Occupazione, il 2014 si conferma un anno nero per la provincia di Varese. Le previsioni della banca dati Excelsior di Unioncamere sono nefaste: il saldo negativo tra entrate e uscite dal mondo del lavoro è di circa 2.750 unità. Rischiamo quasi un punto in più di disoccupazione.
La luce in fondo al tunnel, sul fronte del lavoro in provincia di
Varese, rischia di essere quella di un treno in corsa. Nuovi dati allarmanti arrivano dalla banca dati Excelsior di Unioncamere, che ogni anno effettua un’indagine, in collaborazione con il ministero del Lavoro, sulle previsioni formulate dalle imprese.
Il dato assoluto è quello più evidente: 9.860 uscite dal mondo del lavoro contro 6.920 entrate, per quanto riguarda i contratti subordinati Il saldo occupazionale negativo previsto in provincia di Varese (-2.760 unità) è il risultato della differenza tra oltre 9.500 “entrate” e 12.300 “uscite” di lavoratori dalle imprese.
I flussi in entrata saranno costituiti da quasi 2.700 assunzioni “stabili” (ossia a tempo indeterminato o con contratto di apprendistato), poco meno di 4.250 assunzioni a tempo determinato (o altre modalità a termine) e 2.600 contratti atipici (somministrazione, collaborazioni a progetto e altri contratti di lavoro indipendente).