Una riforma strategica per l’efficacia e la sostenibilità di un sistema sanitario pubblico e universalisticoProposta di sperimentazione in alcune ASL/AUSL/ULSS di un nuovo modello di finanziamento e remunerazione degli attori in Sanità
Sabato 20 settembre 2014 ore 9 – 17Università degli Studi di Milano – Facoltà di Scienze PoliticheVia Conservatorio 7 – Aula 11
Contesto
Analisi comparative che hanno considerato diversi indicatori di efficacia e di efficienza hanno dimostrato che i SSN conseguono l’obiettivo di tutelare e promuovere la salute complessivamente meglio di Sistemi Sanitari basati su Assicurazioni, e con una spesa sanitaria media più contenuta.
Il fenomeno dilagante del disease mongering e l’incessante offerta di tecnologie e prestazioni sempre più sofisticate e costose, nonostante la grave crisi economica internazionale, stanno però rimettendo in discussione la sostenibilità dei SSN anche nei paesi a più alto reddito.
Ipotesi di lavoro della giornata di studio è che alla base dell’inflazione dei costi della Sanità non sia anzitutto l’invecchiamento della popolazione, il progresso
tecnologico o l’aumento delle aspettative dei cittadini, ma piuttosto la pressione di produttori di tecnologie sanitarie (farmaci, dispositivi, strumentazione diagnostica…) e di erogatori di prestazioni, i cui interessi finanziari oggi in genere non sono strutturalmente allineati alla salute.
Una prima risposta a questa deriva può essere promuovere e utilizzare solo tecnologie e prestazioni di documentata efficacia e con un buon rapporto costo-efficacia,
che soddisfino bisogni clinicamente e socialmente rilevanti. Ma è ancora più strategico, anche in vista delle Riforme annunciate a livello regionale e nazionale, riconsiderare per i diversi attori in sanità il modello di remunerazione (elemento base del “sistema premiante”), per allineare i loro interessi con la mission del
Sistema: la difesa e promozione della salute dei singoli assistiti e della comunità.
Analisi comparative che hanno considerato diversi indicatori di efficacia e di efficienza hanno dimostrato che i SSN conseguono l’obiettivo di tutelare e promuovere la salute complessivamente meglio di Sistemi Sanitari basati su Assicurazioni, e con una spesa sanitaria media più contenuta.
Il fenomeno dilagante del disease mongering e l’incessante offerta di tecnologie e prestazioni sempre più sofisticate e costose, nonostante la grave crisi economica internazionale, stanno però rimettendo in discussione la sostenibilità dei SSN anche nei paesi a più alto reddito.
Ipotesi di lavoro della giornata di studio è che alla base dell’inflazione dei costi della Sanità non sia anzitutto l’invecchiamento della popolazione, il progresso
tecnologico o l’aumento delle aspettative dei cittadini, ma piuttosto la pressione di produttori di tecnologie sanitarie (farmaci, dispositivi, strumentazione diagnostica…) e di erogatori di prestazioni, i cui interessi finanziari oggi in genere non sono strutturalmente allineati alla salute.
Una prima risposta a questa deriva può essere promuovere e utilizzare solo tecnologie e prestazioni di documentata efficacia e con un buon rapporto costo-efficacia,
che soddisfino bisogni clinicamente e socialmente rilevanti. Ma è ancora più strategico, anche in vista delle Riforme annunciate a livello regionale e nazionale, riconsiderare per i diversi attori in sanità il modello di remunerazione (elemento base del “sistema premiante”), per allineare i loro interessi con la mission del
Sistema: la difesa e promozione della salute dei singoli assistiti e della comunità.