsti nel nuovo contratto e
derivanti dall’eliminazione di altrettanti riposi saranno spalmati in modo omogeneo durante l’anno, uno
ogni 2 mesi, e non concentrati nei periodidi picco del traffico aereo. I lavoratori avranno, infine, maggiori
garanzie di carriera e potranno godere di 4 giorni di riposo coincidenti con altrettante ex festività a patto
che lo richiedano con congruo anticipo all’azienda. Su quest’ultimo punto serve però un’intesa ulteriore, da
formalizzare entro ottobre. Queste 6 precisazioni costituiranno un allegato all’accordo del 4 giugno. Ed è su
queste che i lavoratori favorevoli all’intesa hanno indetto la raccolta firme. L’obiettivo è raccoglierne
almeno un migliaio in modo che i sindacati del sì, settimana prossima, possano presentarsi al
tavolo regionale forti di un mandato dal basso per sottoscrivere l’accordo bis. Ridimensionando così i
sindacati del no (Cub e Adl), secondo i quali quei 6 punti sono un primo passo buono ma non sufficiente per
l’intesa: «Chiediamo sia ridotta la decurtazione dei riposi e che i permessi sindacali siano tagliati in tutto il
Gruppo Sea, non solo nell’Airport» insiste Renzo Canavesi, leader dei Cub. MaSea non intende andare
oltre.