GLI OPERAI CFL SONO NUOVAMENTE IN SCIOPERO
DOPO UN ANNO ANCORA TUTTO IN DISCUSSIONE
CFL non ha digerito l’aumento conquistato un anno fa
Esattamente un anno fa i lavoratori della CFL, ditta che ha in sub-sub-appalto l’attività di movimentazione nella sede AgustaWestland di C. Costa, conquistavano un aumento retributivo uguale per tutti di 50 euro al mese (600 euro all’anno). Quei 50 euro erano solo una parte delle rivendicazioni portate avanti dagli operai che, dopo un braccio di ferro durato quasi un anno e dopo una serie di incontri con la direzione aziendale, numerose assemblee tra i lavoratori, gli stessi lo avevano ritenuto soddisfacente, sospendendo le iniziative di lotta ma il riconoscimento della loro professionalità rimaneva una ferita aperta. Con la direzione aziendale avevamo parlato chiaro, per un anno seppellivano l’ascia di guerra ma allo scadere della tregua o arrivavano i livelli o si riprendevano le lotte. CFL ha sperato fino all’ultimo che nessuno sollevasse di nuovo la questione dei livelli, ma così non è stato: i lavoratori non dimenticano facilmente e così hanno nuovamente avanzato la richiesta del livello all’azienda.
A luglio 2014, la direzione CFL si è presentata in trattativa con una proposta irricevibile e con una buona dose di faccia tosta: hanno accolto le richieste di riconoscimento professionale per tutti i lavoratori della CFL ma senza un aumento economico: per riconoscere gli 87 euro di aumento lordo la CFL intende usare due voci presenti in busta paga che sono i 67 euro del premio produzione e i 20 euro di presenza del sabato. Inoltre CFL propone di avviare una discussione con la O.S. ADL e le RSA per arrivare al riconoscimento di un premio produzione che comprenda anche i 50 euro di aumento ottenuti l’anno scorso.
In sintesi, dal 1 luglio 2014 gli operai della logistica si troveranno il riconoscimento del 5° livello ma perderebbero 67€ + 20€ + 50€ (tenendo presente che i 20 euro del sabato sono riconosciuti per ogni sabato di lavoro). Una ipotesi che ha mandato su tutte le furie gli operai e che sa molto di presa in giro. CFL, in questo modo, ha rimesso tutto nuovamente in discussione, anche le voci consolidate da anni che erano parte della retribuzione annua della precedente azienda che aveva in appalto le attività della movimentazione in Agusta. Secondo CFL, con questo livello si consolidano voci che altrimenti non rientravano nella paga base e che potevano anche essere tolte in seguito.
Con un colpo di spugna gli viene tolto una parte di stipendio e l’aumento ottenuto l’anno scorso che si devono nuovamente riconquistare. Ricordiamo che i 50€ di aumento del 2013 erano gli aumenti derivanti dal rinnovo del Contratto nazionale che i lavoratori avevano perso perche nel passaggio di appalto una parte di retribuzione era finita come superminimo assorbibile, superminimo che è stato assorbito al posto dell’aumento del rinnovo del CCNL.
A noi sembra una presa in giro e sembra che questa proposta sia solo l’ennesima provocazione per vedere se siamo ancora in grado di lottare uniti per quello che chiediamo. Per questo motivo abbiamo deciso di fare 2 giorni di sciopero, il 10 e 11 luglio e di spiegare a tutti, con questo comunicato, i motivi dello sciopero e del relativo e inevitabile contraccolpo alle attività di Agusta. Confidiamo nella solidarietà di tutti i dipendenti di Agusta.
C. Costa 10 luglio 2014