- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

mercoledì 1 ottobre 2014

A Lecce cattivi odori e danni alla salute: sigilli a impianto del gruppo Marcegaglia

Non causerebbe solo semplici cattivi odori, ma avrebbe ripercussioni dirette sulla salute dei cittadini: per questo motivo è stato disposto il sequestro preventivo per l’impianto dibiostabilizzazione dei rifiuti di Poggiardo, in provincia di Lecce, uno degli snodi essenziali inPuglia degli interessi economici del gruppo Marcegaglia. Appartiene, infatti, alla Progetto Ambiente Bacino Lecce 2 srl, società appartenente al consorzio Cogeam, di cui è socia al 51 per cento, appunto, la Marcegaglia spa. Il restante delle quote è nelle mani della Cisa di Antonio Albanese, tra l’altro il legale rappresentante della Progetto Ambiente e, in queste vesti, indagato ora per getto pericoloso di cose. Assieme al suo nome, nel registro degli indagati sono finiti anche quelli del responsabile dell’impianto di Poggiardo, Gianluca Montanaro, e del delegato in materia ambientale, Carmine Carella.
Le acque pugliesi si fanno agitate per il gruppo mantovano, almeno indirettamente, attraverso il consorzio creato ad hoc per gestire il ciclo della spazzatura del Tacco d’Italia. Il 23 aprile 2013, finì sotto chiave la discarica di Conversano, nel Barese, che, stando alle indagini coordinate dal pmBaldo Pisani, non è stata costruita come avrebbe dovuto: le vasche hanno registrato perdite consistenti, tali da contaminare il terreno circostante. Anche in quel caso a finire nei guai è stato Antonio Albanese, assieme ad altre dieci persone, di cui tre membri della Commissione collaudo della Regione Puglia. Poi, è stata la volta delle contestazioni per la realizzazione della nuova discarica sulla falda acquifera di Corigliano d’Otranto, la cui apertura è al momento congelata.