Se il governo locale non incontrerà i rappresentanti dei manifestanti entro la mezzanotte, la“protesta degli ombrelli” diventerà più dura, con scioperi e occupazioni di edifici governativi che andranno ad aggiungersi ai tre giorni di manifestazioni in strada. È l’ultimatum lanciato dai giovani organizzatori di “Occupy Central” che chiedono di sedersi intorno a un tavolo con il governatore locale di Hong Kong, Chun-Ying Leung, per poter avanzare le loro richieste. Leung, però, frena sulla possibilità di arrivare ad accordi che prevedano la cancellazione della proposta di riforma alla legge elettorale, punto centrale del malcontento degli studenti: “Fermate le proteste – ha detto -, tanto il governo centrale non annullerà la sua decisione” riguardo all’istituzione di una commissione ad hoc che decida sui candidati che potranno presentarsi alle prossime elezioni, nel 2017, le prime a suffragio universale.
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