- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

martedì 14 ottobre 2014

Arriverà il golpe sulle pensioni?

Quel che non ci dicono (in Italia). Quel che ci dicono (all’estero).
Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha detto chiaro e tondo all’Italia di “metteremano” al sistema pensionistico. Costa troppo. Va ridotto. E l’Italia deve adeguarsi. Attenzione, però alle parole. Il FMI non ha specificato a quali pensioni “mettere mano”, ma ha messo tutto nel “calderone”. Quindi c’è da aspettarsi un “golpe” sulle pensioni.
Non importa di quale entità si deve “mettere mano”: lo si deve fare e basta.
 
Ragioniamo allora un po’ e vediamo di capirci qualcosa, altrimenti ne scaturisce una vera e propria rivoluzione. Anche in virtù di quanto ha già decretato la Corte dei Conti allorché ilGoverno Renzi aveva proposto la riduzione delle super pensioni.
Cioè a dire “NO al taglio delle super pensioni” che equivale a dire “tagli lineari”.
Qui si vede sia la cattiveria della Corte dei Conti, sia la mostruosità del nostro Parlamento.
Siccome non c’è una Legge che consente il “taglio” delle super pensioni, non resta altro se non ridurre TUTTE le pensioni.
 
Prima di fare quattro conti, spendiamo due parole sulla “cattiveria” della Corte dei Conti.
Siccome i componenti di detta “Corte” percepiscono super stipendi che portano a super pensioni, ecco che ogni componente vota NO alla riduzione e... chissenefrega degli altri.
Non è che si “inviti” il Parlamento a introdurre una specifica Legge che oltre a decurtare le super pensioni, le allinei al resto delle altre pensioni. No, ci si limita a dire che non c’è appositaLegge quindi si va avanti con le Leggi (antidemocratiche) attuali.
Già all’epoca di Fini Presidente della Camera ci furono “proposte di Legge” in tal senso (cioè riduzione dei super stipendi e riduzione delle super pensioni), ma il suddetto, imboscò tutto in qualche cassetto. E la Boldrini? Questa qui (mi richiami pure al non reverente appellativo, ma lei, non si merita alcun sussiego), non va oltre. Lei di riduzione dei super stipendi e delle super pensioni non ne vuol sentire parlare.
 
Quindi, ecco cosa farà il Governo Renzi.

Ridurrà di un 10% tutte le pensioni e... chi s’è visto, s’è visto, col FMI felice!
Tutto ciò che comporta? Che chi percepisce una pensione di 500.00 Euro al mese, col “taglio” del 10% percepirà 450.000 Euro al mese. Chi ne percepisce 1.000 ne prenderà 900.00 e andando ai “piani alti”, chi percepisce 30.000 Euro al mese, ne percepirà 27.000... e chi prende di più e arriva ai 70.000 Euro al mese sino a 90.000 Euro al mese avrà sempre una ridicola riduzione della già enorme super pensione. Legge Democratica? No, FURTO!
Piccola e impercettibile considerazione: chi muore di fame coi 500 Euro al mese attuali, coi 450 è a livello di “suicidio”, mentre chi è a 30.000 Euro e va a 27.000 Euro al mese, nemmeno sente il “solletico” al suo tenore di vita.
Beh, se questa è Democrazia, qualcuno mi insegni cos’è il... fanatismo!
 
Si potrebbe obiettare: “ma tu stai facendo il processo alle intenzioni”.
No, nessun “processo alle intenzioni”: solo che “due + due fa quattro” e se non si possono ridurre le super pensioni, per “mettere mano” al “taglio” delle pensioni si deve procedere in maniera lineare: un tot “uguale per tutti” e il gioco è fatto. A meno che ci portiamo a casa... l’ebola e si risolve la situazione.
La mia Pierina diceva che “bisogna stare ai primi danni” e parare il colpo. Ecco, se arriva il “taglio lineare” riprenderò questo Editoriale e lo manderò a Renzi, con un preciso commento: SERVO.
Qui non si tratta di cambiare l’Italia ma di commettere “omicidi”.